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re SAP, partner di Festo all’interno

del consorzio Plattform Industrie 4.0,

ha approfondito l’argomento dell’IoT

for Business: Claudio Coradeschi, in-

dustry value engineering, e Andrea

Martignoni, customer innovation and

solution principal, di SAP Italia hanno

sottolineato come l’integrazione di

processi e informazioni sia essenziale

per la creazione di una catena del

valore all’interno della fabbrica del

futuro, presentata con cinque scenari:

integrazione verticale intra-azienda

(denominata shop floor to top flo-

or), presenza di macchine autonome

(MtoM, machine to machine), diretta

integrazione dei configuratori online

(ecommerce integration), collabora-

zione produttiva (manufacturing col-

laboration) e, infine, manutenzione

e qualità predittive (machine cloud).

I casi applicativi

A testimonianza del modello esposto

sono stati analizzati diversi casi ap-

plicativi di successo tra cui spiccano

Harley-Davidson che, grazie alla rior-

ganizzazione dei processi produttivi,

ha ottenuto una riduzione sia dei costi

che del delivery time da 21 giorni a

sei ore, potenziando al contempo la

propria qualità e Festo, per cui la sfida

era di ridurre i tempi di produzione e

i consumi energetici, assicurando al

tempo stesso un’elevata rapidità di

progettare

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GIUGNO

/

LUGLIO

2016

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l’industria 4.0. E, last but not least, quali

sono i benefici attesi in termini di aree

e processi aziendali.

La cornice che ha ospitato il conve-

gno - organizzato da entrambe le

società del gruppo Festo Industrial

Automation e Festo CTE - era quella

delle celebrazioni per il 60° anniver-

sario dell’azienda e ha registrato la

partecipazione di oltre 250 operatori

tra aziende, istituzioni e stampa; l’e-

vento peraltro si inserisce in una serie

di iniziative analoghe che hanno visto

di volta in volta mettere a fuoco argo-

menti cruciali per lo sviluppo e la cre-

scita delle imprese del manufacturing,

quali lean organization, manutenzio-

ne, energy efficiency, innovation &

product development excellence. In

questa circostanza Festo ha messo in

campo e ha fatto valere tutta l’espe-

rienza e l’attività svolta fin dall’inizio

in prima linea nella quarta rivoluzione

industriale: è membro del consorzio

tecnologico europeo Plattform indu-

strie 4.0 per lo sviluppo dellemoderne

soluzioni produttive e, con il suo nuo-

vo sito di Scharnhausen in Germania,

rappresenta un modello esemplare di

smart factory, posizionandosi come

riferimento per le imprese che in-

tendono intraprendere l’impegnativo

percorso verso l’industria 4.0.

Quattro punti di vista

Il progetto Industrie 4.0, come è noto,

è nato in Germania dalla volontà del

governo tedesco di approfondire il

concetto di fabbrica adattiva, dove

alla gestione centralizzata dei processi

industriali si sostituisce quella ad in-

telligenza distribuita. In questa nuova

concezione, i vari processi seppure

supervisionati dall’operatore, sono in

grado di evolvere autonomamente,

utilizzando reti di sensori avanzati,

processori di decisione locali e dispo-

sitivi di storage dati incorporati nei

semilavorati in via di trasformazione

oltre ad usufruire di un evoluto siste-

ma informativo gestionale.

Durante il convegno di Festo, an-

che con i contributi di alcune realtà

leader del settore manifatturiero, è

stato possibile tratteggiare le linee

portanti del nuovo scenario produt-

tivo, focalizzando quattro punti di

vista che permettono di delineare una

prospettiva comune.

Dal punto di vista della vision, il pre-

sente e il futuro del 4.0 sono sta-

ti tratteggiati dal direttore generale

di Festo, Giampiero Bighiani, e da

Giambattista Gruosso, docente del

Dipartimento di elettronica, informa-

zione e biongegneria del Politecnico

di Milano. Gruosso ha illustrato gli

elementi chiave del cambiamento che

l’industria sta vivendo, approfonden-

do il suo impatto sulla produzione e

sulla modalità di concepire prodot-

ti, servizi e modelli di business. In

particolare ha presentato i risultati

di un’indagine condotta insieme a

Festo sulle imprese partecipanti all’e-

vento da cui è emerso che il 31,6%

delle aziende sta sentendo l’impatto

della trasformazione digitale legata

all’industry 4.0 in maniera elevata,

il 49,4% in modo marginale, l’11, 4%

in maniera sostanziale e solo il 5,1%

del campione non si sente per niente

coinvolto nella trasformazione.

Dal punto di vista della tecnologia

si è parlato di internet of things e

future manufacturing. In particola-

Formiche bioniche per la fabbrica del futuro.