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rmo

aprile 2018

Ma soprattutto, l’intero progetto di ogni macchina

viene fatto in base agli utensili utilizzati e alle forze a

cui sono sottoposti durante la lavorazione. “Le aziende

di questi settori apprezzano realmente le finiture super-

ficiali e la precisione della lavorazione offerte dalle no-

stre macchine, in particolare quando vengono utilizzate

per lavorare i metalli duri”, ha dichiarato Killian, che ha

citato ad esempio la fabbricazione di parti in inconel o

titanio, come parametri di riferimento.

Le dimensioni non contano, dicono i tecnici aziendali:

le macchine a 5 assi della Huron hanno conquistato il

settore degli strumenti di precisione e delle protesi me-

Tecnologia da 160 anni

Nata a metà del XIX secolo da

una famiglia di industriali con

sede in Alsazia, Huron può

beneficiare oggi di 160 anni di

cultura tecnologica. Il nome e il

logo furono proposti nel 1927 da

uno dei figli della famiglia dopo

il ritorno da un lungo soggiorno

in Quebec e sono da allora parte

integrante del DNA dell’azienda.

Con sede ancora in Alsazia, Huron

Graffenstaden impiega oltre 170

persone e ha tre filiali per l’export, nonché una vasta rete di agenti specializzati in molti Paesi. Ha

un fatturato di 40 milioni di euro. Per Bernard Echevard, CEO di Huron, i punti di forza dell’azienda

sono evidenti: “Soprattutto, Huron significa macchine utensili affidabili, precise e robuste che sono

dotate delle tecnologie più recenti; clienti affezionati; competenza riconosciuta in tutto il mondo;

squadre guidate; e un futuro molto promettente che si basa sull’eccellenza e sull’innovazione”. Dal

2008 Huron Graffenstaden è parte del Gruppo industriale indiano Jyoti. Una parte importante dei

suoi reparti di produzione e di supporto si trova in un nuovissimo stabilimento di 20.000 m² situato

a Eschau, in Francia. Una nuova area di 10.000 m² che sarà completata nel 2018, accoglierà poi i

reparti che si trovano ancora nella sede originaria dell’azienda a Illkirch.

diche, ma anche quello dei grandi stampi e dei compo-

nenti strutturali per l’industria aeronautica.

Una nuova offerta.

Quando è stato il momento di

espandere l’offerta di Huron con l’aggiunta di nuove

soluzioni per i sistemi di trasmissione che sostituissero

od offrissero alternative alle solite tecnologie, l’incon-

tro con Redex è stato, dicono gli interessati, abbastanza

naturale.

“Sapevamo già che Redex era un produttore conosciuto

in tutto il mondo per i suoi prodotti ad alta tecnologia

dotati di una grandissima precisione - ha affermato Kil-

lian - ma quando si guardano più da vicino i loro ridut-

tori, si vede che sono proprio ben progettati”.

I primi contatti tra Huron e Redex ‘hanno confermato la

capacità di Redex di fornire soluzioni modulari pronte

all’uso perfettamente adatte alle più esigenti applica-

zioni delle macchine utensili’.

“La nostra esperienza con Redex può essere molto sem-

plicemente sintetizzata così: il rischio tecnico ridotto alla

sua espressione più semplice”, ha dichiarato Killian.

Una volta avviato il primo progetto, Philippe Le Floc’h,

key account expert di Redex per la Francia e il Bene-

lux, ‘ha instaurato una stretta collaborazione con i suoi

contatti dei reparti di ingegneria e progettazione di

Huron’. Come di consueto quando si tratta di applica-

zioni di questo tipo, l’obiettivo iniziale era identificare

chiaramente quali fossero i parametri strategici.

“Siamo stati rapidamente in grado di definire insieme

tutti gli elementi delle specifiche - ha detto Floc’h - dopo

di che, è stata Redex a impegnarsi e a raccomandare for-

Le macchine Huron sono equipaggiate con sistemi di trasmissione

forniti da Redex.