Nasce Acciaierie d’Italia. Lo Stato entra nell’Ex Ilva con 400 milioni

Pubblicato il 15 aprile 2021

A cinque mesi dalla sottoscrizione dell’intesa tra Invitalia e ArcelorMittal, avvenuta il 10 dicembre scorso, si è sbloccato finalmente l’ingresso dello Stato nel capitale dell’Ex Ilva. ArcelorMittal e Invitalia, società del Ministero dell’Economia e delle Finanze, hanno perfezionato il 14 aprile un accordo di investimento e creato una società pubblico-privata: nasce Acciaierie d’Italia Holding. Acciaierie d’Italia sarà la principale società della holding. L’investimento dello Stato sarà di 400 milioni di euro nel capitale sociale di AM InvestCo Italy, società di ArcelorMittal Italia che ha sottoscritto con l’amministrazione straordinaria di Ilva, ossia con i commissari nominati dal Ministero dello Sviluppo Economico, il contratto di affitto e acquisto dei rami d’azienda di Ilva. Il nuovo socio pubblico ottiene una partecipazione al capitale sociale pari al 38% e diritti di voto pari al 50%.

L’accordo prevede un secondo investimento nel capitale da parte di Invitalia fino a 680 milioni, che servirà a finanziare il perfezionamento dell’acquisto dei rami d’azienda di Ilva da parte di Acciaierie d’Italia entro maggio 2022 subordinatamente al verificarsi, però, di determinate condizioni sospensive. Così – dice ArcelorMittal Italia – la partecipazione di Invitalia nel capitale sociale di Acciaierie d’Italia salirebbe al 60% mentre ArcelorMittal dovrebbe investire fino a 70 milioni per mantenere una partecipazione del 40% e il controllo congiunto sulla società. In futuro Acciaierie d’Italia opererà in modo autonomo e avrà propri piani di finanziamento indipendenti da ArcelorMittal.

Le condizioni sospensive sono quelle già note: le modifiche del piano ambientale dell’azienda per tener conto del nuovo Piano Industriale predisposto da ArcelorMittal e Invitalia nei mesi scorsi, la revoca dei sequestri penali degli impianti di Taranto nonché l’assenza di misure restrittive verso Acciaierie d’Italia nell’ambito dei procedimenti penali relativi a Ilva. Se queste condizioni non ci fossero tra un anno, Acciaierie d’Italia sarebbe svincolata dal concludere l’acquisto dell’ex Ilva e il capitale investito verrebbe restituito.

 

Luca Rossi



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