marzo 2015
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e scientifiche in settori con un alto poten-
ziale di crescita legati proprio allo sviluppo
sostenibile, alle energie rinnovabili e, natu-
ralmente, all’industria alimentare”.
Il Padiglione Italia che significato vuole
avere all’interno dell’area nella sua collo-
cazione?
“Sviluppando il tema ‘Nutrire il Pianeta,
Energia per la Vita’ abbiamo anzitutto
puntato sulla valorizzazione dell’eccezio-
nale biodiversità dell’Italia e delle sue cul-
ture stratificate. Una biodiversità che in
Italia ha caratteristiche uniche, si pensi ai
vitigni coltivati, ai molti prodotti tipici, alla
varietà delle tradizioni alimentari locali (l’I-
talia ha oggi il più alto numero di prodotti
Dop e Igp di tutta Europa). Per questo nel
nostro Padiglione, al centro della bellissi-
ma Mostra dell’identità Italiana abbiamo
scelto di porre, accanto al concept del Viva-
io, il concetto delle ‘potenze’. Questa nar-
razione sarà animata attraverso una serie
di attrazioni di grande impatto, capaci di
veicolare messaggi semplici ed emozionan-
ti. Il Cardo assumerà i tratti di una grande
via italiana, multiterritoriale e multipro-
dotto con piazzette, uno spazio d’incontro
e di scambio, un’area a rotazione che ospi-
terà tutte le regioni italiane e tanti even-
ti dell’Anci, oltre ad alcuni spazi tematici
realizzati dai nostri grandi partner. Dall’a-
rea di Coldiretti, che illustrerà il ruolo del
paesaggio collettivo e il prodotto agrico-
lo italiano dal campo alla tavola, a quello
voluto dal Mipaf, che racconterà la storia
della vite e i territori del vino; da quello
della Copagri a quelli di Confagricoltura e
Confindustria. Senza dimenticare gli spazi
dedicati alle tipicità gastronomiche italia-
ne: il caffè, l’olio, l’acqua, la birra, la pasta
e la pizza. Insomma, i contenuti saranno i
grandi protagonisti dell’Expo e di Padiglio-
ne Italia in particolare.
Ma nella proposta espositiva di Palazzo Ita-
lia e del Cardo, grande spazio avrà anche il
futuro. Il Concept che abbiamo scelto con il
direttore artistico Marco Balich è articola-
to intorno all’idea di ‘Vivaio’, luogo e sim-
bolo dello sviluppo di nuove generazioni,
connotato da cinque codici di realizzazio-
ne (acqua, energia, trasparenza, natura e
tecnologia) e collegato all’evocativo sim-
bolismo dell’Albero della Vita. Il Padiglio-
ne Italia sarà dunque un ‘vivaio’ di idee e
proposte; uno spazio protetto, di crescita,
sviluppo, formazione; un laboratorio che
aiuti i progetti e i talenti a ‘germogliare’
guardando al futuro; infine, una metafora
del ‘saper fare’ e del Made in Italy che sia
laboratorio della qualità del cibo e della
dieta mediterranea, nel binomio tra cultu-
ra e coltura”.
Alla realizzazione di Padiglione Italia han-
no lavorato diversi professionisti con idee
chiare e innovative. Chi sono e quali sono
i messaggi che vogliono trasmettere attra-
verso le forme architettoniche?
Il concept è stato interpretato architettoni-
camente dallo studio Nemesi and Partners
vincitore del concorso internazionale di
progettazione. Palazzo Italia ‘racconta’ la
storia del ‘Vivaio Italia’ partendo dalle pro-
prie forme, che traggono ispirazione dai
modelli dell’architettura naturale di una
‘foresta urbana’: una struttura capace di
avvolgere il visitatore in un ambiente ricco
di suggestioni visive e vibrazioni luminose.
E lo fa anche attraverso i materiali scelti
per la costruzione del Padiglione, tra cui le
vetrate della Stahlbau e Pichler che forma-
no l’affascinante vela di copertura e lo spe-
ciale cemento biodinamico creato per noi
dal Centro Ricerche Italcementi capace di
catturare lo smog assorbendo alcuni inqui-
nanti presenti nell’aria e trasformandoli in
sali inerti. I progettisti hanno immaginato
Palazzo Italia come una comunità riunita
attorno a una piazza situata al centro di
quattro blocchi principali uniti tra loro da
elementi ponte. L’immagine della struttu-
ra richiama il profilo di due mani giunte
a formare, appunto, un ‘nido’: uno spazio
raccolto e aperto, capace al tempo stesso
di avvolgere i visitatori e stimolare l’incon-
tro conviviale”.
Qual è il significato dell’albero della vita e
chi vi ha lavorato?
“L’Albero della Vita, ideato da Marco Ba-
lich, sarà l’approdo del Grand Tour che
abbiamo immaginato come filo condut-
tore del percorso espositivo di Padiglione
Italia. Un invito al viaggio fatto di tappe
straordinarie: le grandi e piccole bellezze
dei nostri territori, le tradizioni regionali,
il patrimonio enogastronomico, il mondo
della ricerca, le associazioni, i nostri grandi
prodotti. Sarà come un film, che appassio-
na, diverte, e lascia un ricordo indelebile.
L’Albero sarà l’epilogo di questa storia, la
metafora che rappresenta e conclude al
meglio il nostro concept del Vivaio: le ra-
dici dell’Albero affondano nella potenza
e nella varietà delle eccellenze italiane e,
con un gesto plastico e altamente simbo-
lico, le proietta verso il cielo quasi per ridi-
stribuirle a favore dell’intero Pianeta. L’Al-
bero della Vita è un simbolo fortemente