Energia e industria

Pubblicato il 21 maggio 2013

Secondo i dati statistici di Terna nel 2011 la richiesta di energia elettrica è stata di 334,6 miliardi di kWh, in progresso del 1,3% rispetto all’anno precedente. Con tale incremento prosegue la tendenza al recupero dopo la consistente crescita (+3,2%) registrata nel 2010. Gli aumenti dell’ultimo biennio hanno riportato la richiesta elettrica sui volumi degli anni 2005-2006. Nell’anno 2011, la richiesta di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,3% da produzione nazionale (86,6% nel 2010), per un valore pari a 288,9 miliardi di kWh (+0,9% rispetto al 2010), al netto dei consumi dei servizi ausiliari e dei pompaggi. La restante quota del fabbisogno (13,7%) è stata coperta dalle importazioni nette dall’estero, per un ammontare, nel 2011, di 45,7 miliardi di kWh, in aumento del 3,6% rispetto all’anno precedente.

Mercato elettrico. Nella relazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas si evince che il settore elettrico sta beneficiando dei primi positivi effetti dell’apertura alla concorrenza: la quota dell’operatore dominante Enel è scesa al 30%; la borsa funziona ed il divario di prezzi fra il Continente e le isole è destinato a ridursi per effetto delle nuove infrastrutture. Un numero crescente di aziende medio-piccole (35%) ha scelto il mercato libero e gli interventi di regolazione hanno drasticamente ridotto i disservizi: oggi, in Italia, la durata media delle interruzioni, per anno e per cliente, è scesa da 130 a 46 minuti e la loro frequenza è diminuita del 50%; ciò ha consentito di evitare un costo da oltre 2,7 miliardi di euro per i consumatori. Questi, inoltre, hanno potuto già beneficiare di 28 milioni di euro come indennizzi automatici e di 1,5 milioni come bonus elettricità. Per il futuro, l’Autorità avanza alcune proposte per: rafforzare l’integrazione con gli altri mercati europei, rispetto ai quali i prezzi stanno progressivamente convergendo, promuovere gli investimenti nelle reti ed in nuove centrali (per esempio con il capacity payment o con strumenti per lo sviluppo di mercati a lungo termine); garantire concorrenza, adeguatezza e sicurezza al sistema; agevolare lo scambio dei dati fra operatori.

Fonti rinnovabili e gas. L’Autorità ha espresso ripetutamente, nel corso degli ultimi anni, la convinzione che le fonti rinnovabili costituiscano, per il nostro Paese, una grande opportunità non solo per quanto strettamente attiene la diversificazione delle fonti e la protezione ambientale, ma anche per la ricerca, la filiera industriale e l’occupazione. Proprio per questo, i sistemi di incentivazione e i relativi oneri di sistema in bolletta dovrebbero essere definiti e dimensionati con criteri di massima efficienza e secondo livelli di sicura sostenibilità. Diverso è lo stato del mercato nazionale del gas, ancora molto vulnerabile, in caso di incidenti o di crisi per gli approvvigionamenti, e con prezzi più elevati del resto d’Europa, a causa della scarsità di infrastrutture e di concorrenza. L’operatore dominante Eni controlla ancora l’84,5% della produzione nazionale e direttamente o indirettamente, oltre il 60% delle importazioni. Da qui la necessità di potenziare le infrastrutture (gasdotti, rigassificatori, stoccaggi) e di aprire il mercato alla concorrenza.

Sotto il segno dell’efficienza. Il settore manifatturiero è ovviamente interessato sia alla produzione di macchine e sistemi che producono i componenti necessari alla produzione di energia elettrica, sia al risparmio della stessa. Ecco allora che i costruttori di macchine utensili sono alla ricerca di nuovi mercati di sbocco. Settori come l’oil & gas, l’eolico e la produzione di turbine necessitano sistemi produttivi di ultima generazione a controllo numerico per ottimizzare produzione e consumi. Proprio in fase di progettazione i costruttori dei sistemi per produrre hanno l’obiettivo di modellare, simulare e analizzare e flussi di energia e le perdite, sia in fase di progettazione di nuove macchine, sia durante l’uso di quelle esistenti, valutandone possibili miglioramenti. In questa fase entrano in gioco i singoli componenti che equipaggiano la macchina utensile, per esempio: sono disponibili cuscinetti a sfera a basso coefficiente d’attrito e lo sviluppo di modelli in grado di prevedere le corrispondenti dissipazioni al variare delle condizioni d’uso. I componenti oleoidraulici sono in continua evoluzione anche grazie allo studio sistemico dell’intero impianto, infine, il risparmio energetico offerto dai nuovi azionamenti e CNC garantiscono un sistema di motion control nelle macchine industriali di grande valore.

Attilio Alessandri



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