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progettare
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NOVEMBRE
/
DICEMBRE
2016
OlicromSportechnologyèuna
realtà italianaspecializzataa livello
internazionalenellosviluppodi
macchinari professionali dedicati
al fitness, alleterapiemedico-
riabilitatrici eadaltri settori industriali.
L’evoluzioneecrescitadell’aziendae
dei suoi prodotti è legataagli strumenti di disegnoeprogettazione
informaticae, di conseguenza, allesoluzioniAutodesk
ATTILIO ALESSANDRI
Un
buon progetto
per stare
L’azienda è nata nel 2003 su iniziativa
di Eliseo Falcone, pioniere e visio-
nario progettista di attrezzature per
palestre sin dalle prime panche arti-
gianali disegnate, ancora studente,
nei primi anni 80. Dopo la creazione
di una prima attività imprenditoriale
di successo, Falcone si è dedicato
alla consulenza presso alcuni dei
più importanti brand del settore fino
alla nascita dell’attuale società che, a
partire dalla prima linea di impianti
sviluppati nel 2005, ha attirato l’at-
tenzione dei mercati statunitensi e
del Far East.
Oggi, Olicrom Sportechnology si po-
ne come interlocutore unico in grado
in
forma
di seguire l’intera filiera produttiva
dei macchinari per l’attività isotoni-
ca, dall’ideazione allo sviluppo della
stessa fino alla produzione e alla
commercializzazione, senza conta-
re trasporto e logistica, fasi di cui
la progettazione stessa dei prodotti
tiene conto per ottimizzare i costi
di movimentazione e magazzino, a
vantaggio di distributori e clienti in
tutto il mondo.
La sfida
A distanza di più di trent’anni, Falco-
ne è tutt’ora il principale artefice dei
suoi prodotti, dai primi schizzi dell’i-
dea fino alla realizzazione del prototi-
po digitale da inviare in produzione.
Non a caso la storia di Olicrom è
legata all’evoluzione degli strumenti
di disegno e progettazione informa-
tica e, di conseguenza, alle soluzio-
ni Autodesk. Dai primi macchinari
realizzati con Autodesk AutoCAD,
Falcone ha investito in applicativi
in grado di accelerare sempre più i
tempi che, dall’ispirazione iniziale,
portano alle nuove linee di prodotti
fino alla loro commercializzazione.
Un’esigenza non banale che doveva
tener conto, in un primo tempo,
del superamento della progettazio-
ne bi-dimensionale per avvicinare
il più possibile quanto realizzato in
SOFTWARE