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progettare

395

GENNAIO

/

FEBBRAIO

2016

23

Il commercio estero della meccanica italiana, I semestre 2015 (dati Ufficio Studi Anima).

A sinistra Alberto Caprari, presidente di Anima.

ma, secondo i quali la produzione è

in costante incremento. Nel 2015 la

meccanica italiana ha prodotto tec-

nologie e componentistica per un

totale di 44 miliardi di euro, valore

in aumento (+1,3%) rispetto all’anno

precedente. Il 2016 prevede già un

+0,7%per la produzione, che toccherà

i 44,3 miliardi di euro. Direttamente

proporzionale alla produzione, il dato

delle esportazioni è in crescita conti-

nua. Nel 2015 si sale a 25,7 miliardi

di euro con un +1,3% sul 2014. Esa-

minando i dati export del primo se-

mestre 2015, si nota una distribuzione

che privilegia i Paesi dell’Europa a 28

(42%) dove il nostro export continua

a crescere (+3,9%); significativa anche

la quota di esportazioni verso il Nord

America (11%), che sta dimostrando

una forte attrattività per la nostra

meccanica che raggiunge un +14,1%

sul 2014. La situazione geopolitica è

la lente attraverso cui leggere il calo

(-13,4%) della vendita dell’italianità

nei Paesi ExtraUE. Se si confronta il

primo semestre 2014 con quello 2015

per la sola Russia il calo (-40,8%) è

giustificato con evidenti riferimenti

alla battuta d’arresto dovuta alle san-

zioni russe.

Previsioni per il 2016

Secondo le stime 2016, il dato è de-

stinato ad aumentare a +1,4% fino a

raggiungere i 26,1 miliardi di euro

con una quota export/fatturato del

59%. L’occupazione rimane stabile

mentre il valore degli investimenti

rafforza il trend positivo: nel 2015 si

registra un +1,2%rispetto al 2014 e nel

2016 un ulteriore +1%. “Innovazione,

efficienza e nergetica, utilizzo di

fonti rinnovabili sono tutti elementi

che caratterizzano lo sviluppo delle

tecnologie che la manifattura italiana

ha già e sta sviluppando al meglio,

declinandola in ogni settore ed ap-

plicazione - ha aggiunto Caprari - che

la portano a essere sempre tra le pri-

me posizioni nel mondo, in comparti

come la componentistica per l’indu-

stria, le food-tecnologies, l’industria

dell’acqua e dell’energia, l’oil&gas

ecc., tutti comparti strategici che A-

nima notoriamente rappresenta. Le

aziende che vogliono crescere oggi

devono tenere conto anche delle deci-

sioni prese dai 150 capi di Stato riuniti

a Parigi in occasione della Cop21”.

L’eco del recente summit sul clima di

Parigi non potevamancare di risuona-

re nell’ambito di Anima, la Federazio-

ne delle associazioni nazionali dell’in-

dustria meccanica varia e affine: la

decisione di limitare le emissioni di

CO

2

, assunta anche da Paesi come

Usa e Cina, impatterà fortemente a

livello mondiale sul modo di fare

impresa nei prossimi decenni. Ne è

convinto Caprari, che ne ha fatto un

chiaro cenno durante la presentazio-

ne dei dati relativi al 2015 seguita dalla

cerimonia di premiazione delle azien-

de che hanno raggiunto il traguardo

dei 20 e dei 50 anni di vita associativa:

“Le eccellenze manifatturiere italiane

sono già ben orientate in senso eco-

sostenibile, con particolare attenzione

all’efficienza energetica e all’utilizzo di

fonti rinnovabili, e non potranno che

beneficiare in modo significativo di

quanto deciso alla COP21”.

Quanto alle prospettive e agli impegni

per il 2016, Caprari si è soffermato

su alcune linee direttrici. Anzitutto

l’internazionalizzazione, vista anche

importanza dell’export per l’industria

meccanica.

Si tratterà di proseguire su questa

strada, anche in rapporto con le isti-

tuzioni e le organizzazioni preposte:

varie iniziative sono già allo studio.

Poi la sorveglianza del mercato, “che

è un’esigenza di tutta la manifattura

italiana e non deve essere percepita

come un concetto astratto. Chiediamo

quindi di monitorare con ancora più

impegno i fenomeni di contraffazione

e di concorrenza sleale che minac-

ciano lo sviluppo di molte nostre

eccellenze”.