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progettare

413

APRILE

2018

83

lativi alle condizioni di esercizio della

macchina e dei suoi organi rotanti,

consentendo di intervenire prima del

fermomacchina. SKF controlla, infatti,

i dati con frequenza settimanale e ri-

lascia un report di analisi vibrazionale

molto dettagliato e affidabile dello

stato di salute dell’impianto: sono

evidenziati, per esempio, eventuali

allarmi o problemi di disallineamento,

squilibri, difficoltà di lubrificazione.

“L’impianto Laminatoio Quarto SMS

sul quale sono stati installati i sen-

sori e le centraline SKF - afferma

Tommaso Gribodo, SKF service sales

development - è in grado di laminare

a freddo nastri di alluminio partendo

da uno spessore massimo di 6 mm e

arrivando a uno spessore minimo in

uscita anche di pochi decimi di mm.

È composto da un aspo devolgitore,

una gabbia di laminazione e un aspo

avvolgitore. I motori e i riduttori del

laminatoio sono fortemente sollecita-

ti, ragione per cui una buona attività

di manutenzione è fondamentale per

garantire la continuità dell’attività.

Nei due casi presentati l’analisi vibra-

zionale condotta da SKF è stata deter-

minante proprio nell’individuazione

precoce di usure dei componenti”.

Vibrazioni sotto controllo

Il primo caso si riferisce alla evi-

denziazione di pitting/spalling di un

ingranaggio del riduttore della gabbia

di laminazione: “Analizzando infatti

gli spettri vibrazionali - spiega Franco

Porzio, SKF senior vibration analyst

engineer e docente dei corsi di for-

mazione della SKF Solution Factory di

Moncalieri - abbiamo potuto dedurre

che l’aumento di vibrazione era cor-

relato alla frequenza dell’ingranaggio

sdoppiatore in uscita. L’ispezione visi-

va successiva ha evidenziato crateri

più o meno marcati e profondi su un

totale di dodici denti”. “Il secondo

caso - prosegue Porzio - conferma

l’efficacia dell’utilizzo della tecnologia

SKF dell’inviluppo nell’evidenziazio-

ne dell’usura iniziale del cuscinetto

lato operatore del rullo di planarità,

dove l’ispezione visiva ha confermato

la diagnosi evidenziando segni di

raschiamento sui rulli”.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati

raggiunti grazie al contributo di SKF -

afferma Antonello Perra, responsabile

manutenzione dell’area laminazione

dello stabilimento lombardo di Nove-

lis -. Già quest’anno abbiamo richiesto

a SKF di realizzare una nuova centra-

lina provvista di 15 sensori sui motori

in corrente continua dell’impianto e i

nostri piani prevedono di installare al-

tre due centraline che affiancheranno

le quattro già operative nell’impianto

di Quarto Achenbach”.

Tecnica dell’inviluppo

dell’accelerazione

Lamisura in accelerazione rappresen-

ta il primo passo verso l’identificazio-

ne dell’usura di un cuscinetto: questa

tecnica sfrutta in pratica la parte di

segnale in media - alta frequenza che

viene prodotta dall’impulso ripetitivo

che si genera al passaggio della sfera

sulla microcricca. Il limite principale

di questa tecnica consiste nel fatto

che nella zona di filtraggio del se-

gnale (per esempio da 0 a 6.000 Hz)

possono essere presenti componenti

provenienti da usure di altri organi

(per esempio ingranaggi, attriti) e/o

risonanze che vanno a sovrapporsi

al segnale del cuscinetto. Inoltre, il

valore rilevato dipende fortemente

dalla velocità di rotazione e dal campo

di frequenza scelto per l’analisi.

La tecnica dell’inviluppo rappresenta

la naturale evoluzione della misura in

accelerazione. Si parte, infatti, consi-

derando la frequenza di ripetizione del

difetto del cuscinetto che in termini di

banda di frequenza si posiziona tra 0

e 1.000 Hz; a questo punto, si sfrutta

il fatto che dal punto di vista fisico,

essendo il segnale del cuscinetto di

tipo impulsivo ripetitivo, genera un

certo numero di armoniche (in teoria

infinite) che vanno a cadere in una

zona libera da altri disturbi; il segnale

viene, quindi, misurato in questa zona

tramite un filtro passabanda applicato

al segnale dell’accelerazione prove-

niente dal sensore accelerometrico. Il

secondo passo del processo consiste

nel riportare in bassa frequenza, tra-

mite un filtro passa basso, il segnale

in uscita al filtro passabanda. In ter-

mini matematici questa operazione si

chiama demodulazione e può essere

rappresentata dalla trasformata di Hil-

bert. SKF ha perfezionato quattro filtri

passabanda applicabili in funzione

della velocità di rotazione e ha, inoltre,

stabilito una normativa standard a

partire da un modello matematico ba-

sato su uno studio statistico dei valori

in inviluppo rilevati su macchinari in

tutto il mondo.

Stabilimento italiano Novelis di Pieve Emanuele, in provincia di Milano.