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Imoderni componenti pneumatici si

scelgono infunzionedi criteri di

costoealtorapportoprestazioni/

peso.Si

descrivonoalcune

delletematicheprincipali

legateall’attrito incomponenti

pneumatici esi discutono

ricercheetendenzeperunamaggiore

efficienzadi componenti e impianti

ELEMENTI DI TENUTA

28

fluidotecnica

393

ottobre

2015

Andrea Manuello Bertetto

Lo studio dell’attrito in pneumatica

desta vivo e continuo interesse per

le implicazioni legate all’ambiente,

all’efficienza degli impianti e ai co-

sti di gestione. Qui di seguito [1-3]

sono descritti metodologie di prove

sperimentali per la misura della for-

za di attrito in attuatori pneumatici

e idraulici. Le misure son fatte a

data velocità, mantenuta costante

durante la corsa di prova, inoltre,

si è imposto il salto di pressione

costante. All’attuatore in prova si

è imposto un moto mediante il tra-

scinamento dato da altro attuatore

esterno. Queste prove hanno per-

messo di formulare un modello di

attrito per date condizioni di lavoro.

Inoltre, [4-6] è stata definita una

metodologia che ha portato ad una

guarnizione a basso attrito. Infine,

[7] è stata determinata e analizza-

ta la caratteristica di attrito di un

cilindro a doppio effetto.

Attrito in componenti pneumatici

I moderni componenti pneumatici

sono scelti in funzione di criteri di

basso costo, alto rapporto presta-

zione/peso, leggerezza, affidabili-

Sfida

antica

per la

pneum tica

moderna

L’origine dell’attrito è fatta risalire

alle forze di adesione o coesione

tra materiali che interagiscono. Il

fenomeno dell’attrito fu notato già

in epoca classica quando fu conce-

pito come inscindibile dalla dinami-

ca dei corpi per giungere in epoca

galileiana quando si vide l’attrito

come un fenomeno di interazione

di corpi. In epoca moderna si for-

mulò un modello forza di attrito

proporzionale al carico normale,

indipendente da estensione della

superficie di contatto e velocità di

strisciamento.