Ucif, riconferma al vertice

Pubblicato il 22 ottobre 2014

Forte della consapevolezza acquisita grazie all’efficace piano di comunicazione consolidato nell’ultimo biennio, Manuela Casali si riconferma alla guida di Ucif avviando nuovi ambiziosi progetti commerciali.

Anche per il prossimo biennio Manuela Casali sarà il  presidente di Ucif, l’unione dei costruttori di impianti di finitura. La riconferma al vertice della prima donna a ricoprire la carica in questi 40 anni di vita associativa è anche l’occasione per tratteggiare i prossimi due anni ma anche ripercorrere a ritroso lo scorso biennio, un periodo dedicato a strutturare e rafforzare la presenza comunicativa e potenziare l’apertura dell’associazione al mercato. Questa strategia è propedeutica all’imprimere un maggiore approccio commerciale a Ucif e segnerà i prossimi due anni di mandato con l’obiettivo di aiutare l’espansione dell’eccellenza italiana del settore nei mercati più ambiziosi, anche quelli esteri.

Prima donna presidente.

Un progetto molto chiaro anima Manuela Casali alla guida di Ucif: primo presidente donna con la cui elezione l’associazione ha celebrato i primi 40 anni di vita, ma anche già prima donna eletta a suo tempo nel consiglio direttivo. Manuela Casali ha dato nei primi due anni di mandato un’impronta forte e molto personale alla comunicazione dell’associazione, portando a piena maturazione progetti che erano già partiti con la precedente presidenza di Minelli: “Ucif è sempre stata un’associazione atipica – esordisce Casali -, fatta e fondata da aziende amiche, i cui titolari si sono sempre conosciuti tra loro, vedendosi in fiere o in occasione di meeting ed eventi, prima ancora che in associazione. Un’associazione che, pur caratterizzata da un’impronta molto maschile, ha però dimostrato di stare al passo con i tempi: il fatto di essere stata il primo presidente donna è cosa che mi ha fortemente gratificato, ma già con il mio arrivo alla presidenza, la presenza femminile era molto forte anche in consiglio direttivo, con quattro donne su nove consiglieri totali”. Evoluzione che in Ucif è andata di pari passo con i grossi cambiamenti avvenuti negli ultimi quattro anni: newsletter agli associati, consigli direttivi itineranti ed eventi a tema dei ‘mercoledì degli associati’, tutte iniziative che Casali include nel cerchio della comunicazione, mirate all’intento di aprire l’associazione all’esterno e portare una consapevolezza nuova tra gli associati, preparando le nuove, ambiziose sfide di sviluppo commerciale ora in avvio.

La comunicazione..

foto2A“Ricordo bene che il giorno in cui venni eletta consigliere – racconta -, una donna in sala mi disse: ‘Mi raccomando, fateci sapere cosa fa l’associazione’, facendomi capire che l’associazione non poteva stare all’interno delle mura di Anima, o del consiglio direttivo: bisognava portar fuori tutte le comunicazioni, facendo vivere l’associazione agli associati pur lasciandoli nelle loro realtà”. Da qui il grande impegno profuso nei due anni passati in progetti di comunicazione volti a far capire chi è Ucif all’esterno, e non solo all’interno: primo passo è stato Ucif Informa, strumento evolutosi poi nella newsletter che oggi una volta al mese raggiunge gli associati veicolando tutte le informazioni sulle attività svolte e sui progetti in fieri, dando altresì spazio agli associati stessi per pubblicare loro notizie da diffondere nel settore, così come è stato strutturato un piano redazionale di collaborazioni con importanti riviste per toccare la maggior parte del pubblico possibile, associati o meno. “Ovviamente la nostra newsletter non viene letta solo dai nostri associati ma anche da un database di potenziali associati, gente comunque all’interno del nostro settore. Con quello noi facciamo un riassunto di tutto ciò che accade in Ucif, ricordando cosa abbiamo appena fatto e anticipando ciò che faremo, in modo che le aziende possano anche prepararsi allocando le risorse che hanno a disposizione, umane ed economiche, per seguire le nostre iniziative. Modello che ha avuto un grande successo: parlando ad esempio di formazione, con mia grande soddisfazione quest’anno abbiamo già il programma dettagliato delle quattro giornate che faremo da qui a fine anno”.

Consigli itineranti.

Altro strumento partecipativo e di apertura adottato in Ucif è rappresentato dai consigli itineranti, con cui Ucif va direttamente presso le aziende invitando l’incaricato nell’impresa alla riunione del consiglio direttivo, che si tiene presso l’azienda stessa: “Questo strumento è fondamentale non solo per far capire agli associati cosa si fa all’interno di un consiglio direttivo – spiega il presidente -, ma è anche occasione per coinvolgere le persone in gruppi di lavoro, progetti a base volontaria con una durata predefinita nel tempo, su iniziative sia a carattere commerciale che tecnico, lasciando liberi i soggetti di aderire a progetti per i quali si sentono più indicati. I consigli itineranti sono inoltre una preziosa occasione anche per noi per conoscere le aziende, in quanto visitando gli stabilimenti abbiamo la possibilità di vedere come si sviluppa la produzione e vedere quello che fanno anche gli altri, il che ci fa capire come davvero in Ucif ci siano molti settori diversi fra loro”. Andare direttamente presso le aziende permette infine anche di raccogliere argomenti interessanti da sviluppare, come avviene nei cosiddetti ‘mercoledì degli associati’, in cui temi di comune interesse vengono trattati da ospiti invitati presso la federazione, dando vita a occasioni in cui gli associati possono conoscersi, parlare tra di loro e fare business: “Questo è un valore fondamentale – spiega Casali -, in quanto spesso i nostri associati sono aziende insieme da quando Ucif è nata 40 anni fa, che magari non si conoscono tra loro e potrebbe nascere una partnership. Questo è il primo motivo per cui vale la pena associarsi, perché fortunatamente anche all’interno dell’associazione si riesce a fare business, trovando fornitori, clienti e anche lo spazio per andare all’estero”.

Progetti commerciali.

foto2BProprio a sviluppare opportunità di fare business si concentreranno ora i lavori nel prossimo biennio, come illustra Casali: “Il grande lavoro di comunicazione fatto finora, che ha delineato una strada consolidata che continuerà a lavorare da sé, è stato propedeutico a un nuovo ambizioso progetto commerciale, con cui vogliamo dare l’opportunità a tutte le nostre associate di esserci là dove è opportuno essere presenti per crescere, sia sul mercato interno che in ottica di internazionalizzazione”. Il nuovo progetto commerciale prevede tre fasi: la prima consiste in un’indagine conoscitiva sul settore di riferimento di Ucif, che fino a pochi anni fa rappresentava il 70% della produzione italiana del comparto, ma che oggi si muove in uno scenario profondamente mutato, in seguito alla chiusura di molte realtà a partire dalla crisi del 2008, rappresentando probabilmente oggi una quota più vicina al 60% dello spaccato produttivo italiano. “Dobbiamo sapere chi siamo, quanti siamo, cosa facciamo e dove vogliamo andare, e per questo in collaborazione con Poliefun abbiamo avviato un sondaggio, con tassi di partecipazione del 100% del campione, che presenteremo entro fine di quest’anno. Con dati e statistiche alla mano, potremo procedere con gli step successivi, ovvero proporci al mercato organizzando incontri tra associati e grandi player, ad esempio appartenenti al mondo automotive di trasversale interesse per tutti gli associati, ma anche far sentire la nostra voce in sede istituzionale, forti della consapevolezza costruita in questi anni passati”. Questo per presentarsi non solo attraverso Anima, ma proprio come Ucif là dove si fanno le norme e le leggi, in Italia e in Europa, approfittando anche della presidenza di Orgalime che Anima ricoprirà nei prossimi due anni, facendo azione di lobbying portando le istanze e le esigenze delle associate per far crescere il settore.

Insieme sui mercati.

Il progetto commerciale già avviato avrà in tal modo anche l’intento di intercettare grosse committenze, sfruttando tutte le potenzialità offerte dallo strumento aggregativo, presentando Ucif come un insieme di aziende e come fosse un unico impianto, un’unica catena dalla sbavatura alla verniciatura finale in grado di prendere un grosso ordine tramite le proprie aziende, un insieme forte e strutturato capace di dare al cliente tutto quanto. E questo sia in Italia che all’estero. “Si tratta di un progetto commerciale che oggi vale due anni di lavoro – spiega in conclusione Casali -, ma avrà bisogno di almeno 5 anni per essere completamente operativo e dare i suoi frutti: chi verrà dopo avrà il compito di portarlo avanti, ma le linee guida saranno già tracciate per continuare a far crescere Ucif e i nostri associati in questa direzione. Un progetto rivoluzionario, che è stato possibile anche grazie al contributo straordinario dato dagli associati a copertura dei costi di queste operazioni, a dimostrazione ancora del loro grande coinvolgimento e sostegno, che oggi in Ucif fa la differenza e sempre più continuerà a farla in futuro”.

Il nuovo consiglio direttivo

Dopo l’Assemblea generale ordinaria dei soci del 5 marzo scorso, Ucif ha indicato le nuove cariche sociali che guideranno l’Unione dei costruttori degli impianti di finitura per il biennio 2014/2016. Non è stato solo riconfermato il presidente Manuela Casali (Rösler Italiana) ma pure riconfermato anche il  vicepresidente Marco Leva (IMF Engineering). Nuovo tesoriere è  Ambra Redaelli (Rollwasch Italiana). Consiglieri: Paolo Colombaroli (Geico), Renzo Boarino (Pangborn Europe), Claudio Minelli (Verind). Inoltre, sono stati definiti i Gruppi di lavoro che svilupperanno i numerosi progetti di Ucif. I Gruppi di lavoro rappresentano un’introduzione del precedente biennio, costituiti per coinvolgere tutti gli associati nella definizione delle iniziative di Ucif. Il nuovo Consiglio Direttivo intende sensibilizzare l’estensione dei Gruppi di lavoro a tutti gli associati che desiderano contribuire con competenze ai numerosi progetti di Ucif.

 



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