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fluidotecnica

398

MAGGIO

2016

23

componenti, lo scarso ingombro, la

velocità e la personalizzazione.

Portiamo ad esempio un’applicazione

di pick&place robotizzato di praline

di cioccolato. Si è scelto di utilizzare

i cilindri a vuoto Vuototecnica, per la

presa e il rilascio ad alta frequenza

dei cioccolatini all’interno delle con-

fezioni. Ciò ha permesso di centrare

in maniera perfetta i contenitori pre-

formati, grazie alla compensazione

automatica delle altezze dei cilindri

e alla presa stabile delle ventose ad

uso alimentare, persino a una velo-

cità molto elevata. I cioccolatini non

sono stati danneggiati o compressi e

la presenza di uno stelo anti-rotativo

ha favorito la precisione del posizio-

namento nella scatola.

Funzionamento dei cilindri

I cilindri operano a depressione: sono

provvisti di una camera anteriore

in vuoto e una camera posteriore a

pressione atmosferica. Più alta è la

differenza di pressione tra le due

camere, maggiore è la spinta del

pistone e di conseguenza la corsa in

uscita dello stelo con la ventosa. Non

appena la ventosa fa tenuta di presa

sulla pralina, lo stelo anti-rotativo col-

legato al pistone ritorna velocemente

alla posizione iniziale, perché il ciclo

si ripeta. Creando quindi il vuoto nella

camera anteriore del cilindro, lo stelo,

solidale al pistone, fuoriesce, vincen-

do la forza di contrasto della molla. Il

pistone è spinto dall’aria a pressione

atmosferica che entra nella camera

posteriore del cilindro, attraverso lo

stelo forato.

In genere, il rientro dello stelo può

avvenire in due modi. Il primo modo

consiste nella possibilità di impedire

l’ingresso dell’aria atmosferica attra-

verso il foro dello stelo, e con il vuo-

to inserito, eliminare il differenziale

di pressione nel cilindro (in questa

condizione prevalgono le forze della

molla di contrasto e della pressio-

ne atmosferica sullo stelo stesso che

viene così spinto nella sua posizione

iniziale). La seconda modalità preve-

de che si possa escludere il vuoto,

ripristinando la pressione atmosferica

in entrambe le camere del cilindro

(anche in questo caso, non esistendo

più nessun differenziale di pressione,

lo stelo ritorna nella sua posizione ini-

ziale, spinto dalla molla di contrasto).

Il primo modo descritto è il principio

di funzionamento per il quale è stato

progettato originariamente il cilindro.

Assemblando, infatti, una ventosa sul-

lo stelo forato del cilindro e creando il

vuoto, essa verrà portata rapidamente

a contatto dell’oggetto da prendere,

lo solleverà automaticamente e lo

tratterrà per tutto il tempo che il vuoto

rimarrà inserito.

Vantaggi e altre applicazioni

Come abbiamo anticipato, i cilindri

abbinati a ventose sono consigliati

anche in altre applicazioni, per la

presa e la movimentazione di piccoli

oggetti lavorati, stampati o termo-

formati, per la separazione di fogli di

carta, di plastica, di impiallacciature,

di lamiere sottili e per il prelievo di

circuiti stampati o pannelli di plasti-

ca sottili. Sono adatti a cicli brevi e

rapidi, basta una sola valvola per

l’intercettazione del vuoto per coman-

darli e sono facili da montare. Inoltre

sono costruiti per favorire la durata

nel tempo dei componenti e una

facile manutenzione. Sono infatti in

alluminio anodizzato con boccola per

lo scorrimento dello stelo in tecnopo-

limero autolubrificante.

In questa applicazione specifica, i ci-

lindri a vuoto sono stati equipaggiati

con ventose Vuototecnica in silicone

FDA conformi al settore alimentare

e studiate per l’adattamento all’irre-

golarità superficiale delle praline. In

Vuototecnica la qualità delle ventose

è garantita dal rispetto di un rigoroso

disciplinare di produzione e da con-

trolli su ogni pezzo. Nella produzione

di ogni ventosa, perché ogni articolo

sia riconoscibile e abbia una certifi-

cazione di qualità garantita, in base

alla mescola con la quale è prodotta,

Vuototecnica la marchia con il logo

e un codice numerico identificativo.

Diffidare dalle imitazioni è importante,

quando non si trovano logo e codice.

Specialmente nel settore alimenta-

re dove gli standarddi qualità sonopiù

stringenti, la certificazione di qualità

è indispensabile e bisogna fare at-

tenzione. Le ventose per uso alimen-

tare sono generalmente in silicone e

sono prodotte secondo le norme che

regolano il contatto con alimenti: FDA,

BGA e Tsca. Possono anche essere

fornite magnetizzate, per poter essere

facilmente individuatedaimetal detec-

tor, in caso di rottura o sfilamento dai

relativi supporti. Vuototecnica si rende

inoltre disponibile per la personalizza-

zione delle ventose, in base alle carat-

teristiche dei prodotti da manipolare

e agli ambienti produttivi.

Il sistema di presa a depressione

Octopus consente la presa

di oggetti di qualsiasi forma

e natura senza dover cambiare

o posizionare ventose.

Le nuove teste di presa Octopus

realizzate in ABS con tecnologia

3D Printing.