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progettare

395

GENNAIO

/

FEBBRAIO

2016

19

informazioni relative alle domande.

Ciò ha infatti portato i tassi di inef-

ficacia e di contestazioni a scendere

drasticamente dal 30-40% degli an-

ni 2000, a un attuale 7-8%, con tasso

in ulteriore veloce diminuzione (è

stato del 4,2% quest’anno)”.

Agevolazioni su R&S

Due altri incentivi automatici di-

sponibili sono quindi il credito di

imposta per investimenti in R&S e

il Patent Box, entrambi contenuti

nella Legge di Stabilità 2015. “Il

perimetro di cosa sia R&S è ampio

- spiega Thomas Candeago, inno-

vation manager, Officina dell’In-

novazione - Warrant Group -: in

breve, la misura tocca investimenti

atti ad acquisire competenze per lo

sviluppo non solo di oggetti fisici,

ma anche di processi e servizi nuovi

o migliorati. La spesa minima per

ogni esercizio deve essere di 30

mila euro, ovviamente in attività

che portino innovazione sostan-

ziale: non ogni personalizzazione

è infatti da considerarsi R&S”. Le

imprese hanno diritto a un credito

di imposta fino al 50% del valore

incrementale degli investimenti in

R&S realizzati in un anno fiscale,

per un periodo di 5 anni, dal 2015

al 2019, avendo come riferimento

fisso gli investimenti in R&S rea-

lizzati nei tre esercizi 2012-2014.

Per questo è molto importante

tracciare in dettaglio le attività di

ricerca, anche retrospettivamente

ricostruendo voce per voce quanto

fatto in passato, al fine di avere un

confronto coerente e omogeneo per

calcolare l’incremento sostenuto e

determinare così il credito d’impo-

sta cui si ha diritto. Documenta-

zione che deve essere tenuta per

8 anni e prodotta in dettaglio, ad

esempio con le ore che una risorsa

presente in azienda ha dedicato a

certe attività, corredata da disegni

e relativi documenti tecnici. “La

misura è infatti utilizzabile anche

per assumere personale tecnico

specializzato - spiega Candeago -,

con diverse tipologie di contratto e

di lauree elencate nella norma, così

come per lo spostamento di ruolo di

risorse già presenti. Assumendo ad

esempio un ingegnere, che nei tre

anni 2012-2014 non c’era, la base

di riferimento è zero, e la risorsa

costa fino al 50% in meno. È inol-

tre bene ragionare in prospettiva,

assumendo risorse che nell’arco

di qualche anno potranno essere

preziose, poiché grazie al credito

di imposta diventano fonte di un

importante beneficio fiscale”.

Patent Box e brevetti

Il Patent Box è invece mirato al-

la valorizzazione economica degli

asset intangibili, brevetti e marchi

detenuti dalle aziende: la misura

consente di ottenere un credito di

imposta sulla tassazione dei redditi

derivati dallo sfruttamento degli

asset intangibili.

A tal merito, è utile appoggiarsi

a enti in grado di certificare ad

esempio la percentuale di reddito

diretto derivante dallo sfruttamen-

to di un brevetto che insiste su un

macchinario. La misura vale anche

per redditi indiretti, come royalty

da brevetti ceduti in licenza ad altre

aziende. “Nella determinazione di

quale parte del reddito sia dovuta

all’effetto del bene intangibile vi

sono ancora punti da chiarire nella

norma - dice Candeago - così come

non esiste per i marchi un listino,

e il loro valore varia a seconda di

cosa si intende farne e dal tipo di

organizzazione che li detiene. Per

questo è consigliabile avviare un

ruling con l’Agenzia delle Entra-

te, per ottenere una valutazione

qualitativa e quantitativa certificata

dell’asset. E, infine, uno spunto per

le imprese che possiedono brevetti

non utilizzati: a meno che non siano

strategici, è il caso di pensare a

contratti di licenza, valorizzandoli in

altri settori e aziende, traendone un

reddito sul quale godere di un’in-

teressante agevolazione fiscale”.

Fermenti e Nuova Sabatini

Tutte queste misure si abbinano

infine alla Nuova Sabatini, che pre-

vede un rimborso pari all’abbat-

timento del 2,7% degli interessi

pagati dalle imprese alle banche

sui finanziamenti ottenuti, e il cui

plafond, secondo dati del Mise,

al mese di aprile 2015 era stato

utilizzato ancora solo al 35%, con

dunque ancora molte disponibilità.

Tanto più considerando che dal 26

di maggio le banche sono state

svincolate dall’utilizzo della provvi-

sta della Cassa Depositi e Prestiti,

portando una riduzione di 30 giorni

nei tempi di utilizzo della Sabatini.

E molto l’unione di tutte queste

agevolazioni sta contribuendo a

rendere vivo il mercato dei beni

strumentali in Italia, come lo si è

visto negli ultimi mesi: creando di

fatto un’ottima opportunità per gli

imprenditori, non solo per cam-

biare macchine che cominciano a

non funzionare più, ma anche per

aggiornare macchinari e impianti

vecchi di qualche anno, che oggi

consumano energia anche fino a tre

volte più di quanto consumerebbe

un impianto nuovo.

@marcocyn