competitiva,introducendointelligenzae
dando ai produttori la capacità di gover-
nare l’aspetto multidimensionale delle
offerte. Abbiamo poi avviato un proces-
so di
servitization
del prodotto, ossia una
modellazione del processo che passa
dal prodotto fisico al prodotto inteso
come servizio che porta sicuramente al
cambiamento del modello di business.
Si pensi a settori dell’aerospazio, dove
i produttori di motori mettono a dispo-
sizione anche i servizi, ma anche settori
più consumer dove gli OEM cambiano
modello di business passando a un
modello di service level agreement. Poi
nonci si devedimenticaredel problema
della connettività, dove PTC - spiega
Rinaldi - vuole giocare un ruolo e insiste
sul settore industriale molto forte”.
Oggetti interconnessi
IDC e Gartner identificano nel 2020 un
nuovomondo, dove si arriverà adavere
più di 50 miliardi di oggetti connessi
e interconnessi e questo dato, per chi
di prodotto fisico-intelligente intercon-
nesso si è sempre occupato, porterà
opportunità.
Il mondo interconnesso non fa paura,
anzi, è forierodi opportunità. Ecosì, PTC
cavalca il concetto di internet of things,
un mercato che si sta dimostrando e
offrirà molte opportunità. Rinaldi cita, a
tal proposito, una ricerca di McKinsey
che svela che da qui al 2025 l’internet of
things potrebbe aggirarsi attorno ai 6,2
trillioni di dollari, ma anche il 3D prin-
ting resta uno dei trend importanti nel
settore manifatturiero. Perché l’internet
dellecoseècosìimportante.“Glioggetti
su cui ci posizioniamo sono ricchi di
software, quindi di intelligenza e di sen-
soristica e per ovviare alle complessità
insite nel ciclo di sviluppo abbiamo ac-
quistato Atego, una società inglese che
sviluppa applicazioni di progettazione di
software e sistemi - afferma Rinaldi -”.
L’operazione, che dovrebbe concluder-
si nel quarto trimestre 2014 di PTC, è
destinata ad ampliare il portafoglio di
soluzioni PLM (Product Lifecycle Mana-
gement) e ALM (Application Lifecycle
management) di PTC, rafforzando il suo
impegnoasostegnodei clienti nel setto-
re della progettazione di sistemi tramite
funzionalità di modellazione avanzate
Rinaldi, e in particolare Fabrizio Fer-
ro, director, technical sales & business
development Italia, Iberia & ME PTC,
hanno illustrato un nuovo investimen-
to e una nuova versione di Creo, la
3.0 che porta l’azienda al concetto di
evoluzione di prodotto, dal prodotto
fisico al prodotto intelligente e connes-
so, al prodotto inteso come sistema,
fino all’interconnessione dei sistemi
nei sistemi, come l’Internet of things
rappresenta la base più importante di
sviluppo. Con Creo 3.0, PTC presenta
la nuova tecnologia Unite, destinata
a semplificare l’utilizzo di file prove-
nienti dai sistemi CAD più disparati,
anche della concorrenza. Inoltre, grazie
a strumenti di progettazione maggior-
mente integrati, PTC Creo 3.0 punta
all’innovazione, offrendo la possibilità
di riutilizzare completamente il lavoro di
Concept Design all’interno dei processi
di progettazione di dettaglio.
Infine, l’incremento di produttività as-
sicurato da questa release consentirà
ai clienti di focalizzarsi maggiormen-
te sull’innovazione e sulla qualità del
prodotto. La tecnologia Unite di PTC
Creo 3.0 rende possibile utilizzare i dati
CAD in vari formati direttamente nelle
applicazioni PTC Creo Parametric, Creo
Direct, Creo Simulate e Creo Options
Modeler. Di conseguenza, questa rele-
ase aumenta l’efficienza derivante dal
consolidamento di diversi sistemi CAD
in PTC Creo e rende possibile la colla-
borazione con utenti di strumenti CAD
eterogenei.
Cosa dire
Come conseguenza, i team di progetta-
zionepossonoconcentrarsidipiùsull’in-
novazione e sulle attività a maggiore
valore aggiunto e non su quelle meno
produttive come rigenerare l’intento
progettuale o gestire un numero di file
elevato. “Consolidamento e collabora-
zione”, sottolinea Ferro e Rinaldi mette
sul piatto le sfide del futuro: settore
manifatturiero, internet delle cose e la
crescita derivante da Creo 3.0 e snoc-
ciola qualche dato. Si sta per chiudere
l’anno fiscale 2014 con crescite dal 12 al
14% sopra le previsioni, spiega Rinaldi.
“Con Creo 3.0 pensiamo di mantenere
la leva competitiva e le proiezioni di
crescita nel news business ci portano a
pensare, per l’Italia, un 25% in più grazie
al mercato manifatturiero di nicchia e
grazie ad aziende del calibro di Caleffi,
Argo Tractors e Giorgio Armani”, con-
clude Rinaldi.
A sinistra Stefano Rinaldi, SVP e general manager di PTC Italia e Fabrizio Ferro, director technical sales &
business development Italia, Iberia & ME PTC.
progettare 387
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