progettare
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OTTOBRE
2017
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IT e attività di system integration, age-
volabili al 140% come se si trattasse
di un super ammortamento, di per
sé applicabile solo ai beni materiali.
Maggiorazione possibile a condizione
che il soggetto che acquista software
standalone usufruisca già dell’iper am-
mortamento per l’acquisto di altri beni
materiali, ai quali il software non deve
necessariamente essere funzionale,
potendo anche essere collegato a un
altro processo aziendale.
Perizia tecnica e interconnessione
Il documento fornisce quindi un chia-
rimento in caso di dubbi: se il dubbio
sussiste sui requisiti del soggetto per
godere dell’agevolazione, è possibi-
le presentare domanda di interpello
all’Agenzia delle Entrate. Per dubbi
relativi invece alla tipologia del bene,
è possibile richiedere un parere tecni-
co al Mise. Ferrero sottolinea quindi
l’importanza della perizia: obbligatoria
per investimenti superiori ai 500 mila
euro, questa può essere rilasciata da
un ingegnere abilitato o da un perito
industriale, oppure da un ente di cer-
tificazione, nel qual caso la Circolare
chiarisce che non si parla più di perizia
ma di Attestato di conformità. Per gli
investimenti sotto i 500 mila euro,
sebbene la perizia tecnica non sia
obbligatoria, l’impresa è comunque
tenuta a rilasciare un’autocertificazio-
ne a firma del legale rappresentante,
nella quale si dichiara edotto sulla
materia e certifica legalmente che
l’azienda ha diritto a quel contributo.
“Avere quindi un supporto tecnico
che avalli quanto si sta certificando è
quantomeno un atto di responsabilità
- spiega Ferrero - e altamente consi-
gliabile nell’eventualità di una verifica
a campione da parte dell’Agenzia delle
Entrate, come avviene per gli incentivi
automatici come questo. Nel caso
di aziende poco strutturate, laddove
non sia presente un ufficio tecnico in
grado di supportare la dichiarazione,
o per progetti più complessi, ai nostri
clienti proponiamo pertanto di farsi
assistere da un partner industriale
con cui collaboriamo, dotato di spe-
cifiche competenze a tutto campo in
Industria 4.0. Non è infatti sufficiente
certificare che il singolo bene abbia le
caratteristiche 4.0 richieste: elemento
discriminante, che penso emergerà
con il tempo, è che l’investimento sia
statoomeno interconnesso al sistema
aziendale. Al cuore di queste misure
non è infatti tanto la tecnologia delle
singole macchine, quanto lo sviluppo
di un sistema di interconnessione
e scambio di dati e informazioni. In
questo la misura guarda già al pas-
saggio successivo verso Industria
5.0, in cui le macchine parleranno in
maniera indipendente tra loro, com-
portandosi in virtù di quanto viene
loro trasmesso da altre macchine,
perché programmate con un’infinità
di algoritmi e di possibili soluzioni a
fronte del bisogno”.
Misura organica e cumulabile
Ferrero sottolinea infine l’estrema no-
vità dell’iper ammortamento, non solo
inquanto strumentoautomaticoe sen-
za limiti dimensionali o territoriali, ma
in quanto cumulabile con altri benefici
che operano nel mondo del sostegno
agli investimenti e alla ricerca per le
imprese. “Si tratta sostanzialmente di
quattro strumenti - conclude l’AD -: il
credito di imposta in ricerca e svilup-
po, che può essere sfruttato anche per
i costi del personale che, con il cambio
di mansioni in contesti di fabbrica
intelligente, può essere re-impiegato
in attività di r&d. Quindi, il patent box
e gli incentivi agli investimenti nelle
startup, per cui il beneficio sale al 30%.
Per le PMI, infine, l’investimento può
essere supportato finanziariamente
attraverso la Nuova Sabatini. La gran-
de novità dell’iper ammortamento sta
proprio nel fatto che si tratta di uno
strumentodavveroorganico, cheparla
con tutto il resto, molto efficace e alla
portata di tutto. Ma che proprio per la
sua grande efficacia, va gestito con
grande attenzione”.
@marcocyn
Massimo Ferrero è amministratore di Upgate,
società che offre supporto alle aziende nella
gestione delle varie tipologie di finanziamento
pubblico e di agevolazione.