28
novembre 2017
controverse sono escluse dai finanzia-
menti BEI.
Il settore manifatturiero è fondamen-
tale per l’Europa in termini di occupa-
zione e competitività. La BEI sostiene le
imprese innovative e finanzia progetti
d’innovazione che hanno un impat-
to importante sull’economia europea.
Inoltre, la BEI finanzia investimenti a
favore dell’ambiente e del clima che
consentono alle aziende di essere più
sostenibili”.
Si è molto parlato negli ultimi due an-
ni di Piano Juncker. Che cosa è esat-
tamente?
“Il piano di Investimenti per l’Europa
è uno strumento sviluppato dalla BEI
e dalla Commissione Europea per mo-
bilitare almeno 315 miliardi di euro
in investimenti aggiuntivi nel periodo
2015-2018 per sostenere la ripresa eco-
nomica dell’Europa. A ottobre 2017 la
BEI aveva approvato oltre 36 miliardi
e il FEI quasi 11 per un totale di 47,4
miliardi di finanziamenti garantiti
dal Fondo Europeo per gli Investimen-
ti Strategici (Feis), mobilitando inve-
stimenti per un volume complessivo di
240 miliardi, ovvero il 76,5% dell’obiet-
tivo stabilito sul triennio. Il Feis opera
come protezione creditizia per nuove
e a lungo termine delle PMI, conside-
rate il motore dell’economia europea.
La BEI ha sviluppato prodotti dedicati
alle PMI come prestiti, partecipazioni e
garanzie. Questi strumenti sono adatti
alle varie fasi di sviluppo aziendale: ca-
pitale di rischio (fornito dal FEI a fondi
di investimento) per la fase di start-up
e quella di prima espansione, micro-
crediti, prestiti a sostegno degli inve-
stimenti in beni materiali e immateriali
e per finanziare il capitale d’esercizio.
La BEI si approvvigiona sui mercati dei
capitali sulla base della tripla A delle
proprie obbligazioni, e riconosce ai be-
neficiari finali questo vantaggio finan-
ziario, a cui si aggiungono durate per i
prestiti più lunghe rispetto ad altri ca-
nali. Quindi: si tratta di finanza ordina-
ria ma a condizioni vantaggiose”.
Ci sono settori di attività preferiti o
esclusi? Quale attenzione per il mani-
fatturiero?
“La BEI supporta tutti i settori dell’e-
conomia. I progetti finanziati sono nel
campo delle infrastrutture, dell’istru-
zione, dell’energia, dell’industria, dei
servizi, dei trasporti, dello sviluppo
urbano, dell’agricoltura e nel settore
idrico. Il settore del gioco d’azzardo e
altre attività moralmente o eticamente
Sulla base di un accordo con il governo
italiano che prevede una garanzia par-
ziale per coprire il rischio dei progetti,
l’Italian Risk Sharing promuove inve-
stimenti in ricerca, sviluppo e innova-
zione, per l’implementazione di nuove
tecnologie nonché piani d’investimento
promossi da piccole e medie imprese in-
novative o in forte crescita, aumentan-
do la disponibilità di credito a supporto
di progetti caratterizzati da un più ele-
vato profilo di rischio. L’iniziativa inten-
de favorire un maggiore supporto alla
crescita economica e all’occupazione in
Italia. Nel corso del 2016 la BEI ha fir-
mato nuove line di credito con 17 delle
oltre 30 banche che lavorano in Italia in
partnership con la BEI. Inoltre, per mi-
gliorare l’accesso delle PMI ai finanzia-
menti, il Gruppo BEI fa squadra con la
Commissione Europea e il governo ita-
liano per ampliare la gamma di prodot-
ti disponibili, in particolare nel contesto
del cosiddetto Piano Juncker”.
Per questa tipologia di aziende, quali
sono i vantaggi finanziari?
“La BEI assicura un solido sostegno alle
PMI, consentendo loro un accesso co-
stante ai finanziamenti con la propria
gamma di prodotti mirati. L’obiettivo
è di promuovere una crescita stabile