progettare
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novembre
/
dicembre
2015
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La tecnologia di stampa 3D porta con
sé una serie di vantaggi, ma anche di
svantaggi, sui progetti di automotive:
“La libertà di progettazione dei par-
ticolari che fornisce la stampa 3D è
forse il vantaggio principale, perché
con queste tecnologie possiamo rea-
lizzare e quindi testare delle soluzioni
innovative con geometrie ottimizzate
e magari più ‘leggere’ che non sareb-
bero ottenibili coi processi tradiziona-
li. Quando però si parla di produzione
in serie, con grandi volumi, ecco che
la stampa 3D a oggi non riesce a te-
nere il passo, e quindi in questi casi
dobbiamo per il momento affidarci
ai processi di manufacturing classici
con i vincoli di progettazione che ne
conseguono.
Siamo però confidenti che in un pros-
simo futuro la velocità delle stampanti
3D aumenterà e quindi questi vincoli
potranno essere attenuati”, spiegano
Di Bortolo e Sampieri.
@Stefano_Belviol
nel proprio Dna. In futuro, altre aree
di FCA potrebbero essere coinvolte
dall’uso dell’additivemanufacturing”.
Componenti estetici
Durante l’evento si è parlato dell’uso
della tecnologia dell’additive manu-
facturing applicata a specifici compo-
nenti della nuova Alfa Romeo Giulia:
“L’utilizzo di queste tecnologie su
componenti estetici della nuova Alfa
è solo una delle innumerevoli appli-
cazioni che FCA impiega nel processo
di progettazione dei componenti dei
nuovi modelli: non ci limitiamo solo
ai componenti dello stile di una vettu-
ra, come la calandra, ma realizziamo
molti particolari, come per esempio i
condotti del sistema di climatizzazione
odi aspirazione di unmotore, che ven-
gono impiegati su prototipi di vetture
marcianti e che quindi sono fonda-
mentali per alcune fasi di validazione
tecnica del progetto dei sottosistemi
delle vetture”, ha spiegato Di Bartolo.
zato da FCA da oltre 25 anni. Quando
fu costituito il polo di rapid prototying
a Torino (negli USA c’è un altro centro
di additive manufacturing) negli anni
80, questa tecnologia era usata per la
realizzazione dei prototipi.
Il concetto di prototipo negli anni si
è evoluto anche grazie allo sviluppo
delle tecnologie additive e dei mate-
riali utilizzabili.
“Alcuni componenti prodotti nel no-
stro centro possono essere addirittura
usati nei test delle vetture su strada
garantendo una affidabilità molto alta
- spiega Di Bartolo - considerando lo
sviluppo di un nuovomodello di auto,
il nostro centro lavora come punto di
unione tra la fase ‘approvazione dello
stile’ e l’inizio della costruzione delle
nuove linee di produzione. In questi
anni lo sviluppo di una nuova vettura
richiede tempi molto stretti e per esse-
re competitivi bisogna avere le tecno-
logie all’avanguardia e le competenze
adeguate, elementi che FCA possiede
Nella foto a fianco,
un momento dell’evento
organizzato da FCA.
In basso.
Roberta Sampieri
e Nunzio Di Bartolo.