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rmo

marzo 2017

DAL MONDO DELLA FINITURA

Analisi

sui rapporti doganali

EU-Turchia

Orgalime - Federazione Europea delle

aziende della meccanica, elettromec-

canica, elettronica - ha condotto

attività specifiche volte a segnalare

le problematiche generate dalle do-

gane Turche negli ultimi tempi. La

prima evidenza è riferita al risultato

della consultazione pubblica sulla

revisione degli accordi commerciali

bilaterali EU-Turchia e degli accordi

sull’unione doganale pubblicato dalla

Commissione Europea. Il documento

evidenzia che le principali problema-

tiche in Turchia sono: oneri ammi-

nistrativi sproporzionati, ispezioni e

controlli durante lo sdoganamento,

scarsa trasparenza sulla normativa di

riferimento e sulla documentazione

(inclusi i certificati

A.TR.

). Le barriere

al commercio di tipo tecnico o non

tariffario sono identificate come un

elemento di grande preoccupazione

dai settori industriali. In particolare le

discrepanze tra le normative UE e tur-

che, i regolamenti tecnici e le proce-

dure di valutazione della conformità

causano un forte impatto negativo

sulle attività commerciali, generando

oneri sproporzionati per le esporta-

zioni europee.

Inoltre è stato condotto un Impact

Assesment di accompagnamento a

una decisione del Consiglio che au-

torizza l’apertura dei negoziati con

la Turchia su un accordo sull’esten-

sione del campo di applicazione delle

relazioni commerciali preferenziali

bilaterali e sulla modernizzazione

dell’Unione doganale. Il documento

mette in evidenza le lacune esistenti

nell’attuale accordo di unione do-

ganale, soprattutto per quanto ri-

guarda i seguenti aspetti:

- il campo di applicazione (si limitata

alle merci e non comprende servizi

e appalti pubblici);

- l’allineamento difettoso della legi-

slazione turca alla legislazione UE,

come dimostrato dal crescente nu-

mero di ostacoli tecnici agli scambi

negli ultimi anni, in violazione delle

norme dell’Unione doganale;

- la mancanza di un quadro giuridico

ben definito per la risoluzione delle

controversie.

Tre possibili ‘policy option’ sono state

evidenziate:

- Opzione A (‘scenario di base’) - nes-

sun cambiamento

- Opzione B è composta da due sce-

nari: l’ammodernamento dell’u-

nione doganale per affrontarne le

sue lacune; l’estensione delle degli

accordi preferenziali a nuovi settori,

in particolare servizi, agricoltura e

gli appalti pubblici.

- Opzione C si compone anch’essa di

due scenari: la sostituzione dell’u-

nione doganale esistente con un

accordo di libero scambio per i

prodotti industriali (attualmente

coperti dall’unione doganale); l’e-

stensione degli accordi commerciali

preferenziali a nuove aree.

L’ Opzione B è considerata come la

preferenziale dalla Commissione e

dalle autorità turche, poiché sarebbe

quella più reciprocamente vantag-

giosa in termini economici e politici.

Gli stakeholder in generale vedono

vantaggi in entrambe le opzioni B e

C e supportano il set-up di un nuovo

accordo commerciale tra l’UE e la

Turchia.

Infine, sempre nell’ottica di questo

progetto è stato redatto un Draft Re-

port del Parlamento Europeo sull’am-

modernamento dell’Unione Doganale

EU-Turchia di cui si è occupato il comi-

tato per il commercio internazionale

(Inta) del Parlamento europeo.

È importante notare che il Parla-

mento riconosca che l’industria

debba confrontarsi continuamente

con persistenti barriere e misure pro-

tezionistiche contro l’importazione di

macchinari europei in Turchia.