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progettare
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GENNAIO
/
FEBBRAIO
2017
AUTOMAZIONE
gerarchico, a uno decentralizzato e
reticolare, in cui i vari elementi sono
in grado di gestirsi autonomamente
grazie al networking. L’obiettivo da
raggiungere è massimizzare il grado
di flessibilità degli impianti, fino ad
arrivare alla possibilità di riadattare
agevolmente il layout di fabbrica in
base allemutate esigenze produttive.
Meccatronica in evoluzione
L’integrazione tra meccanica ed elet-
tronica è uno dei punti chiave nell’e-
voluzione della struttura industriale,
chi fa meccatronica sul serio oggi
punta non solo alla trasmissione elet-
trica dei segnali, non solo al controllo
digitale delle macchine ma guarda
ad un futuro dove le macchine si
parlano l’una con l’altra bilanciando
consumi ed esigenze e comunican-
do in una rete ad ampio spettro che
include anche il management. L’au-
tomazione industriale si sta evolven-
do in pratica da un mondo dove le
macchine beneficiano delle capacità
di controllo offerte dall’integrazio-
ne con l’elettronica verso un mondo
dove le macchine dialogano tra loro
mediante l’elettronica, quello delle
macchine ‘intelligenti e connesse’, il
mondo dell’industria 4.0. Abbiamo
quindi l’onore di partecipare a una
vera e propria rivoluzione industria-
le, industria 4.0, termine coniato in
Germania, rappresenta la filosofia
della quarta rivoluzione industriale
che vede la comunicazione in rete
come tecnologia trainante. Il posto
che fu del vapore nell’800 (prima
rivoluzione industriale propriamente
detta) passò alla chimica del petrolio
nei primi anni del ‘900 con la seconda
rivoluzione industriale e venne poi
preso dall’elettronica negli anni 40
con l’inizio della trasmissione di po-
tenza e di segnale attraverso il rame.
Secondo la filosofia americana, inve-
ce, la rivoluzione industriale è dettata
dal cambio di vettore energetico,
quindi l’avvento dell’elettronica non
è propriamente da considerarsi co-
me un cambiamento radicale, gli
americani sono però concordi che in
questi ultimi anni l’energia elettrica
abbia dato il via, tramite le smart
grid, a un vero e proprio cambio di
vettore. Le smart grid, infatti, sono
uno dei primi esempi di intercon-
nessione dove il collegamento di reti
elettriche diverse, assistito da una
pianificazione centralizzata della pro-
duzione e del consumo ha dato il via
alla distribuzione intelligente di cor-
rente elettrica, che integra esigenze
produttive e di utilizzo e permette di
trarre il maggiore beneficio possibile
da fonti elettriche rinnovabili come
solare ed eolica.
Un esempio concreto è rappresen-
tato dal software Package Analytics,
illustrato da Luca De Vincenzi system
manager factory automation di Sick,
e presente all’interno dell’area demo
allestita in occasione del convegno.
Il software viene utilizzato per la rac-
colta e l’analisi dei dati provenienti
da sensori e sistemi. In questo modo
gli operatori possono accedere alle
informazioni di produzione in modo
semplice e monitorare il processo in
ogni momento.
Dalla cella all’aiutante robotico
Sempre durante il meeting Alberto
Pellero, di Kuka Roboter Italia, ha
illustrato le potenzialità dei robot
collaborativi e ‘sensitive’ e ha mo-
strato qualche caso applicativo reale.
Il trend futuro secondo gli analisti
prevede un ampio uso di robot in-
dustriali, soprattutto nei Paesi emer-
genti. Questi robot dovranno avere
un ritorno dell’investimento rapido e
dovranno essere facili da program-
mare, a misura d’uomo e facili da
inserire nelle realtà industriali.
Il concetto di human robot coope-
Sick propone una serie di soluzioni in grado di ela-
borare dati durante l’intero ciclo produttivo.
Un momento del convegno ‘Intralogistica 4.0. Mobile conveying e robotica collaborativa al centro della fabbrica
del futuro’.