dicembre 2012
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stinazioni prioritarie di eventuali altri
fondi.
L’internazionalizzazione non ha però
solo la componente ICE, informazio-
ne, formazione e promozione all’este-
ro: ha anche la componente finanza
per l’esportazione, e anche qui, come
ricorda il ministro, la situazione in cui
versava l’ente governativo prima della
ristrutturazione operata vedeva tut-
ti andare per la loro strada: Simest da
una parte, Sace dall’altra, Export Fi-
nance per altri versi, e poi altre parti
ancora. “Anche qui si è deciso di met-
tere insieme quello che c’era - spiega
dunque Passera -: il polo per l’interna-
zionalizzazione che fisicamente stiamo
creando, con il passaggio delle società
all’interno della Cassa Depositi e Presti-
ti, che da parte sua profonde un gran-
de impegno anche finanziario volto a
favorire la finanza per l’esportazione,
ci permette già di intravedere un grup-
po di aziende tra loro gestite in ma-
niera coordinata e spesso con persone
che stanno nei diversi consigli facendo
da ponte, dove c’è un gruppo di belle
aziende che hanno la responsabilità di
favorire lo sforzo degli imprenditori
italiani fuori dall’Italia”.
Provvedimenti
per l’innovazione
Quello dell’innovazione è un altro te-
ma cruciale che fin dall’inizio dei lavori
dell’agenda del Governo è stato solle-
vato: “Per quanto concerne gli incentivi
all’innovazione - dice Passera -, ancora
stiamo cercando quella somma grande
che avevamo in mente, o per finanziare
riduzioni dei tempi d’ammortamento,
o per dare crediti d’imposta automa-
tici all’innovazione. Ma già i primi 50
milioni trovati sono andati lì: il fatto
che si possano assumere 4 o 5 mila su-
per laureati di secondo o terzo livello a
condizioni molto vantaggiose, va nella
direzione di favorire innovazione anche
in aziende non grandissime che magari
non potevano permettersi di assume-
re masterizzati di alto livello scienti-
fico, o phd di varie materie”. I lavori
ora stanno pertanto proseguendo con
l’intento di mettere a punto la norma
per incentivare innovazione attraver-
so credito di imposta o ridurre i tempi
d’ammortamento, che il Governo, come
spiega il ministro, non ha voluto affron-
tare in prima istanza proprio in ragio-
ne dell’impegno preso fin da subito di
mantenere i conti in ordine e sotto con-
trollo. Far vedere al mondo che il nostro
bilancio è strutturalmente solido resta
infatti un’importante priorità nel lavoro
di questo Governo, al fine di mantene-
re quel capitale di credibilità che è stato
messo insieme, base sulla quale sarà ora
possibile fare affidamento per mettere
in campo nuovi provvedimenti a soste-
gno della crescita.
A proposito di favorire la crescita - dice
Passera -, ad ogni modo già agli inizi del
nostro mandato, quando il momento
era più difficile e abbiamo fatto il Sal-
va Italia, i primi 14 miliardi, che sono
stati la singola destinazione di fondi
più grande, sono stati messi per l’Ace e
per la riduzione dell’Irap per le aziende
che patrimonializzano e per quelle che
assumono. E questa è stata proprio una
destinazione di fondi in positivo per ri-
forme strutturali a sostegno delle azien-
de che investono e crescono”. Sono stati
poi creati anche i cosiddetti minibond,
ovvero lo spazio per obbligazioni e ob-
bligazioni partecipative per le aziende
che prima non potevano emetterle,
pensati per ottimizzare la struttura fi-
nanziaria delle imprese. Strumenti che
sono già pronti per essere utilizzati, co-
me continua a illustrare il ministro, sen-