fluidotecnica
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MAGGIO
2016
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componenti, lo scarso ingombro, la
velocità e la personalizzazione.
Portiamo ad esempio un’applicazione
di pick&place robotizzato di praline
di cioccolato. Si è scelto di utilizzare
i cilindri a vuoto Vuototecnica, per la
presa e il rilascio ad alta frequenza
dei cioccolatini all’interno delle con-
fezioni. Ciò ha permesso di centrare
in maniera perfetta i contenitori pre-
formati, grazie alla compensazione
automatica delle altezze dei cilindri
e alla presa stabile delle ventose ad
uso alimentare, persino a una velo-
cità molto elevata. I cioccolatini non
sono stati danneggiati o compressi e
la presenza di uno stelo anti-rotativo
ha favorito la precisione del posizio-
namento nella scatola.
Funzionamento dei cilindri
I cilindri operano a depressione: sono
provvisti di una camera anteriore
in vuoto e una camera posteriore a
pressione atmosferica. Più alta è la
differenza di pressione tra le due
camere, maggiore è la spinta del
pistone e di conseguenza la corsa in
uscita dello stelo con la ventosa. Non
appena la ventosa fa tenuta di presa
sulla pralina, lo stelo anti-rotativo col-
legato al pistone ritorna velocemente
alla posizione iniziale, perché il ciclo
si ripeta. Creando quindi il vuoto nella
camera anteriore del cilindro, lo stelo,
solidale al pistone, fuoriesce, vincen-
do la forza di contrasto della molla. Il
pistone è spinto dall’aria a pressione
atmosferica che entra nella camera
posteriore del cilindro, attraverso lo
stelo forato.
In genere, il rientro dello stelo può
avvenire in due modi. Il primo modo
consiste nella possibilità di impedire
l’ingresso dell’aria atmosferica attra-
verso il foro dello stelo, e con il vuo-
to inserito, eliminare il differenziale
di pressione nel cilindro (in questa
condizione prevalgono le forze della
molla di contrasto e della pressio-
ne atmosferica sullo stelo stesso che
viene così spinto nella sua posizione
iniziale). La seconda modalità preve-
de che si possa escludere il vuoto,
ripristinando la pressione atmosferica
in entrambe le camere del cilindro
(anche in questo caso, non esistendo
più nessun differenziale di pressione,
lo stelo ritorna nella sua posizione ini-
ziale, spinto dalla molla di contrasto).
Il primo modo descritto è il principio
di funzionamento per il quale è stato
progettato originariamente il cilindro.
Assemblando, infatti, una ventosa sul-
lo stelo forato del cilindro e creando il
vuoto, essa verrà portata rapidamente
a contatto dell’oggetto da prendere,
lo solleverà automaticamente e lo
tratterrà per tutto il tempo che il vuoto
rimarrà inserito.
Vantaggi e altre applicazioni
Come abbiamo anticipato, i cilindri
abbinati a ventose sono consigliati
anche in altre applicazioni, per la
presa e la movimentazione di piccoli
oggetti lavorati, stampati o termo-
formati, per la separazione di fogli di
carta, di plastica, di impiallacciature,
di lamiere sottili e per il prelievo di
circuiti stampati o pannelli di plasti-
ca sottili. Sono adatti a cicli brevi e
rapidi, basta una sola valvola per
l’intercettazione del vuoto per coman-
darli e sono facili da montare. Inoltre
sono costruiti per favorire la durata
nel tempo dei componenti e una
facile manutenzione. Sono infatti in
alluminio anodizzato con boccola per
lo scorrimento dello stelo in tecnopo-
limero autolubrificante.
In questa applicazione specifica, i ci-
lindri a vuoto sono stati equipaggiati
con ventose Vuototecnica in silicone
FDA conformi al settore alimentare
e studiate per l’adattamento all’irre-
golarità superficiale delle praline. In
Vuototecnica la qualità delle ventose
è garantita dal rispetto di un rigoroso
disciplinare di produzione e da con-
trolli su ogni pezzo. Nella produzione
di ogni ventosa, perché ogni articolo
sia riconoscibile e abbia una certifi-
cazione di qualità garantita, in base
alla mescola con la quale è prodotta,
Vuototecnica la marchia con il logo
e un codice numerico identificativo.
Diffidare dalle imitazioni è importante,
quando non si trovano logo e codice.
Specialmente nel settore alimenta-
re dove gli standarddi qualità sonopiù
stringenti, la certificazione di qualità
è indispensabile e bisogna fare at-
tenzione. Le ventose per uso alimen-
tare sono generalmente in silicone e
sono prodotte secondo le norme che
regolano il contatto con alimenti: FDA,
BGA e Tsca. Possono anche essere
fornite magnetizzate, per poter essere
facilmente individuatedaimetal detec-
tor, in caso di rottura o sfilamento dai
relativi supporti. Vuototecnica si rende
inoltre disponibile per la personalizza-
zione delle ventose, in base alle carat-
teristiche dei prodotti da manipolare
e agli ambienti produttivi.
Il sistema di presa a depressione
Octopus consente la presa
di oggetti di qualsiasi forma
e natura senza dover cambiare
o posizionare ventose.
Le nuove teste di presa Octopus
realizzate in ABS con tecnologia
3D Printing.