fluidotecnica
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APRILE
2018
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hoc, efficienti, compatte e digitalizza-
te; tutto quello che in una parola è per
Hydac: oleodinamica 4.0”.
“In questomomento - esordisce Luigi
Pirovano, responsabile commerciale
di OMT -, è fondamentale ottimizzare
l’elemento filtrante secondo le ne-
cessità dell’utilizzatore. In particolare
è necessaria una buona resistenza
della cartuccia, elevata filtrazione, e
la fusione del corpo del filtro deve
avere un’ottima qualità soprattutto
per quei componenti destinati a un
utilizzo con alte pressioni. Si tratta di
pressioni che arrivano fino a 210 bar.
È quindi necessario dimensionare at-
tentamente il filtro. Altro importante
aspetto è il numero delle pieghe del
materiale filtrante che caratterizzano
il componente”.
Mauro Gualtieri, hydraulic & fuel
filtration account manager, di Parker
Hannifin interviene: “Il mercato oggi
è sempre di più rivolto ad applicazioni
innovative. Quindi, le richieste sono
elettro-idraulici sono sempre più sen-
sibili alla contaminazione, per questo
vengono richiesti filtri ad alta efficien-
za con rapporti non inferiori a 200.
Gli elementi filtranti oltre a garantire
efficienze elevate, devono in alcuni
casi, avere caratteristiche particolari
come per esempio la capacità di
prevenire la formazione di cariche
elettrostatiche oppure di assorbire
l’acqua disciolta nel fluido”.
“Stiamo assistendo a una massiccia
richiesta di componentistica tailor-
made - afferma Helmut Egger, pro-
duct manager filtrazione di Hydac -,
che faccia fronte da un lato alle diret-
tive sui motori (Tier 4/5) e quindi alla
riduzione degli ingombri e, dall’altro,
ai rischi connessi agli olii di nuova ge-
nerazione, alle richieste di efficienza
energetica e, non meno importante,
si presti ai dogmi dell’industria 4.0
e che quindi si interfacci al sistema
macchina. Le nostre aziende sono
oggi chiamate ad offrire soluzioni ad
relative alla possibilità di avere filtri
più compatti e che possano differen-
ziarsi dalla concorrenza. Per esempio
chip Rfid annegati nella colla degli
elementi filtranti; magnete integrato
per i filtri sul ritorno ed elementi
personalizzabili con logo e codice
dell’utilizzatore e protetti da brevetto.
Un altro fattore molto importante è
la semplicità di service nella sostitu-
zione degli elementi filtranti”.
Roberto Pasotto, CEO e general ma-
nager di FAI Filtri, sostiene che: “Le
richieste provenienti dal settore delle
macchine mobili riguardano essen-
zialmente la possibilità di ottenere fil-
tri che possano garantire alte capacità
di accumulo del contaminante pre-
sente nell’olio idraulico ed efficienze
di filtrazione sempre più spinte. An-
che le geometrie e gli ingombri dei
filtri stanno diventando fondamentali
in quanto i costruttori delle macchine
sono orientati alla produzione di mac-
chine più compatte e dalle prestazioni
Roberto Pasotto
, CEO e general manager di
FAI Filtri
: “Le richieste
provenienti dal settore delle macchine mobili riguardano la possibilità di ottenere
filtri che possano garantire alte capacità di accumulo del contaminante presente
nell’olio ed efficienze di filtrazione sempre più spinte”.
Lorenzo Bianconi
, product manager filtration di
Bosch Rexroth
: “Soluzioni
I PRO
TA
GO
NISTI
Helmut Egger
, product manager filtrazione di
Hydac
: “Stiamo assistendo
a una massiccia richiesta di componentistica tailor-made che faccia fronte alle
direttive sui motori (Tier 4/5), ai rischi connessi agli olii di nuova generazione e
all’industria 4.0”.