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Page Background 28 fluidotecnica 405 APRILE 2017

Il meccanismo che attraverso la deformazione permette la formazione di uno strato superficiale di solfuro.

RICERCA

Il principio usato per ridurre l’attrito

superficiale è molto flessibile, e Va-

renberg suggerisce che sia possibile

ottenere risultati simili anche con

procedimenti diversi dalla pallina-

tura, come la lappatura, la leviga-

tura, la bronzatura, la pallinatura

laser (laser shock peening). Questo

renderebbe il processo ancora più

facile da adattare a svariati campi e

utilizzazioni. I ricercatori progettano

di continuare a esaminare i prin-

cipi fondamentali e i meccanismi

fisico-chimici che hanno consentito

risultati così notevoli.

“Questo percorso diretto e scalabile

per ottenere bassissimi coefficienti di

attrito apre nuovi orizzonti per l’in-

gegneria delle superfici, e potrebbe

ridurre significativamente le perdite

di energia su scala industriale”: af-

ferma Varenberg. “Inoltre le nostre

scoperte potrebbero risultare in un

cambiamento di paradigma nell’ar-

te della lubrificazione, e aprire un

nuovo filone nella scienza nell’inge-

gneria delle superfici, data la gene-

ralità dell’idea e l’ampio spettro di

potenziali applicazioni”.

Alla nostra domanda su quanto bi-

sognerà attendere prima che la sua

tecnologia venga adottata a livello

industriale, e in quali settori è più

probabile che avvenga, il professor

Varenberg ci ha risposto: “In linea

di principio, questa tecnologia può

essere sfruttata ovunque ci sia un

contatto che necessita di lubrifica-

zione. Mi è però impossibile stimare

quanto tempo ci vorrà per trasferire

verso l’industria questi risultati. Se

troveremo un partner industriale po-

trebbe succedere in un paio d’anni,

altrimenti i tempi potrebbero essere

lunghissimi”.

@Vanamonde65