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AUTOMAZIONE

68 progettare 387 MARZO 2015

zare applicazioni a elevataprecisione. Se

l’applicazione richiede azionamenti con

prestazioni tipo servo, la tecnologia con

motori trifase asincroni può tuttavia of-

frire una valida alternativa utilizzando un

inverter dotatodi funzionalità avanzate e

implementando il controllo di velocità o

posizione con i rispettivi encoder”.

L’azienda sembra puntare molto sui

motori ad alta efficienza, come spiega

Ghermandi: “Attualmente i nostri pro-

dotti con classe di efficienza migliore

sono i motori IE4 con taglie da 80 a 100 e

potenze da 0,55 a 7,5 kW. Oltre a questi,

forniamomotori IE3 fino alla taglia 180 e

per la stessa gamma - dalla taglia 80 alla

180 - forniamo versioni Atex dei nostri

motori IE2”.

Ladivisionedeiriduttoririmaneilprodot-

to di punta dell’azienda, che quest’anno

ha visto un incremento notevole nelle

richiesta da parte del mercato.

“I nostri riduttori - ribadisce Jutta Hum-

bert -, cheproduciamoemiglioriamoda

quasi cinque decenni, rimangono il no-

stro prodotto di maggior competenza.

C’era una forte domanda di modelli più

piccoli nella gamma che abbiamo lan-

ciato inizialmente e quest´anno siamo

ben attrezzati per soddisfarla”.

Igiene in pole position

Vanno poi evidenziate le applicazioni a

elevati requisiti igienici per l’industria

alimentare: “Abbiamo cercato la ‘solu-

zionepiùpulita’ - affermaGhermanti - e

l’abbiamo trovata con i nostri riduttori

lavabili, i riduttori a coppia conica adue

stadi che completano la nostra serie

di riduttori Nordbloc 1. Questi modelli

possono essere facilmente lavati in

tutte leposizioni di installazione, perché

tutte le superfici esterne sono state

progettate con ampi raggi e raccordi

e la carcassa non ha interstizi o spazi

morti”.

I riduttori sono disponibili in cinque

taglie, con coppie che variano da 90

a 660 Nm.

È stata poi rivista la serie di riduttori a

vite senza fine: le ultime versioni sono

ora designate SMI; è stata poi miglio-

rata la progettazione delle carcasse,

disegnando i riduttori con superfici

molto lisce, chepermettonounapulizia

ottimale e particolarmente semplice.

“Nel caso dei dispositivi idonei ad

applicazioni igieniche - afferma Gher-

manti - le carcasse dei riduttori non

sono verniciate ma vengono rivestite

mediante un apposito trattamento che

fornisce una protezione paragonabile

agli acciai inossidabili; questa tecno-

logia viene chiamata NSD tupH. Un

processo catalitico rende le superfici

in alluminio circa sette volte più dure

e resistenti prima del trattamento”.

La versione in acciaio inossidabile è

normalmente disponibile solo per po-

chi modelli, mentre il trattamento NSD

tupH è indicato per una gamma molto

ampia di prodotti; si ha una scelta prati-

camente libera di riduttori poiché sono

tra i modelli con carcasse in alluminio.

Inoltre, questa soluzione è molto più

leggera perché l’alluminio pesa signi-

ficativamente meno dell’acciaio, cosa

che rappresentaunulteriorevantaggio.