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GENNAIO
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FEBBRAIO
2016
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informazioni relative alle domande.
Ciò ha infatti portato i tassi di inef-
ficacia e di contestazioni a scendere
drasticamente dal 30-40% degli an-
ni 2000, a un attuale 7-8%, con tasso
in ulteriore veloce diminuzione (è
stato del 4,2% quest’anno)”.
Agevolazioni su R&S
Due altri incentivi automatici di-
sponibili sono quindi il credito di
imposta per investimenti in R&S e
il Patent Box, entrambi contenuti
nella Legge di Stabilità 2015. “Il
perimetro di cosa sia R&S è ampio
- spiega Thomas Candeago, inno-
vation manager, Officina dell’In-
novazione - Warrant Group -: in
breve, la misura tocca investimenti
atti ad acquisire competenze per lo
sviluppo non solo di oggetti fisici,
ma anche di processi e servizi nuovi
o migliorati. La spesa minima per
ogni esercizio deve essere di 30
mila euro, ovviamente in attività
che portino innovazione sostan-
ziale: non ogni personalizzazione
è infatti da considerarsi R&S”. Le
imprese hanno diritto a un credito
di imposta fino al 50% del valore
incrementale degli investimenti in
R&S realizzati in un anno fiscale,
per un periodo di 5 anni, dal 2015
al 2019, avendo come riferimento
fisso gli investimenti in R&S rea-
lizzati nei tre esercizi 2012-2014.
Per questo è molto importante
tracciare in dettaglio le attività di
ricerca, anche retrospettivamente
ricostruendo voce per voce quanto
fatto in passato, al fine di avere un
confronto coerente e omogeneo per
calcolare l’incremento sostenuto e
determinare così il credito d’impo-
sta cui si ha diritto. Documenta-
zione che deve essere tenuta per
8 anni e prodotta in dettaglio, ad
esempio con le ore che una risorsa
presente in azienda ha dedicato a
certe attività, corredata da disegni
e relativi documenti tecnici. “La
misura è infatti utilizzabile anche
per assumere personale tecnico
specializzato - spiega Candeago -,
con diverse tipologie di contratto e
di lauree elencate nella norma, così
come per lo spostamento di ruolo di
risorse già presenti. Assumendo ad
esempio un ingegnere, che nei tre
anni 2012-2014 non c’era, la base
di riferimento è zero, e la risorsa
costa fino al 50% in meno. È inol-
tre bene ragionare in prospettiva,
assumendo risorse che nell’arco
di qualche anno potranno essere
preziose, poiché grazie al credito
di imposta diventano fonte di un
importante beneficio fiscale”.
Patent Box e brevetti
Il Patent Box è invece mirato al-
la valorizzazione economica degli
asset intangibili, brevetti e marchi
detenuti dalle aziende: la misura
consente di ottenere un credito di
imposta sulla tassazione dei redditi
derivati dallo sfruttamento degli
asset intangibili.
A tal merito, è utile appoggiarsi
a enti in grado di certificare ad
esempio la percentuale di reddito
diretto derivante dallo sfruttamen-
to di un brevetto che insiste su un
macchinario. La misura vale anche
per redditi indiretti, come royalty
da brevetti ceduti in licenza ad altre
aziende. “Nella determinazione di
quale parte del reddito sia dovuta
all’effetto del bene intangibile vi
sono ancora punti da chiarire nella
norma - dice Candeago - così come
non esiste per i marchi un listino,
e il loro valore varia a seconda di
cosa si intende farne e dal tipo di
organizzazione che li detiene. Per
questo è consigliabile avviare un
ruling con l’Agenzia delle Entra-
te, per ottenere una valutazione
qualitativa e quantitativa certificata
dell’asset. E, infine, uno spunto per
le imprese che possiedono brevetti
non utilizzati: a meno che non siano
strategici, è il caso di pensare a
contratti di licenza, valorizzandoli in
altri settori e aziende, traendone un
reddito sul quale godere di un’in-
teressante agevolazione fiscale”.
Fermenti e Nuova Sabatini
Tutte queste misure si abbinano
infine alla Nuova Sabatini, che pre-
vede un rimborso pari all’abbat-
timento del 2,7% degli interessi
pagati dalle imprese alle banche
sui finanziamenti ottenuti, e il cui
plafond, secondo dati del Mise,
al mese di aprile 2015 era stato
utilizzato ancora solo al 35%, con
dunque ancora molte disponibilità.
Tanto più considerando che dal 26
di maggio le banche sono state
svincolate dall’utilizzo della provvi-
sta della Cassa Depositi e Prestiti,
portando una riduzione di 30 giorni
nei tempi di utilizzo della Sabatini.
E molto l’unione di tutte queste
agevolazioni sta contribuendo a
rendere vivo il mercato dei beni
strumentali in Italia, come lo si è
visto negli ultimi mesi: creando di
fatto un’ottima opportunità per gli
imprenditori, non solo per cam-
biare macchine che cominciano a
non funzionare più, ma anche per
aggiornare macchinari e impianti
vecchi di qualche anno, che oggi
consumano energia anche fino a tre
volte più di quanto consumerebbe
un impianto nuovo.
@marcocyn