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GIUGNO
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LUGLIO
2016
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audit e monitoraggio, abbassando i
costi del capitale e incrementando i
flussi di cassa”. Una buona gover-
nance è elemento fondamentale per
attirare investimenti internazionali:
i dati dicono infatti che il 15% degli
investitori dà più peso a una buona
governance che non ai dati finanziari
di una società. “In questo vi è forte
convergenza tra USA ed Europa -
spiega la studiosa -, dove si adotta
lo stesso modello della shareholder
value, assegnando punteggi positivi
nel rating aziendale a seconda del
buon governo d’impresa presente.
Questo è però un modello caratte-
rizzato da una prospettiva a breve
termine, in quanto gli azionisti mi-
rano ai dividendi nel breve periodo.
Nella storia recente hanno però fatto
il loro ingresso nuovi fattori che con-
trastano questa tendenza: parliamo
di corporate social responsibility,
ovvero modelli di autoregolazione
per cui le imprese sono invitate a pre-
sentare report periodici descrivendo
quali interventi adottano ad esempio
per ridurre la produzione di rifiuti o
contribuire alla formazione sociale.
dinamica dell’economia capitalistica
- spiega Krafft -, e oggetto partico-
lare di studio sono ovviamente i
meccanismi che portano le aziende a
crescere. Gli economisti concordano
nel ritenere che la crescita non con-
segue a un percorso casuale, ma è
l’effetto di strategie attuate da certe
aziende e non da altre. Le aziende
inoltre crescono a prescindere dalla
presenza di innovazione: le aziende
a più alto contenuto high-tech che
crescono però a tassi più alti lo fanno
in modo organico, creando anche
nuovi posti di lavoro, mentre quelle
in settori già consolidati e più vecchie
crescono spesso per acquisizioni e
fusioni, non creando occupazione
ma portando anzi spesso dei tagli. La
crescita è inoltre al centro dell’agen-
da politica, e maggior riguardo si dà
alle aziende che non solo crescono,
portando competitività, ma che lo
fanno creando anche occupazione e
benessere nella comunità”. Questo è
un fattore essenziale per selezionare
in anticipo e in qualche modo avvan-
taggiare le realtà che crescono, e che
lo fanno in particolare a tassi elevati:
“Gli studi fanno riferimento a queste
realtà come alle gazzelle - spiega
l’economista -, che nel panorama
delle aziende crescono e corrono a
velocità superiori a tutte le altre, e
contribuendo inmodo sproporziona-
to a creare occupazione. I dati mo-
strano infatti come negli USA il 2%
del totale delle aziende rappresenti
da sé ben il 35% dei nuovi posti di
lavoro, o ancora il 6% delle imprese
in UK pesi per il 54% delle nuove
occupazioni e il 3,5% per il 30% in
Austria”.
Governance
La governance consiste infine nell’a-
dozione di misure atte a separare il
controllo e la proprietà dell’azienda,
implicando il rapporto tra manager
e azionisti. “La teoria vuole che una
buona governance sia quella che
massimizza i ritorni per azionisti e
investitori - dice Krafft -, secondo il
modello americano dello sharehol-
der value: ossia, aziende con stru-
menti che aumentano la trasparenza
dell’impresa tendono ad avere un’at-
tività più efficiente e ridotti costi di
L’economista Jackie Krafft, ricercatrice presso il Centre national de
la recherche in Francia.