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progettare

400

SETTEMBRE

2016

della plastica ha conosciuto uno

sviluppo straordinario, sia in ambi-

to industriale sia nella vita di tutti i

giorni: basti dire che in un’automo-

bile, nel 1960, vi erano solo circa

2-3 kg di plastica, mentre oggi se

ne utilizzano circa 80. È il fenomeno

denominato 'Metal replacement',

ancora oggi in forte espansione.

Elesa si è inserita pienamente, fin

dagli anni Cinquanta, all’interno di

quel vasto processo culturale di

revisione estetica delle macchine

utensili che ha origine proprio al-

lora, trasformando il design degli

stessi accessori e componenti che

trovano collocazione sui macchinari,

proponendo una nuova soluzione:

un volantino a disco, dalla forma,

compatta, che presenta al centro un

anello in alluminio anodizzato, con

funzione puramente estetica. Ebbe-

ne, il grande designer ed architetto

Bob Norda, che allora lavorava per

la Oerlikon, vide in fiera quel nostro

volantino e ne fu immediatamente

conquistato, al punto da spinge-

re proprio questo grande gruppo

multinazionale ad acquistarlo per le

proprie macchine. Ancora oggi è un

prodotto unico, che si identifica con

l’immagine stessa di Elesa”.

Carlo Bertani:

“Tecnologia e design:

dal virtuoso abbinamento di questi

due elementi ha avuto origine e si

è sviluppato il successo di Elesa,

ampliandosi, come gamma prodot-

to, dai primi elementi di manovra e

regolazione alla produzione di oggi

molto diversificata che supera i 40

mila codici. Un percorso a cui siamo

rimasti fedeli nel corso dei decenni,

come testimoniano i ben 38 premi in

30 anni che sono stati attribuiti per

il design industriale dalle più presti-

giose giurie, tra i quali il Compasso

d’Oro, l’IF di Hannover, il Die Gute

DesignAward di Stuttgart e il recente

Red Dot. In particolare voglio ricor-

dare la linea di prodotti Ergostyle,

progettata e sviluppata in collabo-

razione col noto designer Giorgio

Decursu nei primi anni Novanta e

premiata nella Selezione Compasso

d’Oro del 1994, con l’IF nel 1995

e con l’International Design-Award

Baden-Württemberg 1996/97: a di-

mostrazione del costante impegno

nell’innovazione estetica di questo

tipo di componenti prima concepi-

ti solo con riguardo alla semplice

funzione”.

Quanto ha pesato nella crescita di

Elesa l’aver scelto con decisione la

strada dell’internazionalizzazione,

che oggi rappresenta il 70% del vo-

stro fatturato?

Alberto Bertani:

“Certamente la

scelta dell’internazionalizzazione

è stata determinante. L’Italia è un

mercato piccolo e la nostra è una

nicchia di mercato. Abbiamo quindi

compreso che occorreva andare alla

conquista delle nicchie che esiste-

vano negli altri Paesi. Così è nata

la collaborazione con la tedesca

Otto Ganter, a partire dal 1971: una

collaborazione, poi sviluppatasi nel

tempo, che si inserisce in un cammi-

no intrapreso all’estero da Elesa già

SCENARI

La storica sede di Elesa, a Monza.