giugno 2015
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In conclusione, cosa rappresenterà e qua-
le sarà il suo lascito, economico ma anche
culturale, per il nostro Paese?
“Esistono tanti elementi, materiali e im-
materiali, da considerare nell’eredità di un
grande evento come questo. Sono certa
anzitutto che Expo aumenterà il contri-
buto al PIL del nostro turismo, così come
le quote di export delle imprese italia-
ne, grazie ai tantissimi incontri B2B che
ci saranno. Ma penso anche agli scambi
umani e culturali tra milioni di giovani di
tutto il mondo, le opportunità formative
per ragazzi e studenti, l’impatto sulle no-
stre città, le infrastrutture che il territorio
aspettava da decenni. A tale proposito, ci-
to la nuova Darsena a Milano, le stazioni
della Metro Lilla che stanno aprendo una
dopo l’altra, e la Brebemi, che ad esempio
i nostri partner di Orgoglio Brescia hanno
utilizzato tantissimo per arrivare sul sito in
tempi brevissimi. Ma forse l’eredità più im-
portante di Expo sarà il rilancio dell’imma-
gine dell’Italia a livello planetario: aiutarci
a ritrovare la fierezza del nostro essere Ita-
liani, riscoprendo la fiducia nel futuro e il
senso della nostra Comunità”.
@anto_pelle
italiano: ispirato al disegno stellare della
pavimentazione studiata da Michelange-
lo Buonarroti per la piazza del Campido-
glio, sarà un richiamo al Rinascimento che
proietta però il nostro Paese nel futuro.
La struttura, imponente e visibile da tutto
il Cardo, sarà uno straordinario medium
che si attiverà a cicli regolari per produrre
spettacoli molto coinvolgenti; uno show
immaginifico che animerà la vita del Padi-
glione Italia offrendo un’esperienza unica.
Inoltre, in coerenza con l’impostazione
‘edutainment’ dell’intero Padiglione Italia,
l’Albero della Vita ospiterà anche occasio-
ni di svago e di approfondimento dei temi
dell’Expo soprattutto per i più giovani. In-
fine, con i suoi tremila posti a sedere, l’Al-
bero è già diventatato uno straordinario
‘meeting point’ per i visitatori”.
Una volta conclusa la manifestazione, sarà
possibile dare una continuità ai contenuti
emersi e come?
“Certo, uno degli strumenti principali sarà
la Carta di Milano, il documento voluto dal
Governo italiano che sancirà l’impegno di
tutti i Paesi firmatari ad assicurare un cibo
sufficiente e sicuro a livello globale. La Car-
ta, tra l’altro, verrà firmata proprio all’in-
terno di Casa Italia”.
E il Padiglione Italia così come tutte le
strutture che coinvolgono il nostro Paese
che sviluppi avranno conclusa l’Esposizio-
ne Universale?
“È un tema su cui decideranno le Istituzio-
ni. Sono molto felice che il presidente della
Camera di Commercio Carlo Sangalli abbia
annunciato la volontà di insediare a Palaz-
zo Italia, che è stato costruito per rimanere
nel tempo, Innovhub Ssi, l’azienda speciale
che nasce dall’unione delle ex stazioni spe-
rimentali per l’industria, nell’ambito della
più ampia proposta avanzata dall’Universi-
tà Statale di Milano di realizzare sul sito un
grande polo scientifico con un campus uni-
versitario. Questo progetto, che mi sembra
anche in linea con lo spirito di Expo e con il
nostro concept del Vivaio Italia, consentireb-
be a Milano di dotarsi di un vero asset per
il territorio. Gli spazi, moderni, digitalizzati,
e al centro di infrastrutture d’avanguardia,
possono essere la ‘culla’ per la Silicon Valley
che potrebbe sorgere a Milano nel 2016. So-
no certa che le Istituzioni sapranno vincere
anche la sfida del dopo Expo”.
Expo 2015, la Grand Opening
Sotto la Madonnina, nello splendido contesto di Piazza Duomo a Milano, un concerto
gratuito ha inaugurato l’Esposizione Universale. Sulle note di celebri arie, dalla
Traviata alla Tosca, dal Nabucco all’Andrea Chenier, dalla Fedora al Trovatore, ‘Expo-
The opening’ ha avuto come protagonista un applauditissimo Andrea Bocelli insieme
al pianista Lang Lang e la soprano Diana Damrau, accompagnati da coro e orchestra
del Teatro alla Scala. La bellezza dello scenario, la grande musica, le luci hanno
riscattato Milano da tutte le polemiche dei giorni precedenti. Circa 3.700 gli ospiti
seduti, ai quali si sono aggiunti circa 20 mila milanesi.