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marzo 2017
lavorazione e dei prodotti, connessione tra macchine
e sistemi all’interno della fabbrica e tra la fabbrica e
l’esterno, sono alcuni degli upgrade che diventano
centrali nella progettazione dei sistemi di produzione
in ottica industria 4.0.
I benefici.
A fronte di queste trasformazioni le im-
prese costruttrici di macchine utensili potranno avere
benefici sia commerciali sia di gestione. “I risultati
dell’indagine presentata - afferma Massimo Carbo-
niero, presidente Ucimu-Sistemi per produrre - sono
un’ulteriore conferma dell’importanza e del valore
che il Piano nazionale industria 4.0, varato dal Go-
Un approccio corretto
Una testimonianza di applicazione delle tecnologie declinate alla fabbrica intelligente è stata proposta da MCM,
costruttore di centri di lavorazione, della provincia di Piacenza. L’azienda è presente in Italia, Cina, USA, Germania,
Francia, Spagna, Russia e Messico. Il 75% della propria produzione è destinato all’export. L’impresa ha partecipato
al progetto RobustPlanet. Il progetto RobustPlaNet punta a sviluppare un innovativo modello di business in grado
di cambiare i meccanismi attuali che governano in modo troppo rigido le reti di fornitura. Grazie alla presenza, da
oltre trent’anni, in MCM di una divisione informatica l’attuazione dell’industria 4.0 è un dato di fatto in azienda ormai
da tempo. “Il vero valore aggiunto della fabbrica 4.0 - ha detto Gian Luca Giovanelli di MCM - risiede nell’approccio
corretto. È necessario contribuire a trasformare le percezioni e le opportunità del cliente in azioni e iniziative concrete.
Lo scopo dell’innovazione è aumentare la competitività delle aziende utilizzatrici eliminando tutte le attività a scarso
valore aggiunto”. Ecco allora l’introduzione nei sistemi MCM di sensori già presenti e altri aggiunti con un adeguato
grado di connettività; un’adeguata connessione fra elementi dell’impianto e i sistemi di supervisione; creare un
ambiente multifunzionale con software appropriati, una serie di strumenti di verifica continua dello stato degli impianti.
Grazie a questa innovazione e ad altre tecnologie è possibile aumentare l’affidabilità delle macchine, la sostenibilità,
qualità e precisione, pianificare produzione e manutenzione e fornitura di servizi.
Ricevere, interpretare
ed eseguire automaticamente
Roberto Ricci, di Marposs, ha presentato alcune
soluzioni dell’azienda bolognese per le macchine
utensili relative al controllo del processo e dei vari
parametri di lavorazione mirati ad azzerare scarti
produttivi ed effettuare manutenzione preventiva
e opportunistica. Il monitoraggio delle vibrazioni e
della potenza assorbita dai motori porta a numerosi
benefici sia per la qualità superficiale del pezzo
lavorato, sia per il controllo dello stato dell’utensile
e della macchina, consentendo di effettuare
manutenzione preventiva ottenendo riduzione dei
costi di manutenzione e fermi macchina limitati.
Analizzando il comportamento dinamico di una
determinata macchina utensile, tramite un’opportuna
elaborazione di specifici parametri rilevati dai sensori,
è possibile analizzare precocemente l’usura di
componenti e utensili. I benefici sono facilmente
intuibili: ottimizzazione delle strategie di produzione/
manutenzione e le elevate prestazioni delle macchine
in produzione durante l’intera vita del sistema.
I sistemi Marposs permettono un monitoraggio
completo del processo produttivo, raccogliendo
elaborando e condividendo i dati, in accordo con il
modello tecnologico di industria 4.0. Questi prodotti e
soluzioni hanno la capacità intrinseca di raccogliere
dati sensoriali e ricevere, interpretare ed eseguire
istruzioni automatiche.
Stefano Firpo, del Ministero dello Sviluppo Economico e Massimo Carboniero,
presidente Ucimu-Sistemi per produrre.
verno riveste per il settore manifatturiero italiano
che, finalmente, è stato rimesso al centro della politica
economica del Paese”. E ha proseguito: “La grande
partecipazione a questo evento dimostra la possibilità
del Paese a investire nel proprio futuro, una disponibi-
lità che da tempo mancava all’Italia e che è registrata
anche dai dati elaborati dal centro studi Ucimu, che
promuove il 2016 quale miglior anno, dal 2008, per
la raccolta ordini. Ora strumenti come Superammor-
tamento e Iperammortamento sono ottimi per soste-
nere e stimolare, in modo differente, il rilancio della
competitività della nostra industria già predisposta a
investire”.
Quali sono le differenze tra le due proposte? Con il
Superammortamento, chi acquisisce un nuovo mac-
chinario può contare su un incentivo per rinnovare e
ampliare il parco macchine installato, risultato da una
recente indagine di Ucimu decisamente obsoleto. Circa
13 anni è l’età media delle macchine utensili presenti
negli stabilimenti. Con l’Iperammortamento, invece, si
intende favorire la trasformazione tecnologica digitale
delle imprese, stimolando l’introduzione e la diffusione
di sistemi tra loro connessi. In questo caso il nodo focale
è la connettività, la digitalizzazione e l’interconnessione
di macchine e impianti ha spiegato Stefano Firpo, del
Ministero per lo Sviluppo Economico.