PR_373_2013 - page 62

MECCANICA
60
progettare 373
LUGLIO
/
AGOSTO
2013
Quandouncuscinettoè
danneggiato, si smettedi
utilizzarlo, sostituendoloprima
di aver sfruttatoappieno lasua
duratautilee il suopotenziale
in termini economici. Grazie
all’ottimizzazionedel design
dei cuscinetti, all’accurata
selezionedeimateriali eal
miglioramentodelle tecniche
di ripristino, la riparazioneè
oggi unasoluzioneefficace
per prolungare lavitadel
componente
JAY ALEXANDER
Se
riparare
è meglio di
cambiare
riparati spessoreimpieganomateriali che
si sono già rivelati affidabili nell’ambi-
to dell’applicazione, riducendo quindi il
rischio di guasto del cuscinetto. Inoltre,
bisogna precisare che è importante che
le parti di ricambio siano realizzate utiliz-
zandoimaterialieletolleranzespecificate
dall’OEM: qualsiasi deviazione da queste
specifiche aumenterà il rischio di guasto
prematuro.
Rispetto alla produzione di un nuovo
cuscinetto, la riparazione è considerata
unaprocedurapiùecologica,cherichiede
meno energia e che riduce il consumo
di materie prime e gli sprechi. Grazie alla
riparazione, lamaggior parte dell’energia
necessaria per produrre un nuovo cusci-
netto (fusione e affinamento dell’acciaio,
forgiatura e tornitura delmateriale, tratta-
mento termico e rettifica) è risparmiata.
Oltre ai risparmi in termini di costo e di
tempo,lariparazionemassimizzalepossi-
bilità di raggiungere il ciclo di vita teorico
del cuscinetto. Spesso ci si domanda se
un cuscinetto riparatodurerà quantouno
nuovo. Gli studi condotti dai produttori di
cuscinetti e dai ricercatori indipendenti
hanno rivelato che un cuscinetto corret-
tamente riparato avrà un secondo ciclo
di vita paragonabile al primo. I cuscinetti
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