Nuovo processo fusorio di Perucchini

Pubblicato il 5 dicembre 2011

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Il forte sviluppo delle esplorazioni estrattive e minerarie in aree polari ha richiesto la messa a punto di nuovi prodotti e soluzioni in grado di funzionare a temperature inferiori ai 40 gradi sotto zero, non compatibili con la componentistica tradizionale realizzata con ghise e acciai commerciali standard, in quanto, al di sotto di una determinata temperatura critica, molti tipi di acciaio perdono la loro naturale duttilità e diventano estremamente fragili e soggetti a cedimenti.

Perucchini ha sviluppato un processo fusorio innovativo che risolve con successo le problematiche legate ai cali di resilienza nei materiali alle basse temperature, con fusioni realizzate in speciali acciai austenitici a struttura cristallina CFC (cubica a facce centrate). Tali acciai, tra cui gli ‘inox’ della famiglia 300, sono in grado di dissipare l’energia introdotta da sollecitazioni tensionali, mediante deformazione plastica della struttura cristallina, anche a bassissime temperature. Lo speciale processo ‘shell moulding integrale’ di Perucchini rende inoltre possibile fusioni in acciaio e ghisa, con assenza di carburi e porosità, forme complesse e pareti sottili, ristretti campi di tolleranza lineare (CT6-CT7 secondo norma UNI ISO 8062), angolo di spoglia ridotto (0°30’-1°), bassa rugosità superficiale delle fusioni (Ra 6,3 μm) e riduzione dei costi delle lavorazioni meccaniche.

Un esempio di questi innovativi sviluppi, sono le nuove valvole oleodinamiche inox di Atos spa, on/off e proporzionali con certificazione Atex, UL e Rostechnadzor, che risolvono i problemi di affidabilità degli impianti elettroidraulici in applicazioni polari, militare e petrolifero.



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