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ed il circolo ricreativo, il Centro studi ed

esperienze. Obiettivi produttivi e benes-

sere sociale trovano così la loro massima

espressione urbanistica nella nuova Ivrea

di Olivetti, ed è questa la motivazione al-

la base della candidatura Unesco di ‘Ivrea

città industriale del XX secolo’.

Un patrimonio mondiale

Tracciando una linea immaginaria che

partendo dal Settecento tocca il com-

plesso borbonico di San Leucio per poi

passare al Villaggio operaio di Crespi

d’Adda, naturalmente si giunge alla cit-

tà di Ivrea: tre esempi, ognuno inserito

nel proprio tempo, di come la filosofia

del lavoro ha dato vita a esperimenti

produttivi e sociali rivoluzionari. E se

per San Leucio e Crespi d’Adda il ricono-

scimento Unesco è già avvenuto, l’idea

che anche Ivrea, in qualità di primo si-

to italiano di storia industriale del No-

Ivrea - Palazzo uffici (Image courtesy of Gianluca Giordano).

vecento, possa rientrare nella Lista del

Patrimonio Mondiale appare sempre

più possibile. In prima linea nel portare

avanti la candidatura troviamo la Fon-

dazione Adriano Olivetti.

Simona Politini è fondatrice e

responsabile del progetto www.

archeologiaindustriale.net

Si ringrazia la FondazioneAdrianoOlivetti

(www.fondazioneadrianolivetti.it

).