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SCENARI

evasione degli ordini dei clienti. In tal

senso è toccato a Eberhard Klotz, del

repartomarketing electric automation

di Festo, accompagnare gli ospiti in un

viaggio nel future manufacturing del-

lo ScharnhausenTechnology Plant - il

nuovo stabilimento tedesco di Festo

progettato in ottica industrie 4.0: un

modello di automazione in termini di

alto grado di adattabilità e workflow

efficienti, caratterizzato da processi

snelli, sostenibili ad alta efficienza

energetica e prodotti di altissima qua-

lità, oltre che da un approccio forte-

mente orientato al cliente e rivolto a

stimolare le potenzialità delle risorse

umane. Nella ‘fabbrica del futuro’

la ricerca & sviluppo, gli acquisti, la

produzione e la logistica lavorano in-

sieme a contatto strettissimo. Gli uffici

per lo sviluppo prodotto sono costruiti

all’interno dei reparti di produzione,

in modo che gli esperti del manu-

facturing e della industrializzazione

possano interagire sin dalle prime fasi

dello sviluppo di un nuovo prodotto,

con tre obiettivi principali: diminuire

i costi, aumentare la qualità e ridurre

il time to market.

Il punto di vista dei costruttori di

macchine e impianti è stato arricchito

anche dell’esperienza di tre azien-

de leader nei rispettivi settori, come

Loccioni, Sacmi e Salvagnini. Luca

Lattanzi, del team Research for inno-

vation, ha presentato il punto di vista

Loccioni sugli sviluppi dell’Industria

4.0. La ‘sartoria tecnologica’ Loccioni

progetta sistemi di misura, controllo

e automazione ad hoc, valorizzando

i feedback del cliente sulla qualità del

processo e del prodotto: fattori fon-

damentali questi che permettono alla

fabbrica del futuro di auto-adattarsi

e garantire la massima affidabilità,

efficienza e tracciabilità dei processi

produttivi. Pietro Cassani di Sacmi

ha apportato il suo contributo come

primario gruppo mondiale in qualità

di costruttore di macchine per i seg-

menti ceramics, packaging, food e

automation, grazie all‘applicazione di

tecnologie innovative, al forte posi-

zionamento sul mercato e alla ricerca

continua di alti standard qualitativi

e servizio al cliente. L’intervento di

Enzo Gesuita, chief technical officer

di Salvagnini - azienda che produce

e vende macchine e sistemi flessibili

per la lavorazione della lamiera - ha

illustrato la possibilità di elabora-

re e gestire i big data derivanti dai

processi produttivi e dall‘esercizio

delle macchine nell‘automazione di

fabbrica come la vera innovazione

dell’industry 4.0.

Infine, la voce dei produttori che si

stanno incamminando verso il 4.0 -

comeAcqua Minerale San Benedetto,

Gruppo FCA, PirelliTyre e Unilever - è

emersa in due tavole rotonde, dove

si è svolto un confronto aperto sul-

le linee di sviluppo, le implicazioni

organizzative e culturali, le soluzioni

di automazione disponibili e speri-

mentate, le applicazioni concrete già

in atto e gli orientamenti industriali.

Nello specifico, San Benedetto ha

condiviso il progetto ‘Ilis’ che preve-

de l’informatizzazione delle linee di

imbottigliamento dello stabilimento

di Scorzè; il gruppo FCA ha esposto

la sua visione dell’industria 4.0 quale

elemento fondante per il migliora-

mento della competitività produttiva,

basato su un approccio integrato in

grado di combinare diverse disci-

pline tra cui anche la progettazione

di spazi di lavoro virtuali; dal canto

suo Unilever ha trattato i rischi e le

opportunità nel trasformare in indu-

strie 4.0 realtà già consolidate, con

un focus particolare sulla necessità di

impiegare figure qualificate e specia-

lizzate, progetto su cui sta lavorando

grazie al contributo proprio di Festo

Consulting.

Un momento dell’evento Festo lo scorso marzo.

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progettare

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GIUGNO

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LUGLIO

2016