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ancora maggiori. Molti produttori sono

contoterzisti e non sanno come affacciarsi

ai mercati esteri. Valni dunque inizia con

un prodotto a marchio proprio, ma siamo

pronti a ospitare tutti quei produttori che

vogliono raggiungere Paesi più lontani. Il

nostro mercato non si limita all’Europa ma

ovunque vi sia una richiesta. Non tutti so-

no in grado di esportare, noi offriamo una

piattaforma, dedicata all’unicità dei pro-

dotti su misura”.

“Non c’è cosa più unica di te stesso”

Il primo passo è dedicato agli occhiali

da sole, ma il business plan quinquen-

nale prevede successivamente accesso-

ri, fashion, cosmetica e casa. E non solo:

“Iniziamo con l’online ma successivamen-

te apriremo degli store. Prevediamo an-

che un’espansione a livello geografico,

dall’Europa al Medio Oriente nei prossimi

due anni, per poi pensare agli Stati Uniti,

Hong Kong e Singapore nel 2018, Indone-

sia nel 2019 e Cina nel 2020”.

Tornando al presente, che cosa hanno di

speciale gli occhiali a brand Valni è sem-

plice da capire. Sono accattivanti nelle

forme, ma soprattutto unici. “Non c’è cosa

più unica di te stesso - dice Valerio Rosita-

ni - è il nostro motto ispiratore. L’acquisto

è semplicissimo: l’utente sceglie il modello

sulla piattaforma online, invia la propria

foto o video e un software personalizzato

rielabora l’immagine in 3D che permette

di capire come l’occhiale si adatta al viso. A

questo punto, una volta ricevuta la confer-

ma dell’ordine, il software invia i dati ela-

borati in produzione per la realizzazione

del prodotto scelto. Il nostro compito è poi

quello di integrare e incrociare tutti i da-

ti. Noi ci rivolgiamo al settore consumer, e

proponiamo tre linee: #classico (persona-

lizzato con le iniziali), #novantanove (edi-

zione limitata) e #unico personalizzato al

100%). Questo in base al livello di perso-

nalizzazione. Sarà presto possibile scarica-

re sul proprio dispositivo mobile una app

dedicata ed effettuare richieste e acquisti

direttamente dal cellulare”.

Tutto viene rigorosamente prodotto in

Italia: dall’occhiale nel Veneto e presto an-

che in Campania, ai portaocchiali e packa-

ging, ai nastrini decorativi, dopo una ri-

cerca accurata dei migliori professionisti

nel panorama italiano. “È stata una scelta

precisa che ci consente di valorizzare il no-

stro paese e la rete di produttori, artigiani

e professionisti che lavorano per noi. Non

è stato semplice. Per un prodotto dobbia-

mo incrociare e coordinare 11 fornitori e

soprattutto è stata faticosa la fase iniziale,

convincere le persone della bontà dell’i-

dea, dei dettagli… Ma il risultato ci ha

soddisfatto sia dal punto di vista qualita-

tivo ma anche per il prezzo concorrenziale

che riusciamo a offrire”.

Crowdfunding? Fatto

Come si addice a una startup, Valni ha fat-

to ricorso al crowdfunding per mobilitare

finanziamenti e risorse. “Abbiamo utiliz-

zato Kickstarter per testare il prodotto e

in effetti è andato molto bene, e abbiamo

già prevenduto una buon numero di oc-

chiali che attualmente stiamo consegnan-

do. Ora stiamo finalizzando con Startup

Visa supportata dal BIC lazio (incubatore

pubblico della regione) nel quale Valni è

ospitata , destinata ad attrarre investitori

di Equity dal mercato estero. In sostanza,

prevede un investimento da parte di inve-

stitori stranieri in startup innovative e che

presumibilmente entreranno nella nuova

compagine sociale”.

La domanda che sorge spontanea riguar-

da i giovani futuri imprenditori. Come

muoversi in questo ambito e come af-

fermare la propria credibilità? “In effet-

ti, conquistare la fiducia delle persone a

Lo staff di Valni.

in collaborazione con