progettare 385
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NOVEMBRE
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DICEMBRE
2014
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Paesi europei. Ma non solo l’Italia
sta arrancando: anche la Germania
si sta rendendo conto che la crisi è
arrivata anche lì”.
La ripresa consolidata degli USA ha
significato una crescita delle espor-
tazioni meccaniche (+22%) mentre
il Brasile ha conosciuto una battuta
d’arresto che si è tradotto in un calo
importante (-10%) rispetto al primo
trimestre 2013. “Anche i settori con
un trend positivo non incrementa-
no la cifra occupazionale aggregata
valutata negativamente nel 2014 (-
0,5%) e nel 2015 (-0,1%) - ha conti-
nuato Bonomi -. Il fenomeno occu-
pazionale è la variabile più lenta che
segue di qualche mese la positività
dei dati economici”.
Andamento macrosettori
Per quanto riguarda l’andamento
dei sei macrosettori, che costitui-
scono il comparto della meccanica,
si è registrato nel 2014 una stabi-
lità generalizzata della produzione:
macchine e impianti per l’energia
e montaggio impianti industriali
(0%), logistica e movimentazione
delle merci (+0,3%), tecnologie ali-
mentari (+0,9%), tecnologie e pro-
dotti per l’industria (+1,3%), impianti,
macchine e prodotti per l’edilizia
(-0,5%), macchine e impianti per la
sicurezza dell’uomo e dell’ambiente
(-0,2%). Le previsioni per il 2015 non
riscontrano ampie variazioni per i
comparti energia (+0,9%), logistica
(+0,3%), industria (+1,3%), edilizia
(-0,5%), sicurezza (-0,2%) e alimen-
tare (+0,8%). Per quanto concerne
l’export, mantengono segno positivo
per il 2015 tutti i comparti: energia
(+1,4%), alimentare (+1,1%), edilizia
(+0,6%), industria (+0,8%), logisti-
ca e movimentazione delle merci
(+1,5%), sicurezza (+1,5%). “Export
chiama Expo2015 e Anima crede
fermamente in Expo2015 come una
grande opportunità di ripresa visto
il suo respiro internazionale di cui
tanto abbiamo bisogno - ha indicato
Bonomi nel suo intervento -. Anima
crede che il semestre espositivo be-
nefici l’intero sistema industriale,
non solo le merceologie inerenti al
tema, attraverso possibilità concrete
di business”.
Confindustria
sprona il Governo
All’Assemblea generale di Anima era pre-
sente anche il presidente di Confindustria
Giorgio Squinzi. Nel suo intervento, il
numero uno di Viale dell’Astronomia ha
sferzato il Governo: “Pur apprezzando
complessivamente la legge di Stabilità,
non aiuta la proposta sul credito di im-
posta per ricerca e sviluppo, apprezzabile
come scelta ma punitiva nell’applicazione
perchè discrimina quelli che la ricerca
la fanno da sempre. E sul serio”. Per
Squinzi per ora è troppo poco chiaro
il quadro delle risorse a disposizione
per il 2015 per capire se sarà davvero
imboccata la strada per l’uscita dalla
crisi. “Sono poche le risorse per favorire
gli investimenti - ha continuato Squinzi
nel suo intervento davanti agli indus-
triali metalmeccanici - e assenti quelle
per incentivare il rinnovo degli apparati
produttivi a partire dal rifinanziamento
della legge Sabatini-bis”. Poche le risorse
che il sistema Paese ha a disposizione per
competere sui mercati internazionali. E il
presidente di Confindustria ha snocciolato
dei numeri: 113 milioni di euro che l’ICE
ha investito contro i 357 milioni di euro
della Francia, i 432 milioni di euro della
Gran Bretagna e i 235 milioni di euro del
Giappone. “Dobbiamo poterci confrontare
ad armi pari - ha evidenziato Squinzi -.
Expo sarà in questo contesto un momento
per dimostrare cosa siamo capaci di fare”.