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70

progettare

403

GENNAIO

/

FEBBRAIO

2017

AUTOMAZIONE

gerarchico, a uno decentralizzato e

reticolare, in cui i vari elementi sono

in grado di gestirsi autonomamente

grazie al networking. L’obiettivo da

raggiungere è massimizzare il grado

di flessibilità degli impianti, fino ad

arrivare alla possibilità di riadattare

agevolmente il layout di fabbrica in

base allemutate esigenze produttive.

Meccatronica in evoluzione

L’integrazione tra meccanica ed elet-

tronica è uno dei punti chiave nell’e-

voluzione della struttura industriale,

chi fa meccatronica sul serio oggi

punta non solo alla trasmissione elet-

trica dei segnali, non solo al controllo

digitale delle macchine ma guarda

ad un futuro dove le macchine si

parlano l’una con l’altra bilanciando

consumi ed esigenze e comunican-

do in una rete ad ampio spettro che

include anche il management. L’au-

tomazione industriale si sta evolven-

do in pratica da un mondo dove le

macchine beneficiano delle capacità

di controllo offerte dall’integrazio-

ne con l’elettronica verso un mondo

dove le macchine dialogano tra loro

mediante l’elettronica, quello delle

macchine ‘intelligenti e connesse’, il

mondo dell’industria 4.0. Abbiamo

quindi l’onore di partecipare a una

vera e propria rivoluzione industria-

le, industria 4.0, termine coniato in

Germania, rappresenta la filosofia

della quarta rivoluzione industriale

che vede la comunicazione in rete

come tecnologia trainante. Il posto

che fu del vapore nell’800 (prima

rivoluzione industriale propriamente

detta) passò alla chimica del petrolio

nei primi anni del ‘900 con la seconda

rivoluzione industriale e venne poi

preso dall’elettronica negli anni 40

con l’inizio della trasmissione di po-

tenza e di segnale attraverso il rame.

Secondo la filosofia americana, inve-

ce, la rivoluzione industriale è dettata

dal cambio di vettore energetico,

quindi l’avvento dell’elettronica non

è propriamente da considerarsi co-

me un cambiamento radicale, gli

americani sono però concordi che in

questi ultimi anni l’energia elettrica

abbia dato il via, tramite le smart

grid, a un vero e proprio cambio di

vettore. Le smart grid, infatti, sono

uno dei primi esempi di intercon-

nessione dove il collegamento di reti

elettriche diverse, assistito da una

pianificazione centralizzata della pro-

duzione e del consumo ha dato il via

alla distribuzione intelligente di cor-

rente elettrica, che integra esigenze

produttive e di utilizzo e permette di

trarre il maggiore beneficio possibile

da fonti elettriche rinnovabili come

solare ed eolica.

Un esempio concreto è rappresen-

tato dal software Package Analytics,

illustrato da Luca De Vincenzi system

manager factory automation di Sick,

e presente all’interno dell’area demo

allestita in occasione del convegno.

Il software viene utilizzato per la rac-

colta e l’analisi dei dati provenienti

da sensori e sistemi. In questo modo

gli operatori possono accedere alle

informazioni di produzione in modo

semplice e monitorare il processo in

ogni momento.

Dalla cella all’aiutante robotico

Sempre durante il meeting Alberto

Pellero, di Kuka Roboter Italia, ha

illustrato le potenzialità dei robot

collaborativi e ‘sensitive’ e ha mo-

strato qualche caso applicativo reale.

Il trend futuro secondo gli analisti

prevede un ampio uso di robot in-

dustriali, soprattutto nei Paesi emer-

genti. Questi robot dovranno avere

un ritorno dell’investimento rapido e

dovranno essere facili da program-

mare, a misura d’uomo e facili da

inserire nelle realtà industriali.

Il concetto di human robot coope-

Sick propone una serie di soluzioni in grado di ela-

borare dati durante l’intero ciclo produttivo.

Un momento del convegno ‘Intralogistica 4.0. Mobile conveying e robotica collaborativa al centro della fabbrica

del futuro’.