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progettare

394

novembre

/

dicembre

2015

33

stampare etichette personalizzate.

“Le operazioni sostanzialmente sono

sempre le stesse - spiega Ferrandino

-, ma il problema sorge all’intorno,

per cui nasce l’esigenza di avere

qualche cosa che gira letteralmente

intorno alle stazioni, e che sia in

grado di gestire questa varietà in

forte crescita”.

AGV intelligenti

e integrazione verticale

Per creare una piattaforma produt-

tiva capace di reagire alle esigenze

mutevoli del consumatore serve per-

tanto un nuovo tipo di automazione,

che ridisegni il collegamento tra le

stazioni impiegando elementi mo-

bili e intelligenti, atti a introdurre la

flessibilità richiesta. “In concreto, si

tratta di impiegare delle navette AGV

capaci di muoversi con agilità tra le

postazioni di lavoro - spiega il diret-

tore generale -, per cui rispetto al

tradizionale ambiente di produzione,

dove gli uomini prendono e portano

i pezzi per montarli, ora sono i pezzi

che vanno all’uomo per essere mon-

tati. Ma non basta: queste navette

devono anche essere intelligenti, in

quanto devono poter riconoscere la

diversità del prodotto per poterla

di conseguenza gestire in maniera

specifica, e per questo diventano

fondamentali i sensori. Inoltre, de-

vono essere in grado di interloquire

con chi gestisce la fabbrica, oltre

che con gli operatori stessi, essendo

connesse al sistema gestionale”. Si

tratta in pratica di un’altra rivoluzio-

ne che caratterizza l’industria 4.0, la

cosiddetta integrazione verticale, che

introduce sistemi di comunicazione

industriale e la capacità di interlo-

quire con i sistemi gestionali ERP,

evolvendo verso un tipo di robotica

collaborativa, fatta di macchine e

robot flessibili, agili e intelligenti in

grado di comunicare tra loro e di

interagire con l’uomomediante l’uso

Industria customer oriented

Un cambio di paradigma è già in

corso nell’industria mondiale: oggi

l’industria è sempre più customer

oriented, come illustra Giorgio Fer-

randino, direttore generale di SEW-

Eurodrive Italia: “I trend correnti in-

dicano che nel mondo entro il 2030

la produzione sarà individualizzata

per i suoi due terzi, mentre la pro-

duzione tradizionale sarà limitata

solo a un terzo del totale.

È il cosiddetto fenomeno della mass

customization, che comporta un

tipo di produzione sempre più di-

versificata, al fine di ricalcare con

crescente aderenza le esigenze più

specifiche e individuali di clienti e

consumatori.

Per far fronte a questo nuovo pa-

radigma, le aziende produttive de-

vono fare ricorso a un nuovo tipo

di automazione, flessibile e intelli-

gente, che sia in grado di gestire

questa complessità crescente, con

un forte impatto sull’intralogistica

in fabbrica.

Automazione e logistica sono infatti

due anime che devono cominciare a

parlarsi, in quanto logistica e intra-

logistica, lungi dall’essere qualcosa

di marginale nel campo dell’auto-

mazione e un mero centro di costo,

come vengono spesso viste ancora

oggi, diventeranno sempre più atti-

vità core nell’industria 4.0”.

Produzione e distribuzione locali

La personalizzazione crescente inte-

ressa in primo luogo la produzione:

diversificazione dei mercati e per-

sonalizzazione spinta del prodotto

impongono una revisione del concet-

to di produzione e logistica diffuso

negli anni 90 e nei primi anni 2000.

Questo consisteva nel creare enormi

magazzini dotati di un tipo di auto-

mazione non flessibile, dai quali si

distribuiva ad ampio raggio in tutto

il mondo per soddisfare le esigenze

dei diversi mercati. “Questo modello

non è più funzionale: oggi occorre

produrre localmente quello che il

mercato locale richiede, e distribuirlo

in loco per soddisfare le diverse e

peculiari esigenze dei singoli mercati

- continua Ferrandino -. Ciò comporta

in primo luogo grandi cambiamenti

per il produttore: la catena di produ-

zione tradizionale prevede stazioni di

lavoro che eseguono i diversi step di

lavorazione, e queste sono collegate

da conveyor fissi, nastri di trasporto

appoggiati a terra su cui il prodotto

passa da una stazione all’altra, un

tipo di linea piuttosto rigido e privo

di flessibilità”. E anche laddove la cu-

stomizzazione non dovesse toccare

tanto la sostanza del prodotto in sé,

l’innovazione riguarda comunque il

packaging, basti pensare alle bevan-

de, con la varietà estrema di colori

e formati possibili o la necessità di

Giorgio Ferrandino

è direttore generale

di SEW-Eurodrive

Italia.