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fluidotecnica

413

APRILE

2018

17

hoc, efficienti, compatte e digitalizza-

te; tutto quello che in una parola è per

Hydac: oleodinamica 4.0”.

“In questomomento - esordisce Luigi

Pirovano, responsabile commerciale

di OMT -, è fondamentale ottimizzare

l’elemento filtrante secondo le ne-

cessità dell’utilizzatore. In particolare

è necessaria una buona resistenza

della cartuccia, elevata filtrazione, e

la fusione del corpo del filtro deve

avere un’ottima qualità soprattutto

per quei componenti destinati a un

utilizzo con alte pressioni. Si tratta di

pressioni che arrivano fino a 210 bar.

È quindi necessario dimensionare at-

tentamente il filtro. Altro importante

aspetto è il numero delle pieghe del

materiale filtrante che caratterizzano

il componente”.

Mauro Gualtieri, hydraulic & fuel

filtration account manager, di Parker

Hannifin interviene: “Il mercato oggi

è sempre di più rivolto ad applicazioni

innovative. Quindi, le richieste sono

elettro-idraulici sono sempre più sen-

sibili alla contaminazione, per questo

vengono richiesti filtri ad alta efficien-

za con rapporti non inferiori a 200.

Gli elementi filtranti oltre a garantire

efficienze elevate, devono in alcuni

casi, avere caratteristiche particolari

come per esempio la capacità di

prevenire la formazione di cariche

elettrostatiche oppure di assorbire

l’acqua disciolta nel fluido”.

“Stiamo assistendo a una massiccia

richiesta di componentistica tailor-

made - afferma Helmut Egger, pro-

duct manager filtrazione di Hydac -,

che faccia fronte da un lato alle diret-

tive sui motori (Tier 4/5) e quindi alla

riduzione degli ingombri e, dall’altro,

ai rischi connessi agli olii di nuova ge-

nerazione, alle richieste di efficienza

energetica e, non meno importante,

si presti ai dogmi dell’industria 4.0

e che quindi si interfacci al sistema

macchina. Le nostre aziende sono

oggi chiamate ad offrire soluzioni ad

relative alla possibilità di avere filtri

più compatti e che possano differen-

ziarsi dalla concorrenza. Per esempio

chip Rfid annegati nella colla degli

elementi filtranti; magnete integrato

per i filtri sul ritorno ed elementi

personalizzabili con logo e codice

dell’utilizzatore e protetti da brevetto.

Un altro fattore molto importante è

la semplicità di service nella sostitu-

zione degli elementi filtranti”.

Roberto Pasotto, CEO e general ma-

nager di FAI Filtri, sostiene che: “Le

richieste provenienti dal settore delle

macchine mobili riguardano essen-

zialmente la possibilità di ottenere fil-

tri che possano garantire alte capacità

di accumulo del contaminante pre-

sente nell’olio idraulico ed efficienze

di filtrazione sempre più spinte. An-

che le geometrie e gli ingombri dei

filtri stanno diventando fondamentali

in quanto i costruttori delle macchine

sono orientati alla produzione di mac-

chine più compatte e dalle prestazioni

Roberto Pasotto

, CEO e general manager di

FAI Filtri

: “Le richieste

provenienti dal settore delle macchine mobili riguardano la possibilità di ottenere

filtri che possano garantire alte capacità di accumulo del contaminante presente

nell’olio ed efficienze di filtrazione sempre più spinte”.

Lorenzo Bianconi

, product manager filtration di

Bosch Rexroth

: “Soluzioni

I PRO

TA

GO

NISTI

Helmut Egger

, product manager filtrazione di

Hydac

: “Stiamo assistendo

a una massiccia richiesta di componentistica tailor-made che faccia fronte alle

direttive sui motori (Tier 4/5), ai rischi connessi agli olii di nuova generazione e

all’industria 4.0”.