giugno 2014
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fari esteri risulta che a settembre 2012 le
importazioni italiane contavano per 1.328
milioni di euro, e le esportazioni per 638
milioni, entrambe in aumento rispetto al
2011. Le prime imprese italiane si sono in-
sediate in Nigeria negli anni Sessanta e og-
gi sono presenti in tutto il territorio, dove
operano principalmente nei settori dell’e-
dilizia e costruzioni, nell’ingegneria, infra-
strutture e servizi portuali, nell’elettronica
e nella ristorazione.
Sono numerosi gli edifici progettati e co-
struiti a Lagos e Abuja da imprese italia-
ne. Secondo il Ministero degli affari esteri,
i migliori settori in cui investire sono l’ab-
bigliamento (incluso quello in pelle), auto-
veicoli e rimorchi, arredamento, prodotti
alimentari, macchinari e apparecchiature.
Le aziende italiane orientate all’export
operano nelle costruzioni, energia tradi-
zionale o da fonti rinnovabili, sistemi di
condizionamento, agricoltura e pesca, ca-
ve e miniere, tessile.
Kenya, posizione strategica
Il Kenya è considerato strategico per la
stabilità economica dell’Africa Orientale
così come per la posizione geografica, che
consente l’accesso delle merci verso nume-
rosi blocchi commerciali, tra i quali l’EAC
(East Africa Community). Rispetto ad altri
Paesi della regione, si distingue per l’in-
dustria manifatturiera interna e il sistema
bancario sviluppato, con buoni indici di
redditività e qualità del capitale. Il Kenya
conta la seconda maggiore comunità ita-
liana in Africa Sub-Sahariana, con la pre-
senza di uffici di rappresentanza di alcuni
grandi gruppi oltre ad attività avviate nel
Fonte Afdb, Mckinsey
