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rmo

marzo 2017

“La nostra esperienza si basava sulle macchine cross

belt e questo percorso ha ampliato le nostre cono-

scenze” aggiunge Francesco Riva. “Abbiamo rivo-

luzionato il nostro pensiero: l’oggetto non va più

alla sua destinazione ma viene prelevato e portato

alla destinazione. È un approccio completamente

diverso ed è l’idea vincente dell’impianto”.

ABB è stata scelta per la sua esperienza nel settore,

per la qualità che esprime e perché ha creduto nel

progetto e ha messo a disposizione il proprio know-

how. Importanti anche le motivazioni tecniche: per

tipo di movimento e velocità, la famiglia dei robot

ABB Flex-Picker è ideale per questo lavoro. In più,

ABB ha agito non come semplice fornitore di tecno-

logia ma si è sempre confrontata con le diverse richie-

ste, impegnandosi a capire a fondo le necessità del

cliente finale. “Ora che abbiamo dimostrato le nostre

capacità e il potenziale del progetto ci auguriamo che

ABB possa diventare per noi un punto di riferimento

nel segno della partnership”, dice Sorice.

Paolo Riva di LID aggiunge che il progetto ha avuto

successo anche per lo speciale rapporto che si è cre-

ato fra cliente, fornitore e subfornitori, tutti pronti

a fare la propria parte, a rischiare un po’ e a supe-

rare insieme le difficoltà. Insomma, fiducia e col-

laborazione, esattamente nello spirito di due dei

principali valori di ABB.

I vantaggi della linea.

Rispetto a una soluzione

tradizionale il nuovo impianto offre prestazioni più

elevate in termini di velocità di estrazione, risparmio

FOCUS

FABBRICA INTELLIGENTE

energetico, riduzione del costo del lavoro e flessibi-

lità. Gli impianti tradizionali hanno un’elevata pro-

duttività ma sono vincolati nella configurazione: con

questo, invece, è possibile studiare nuove configura-

zioni anche molto diverse e metterle in produzione in

tempi stretti. In più, la nuova linea libera gli operatori

da mansioni ripetitive e permette loro di dedicarsi ad

attività più qualificate di manutenzione e gestione.

Un altro aspetto importante è la scalabilità dell’im-

pianto, in termini di numero degli anelli e di possibi-

lità di inserire ulteriori automazioni e tecnologie per

gestire prodotti diversi anche ad alto valore aggiunto.

Se per esempio sono necessari robot con telecamera

la loro introduzione non comporta difficoltà.

Il ruolo fondamentale del digitale come strumento

di innovazione per l’impianto Spider Sorter è coe-

rente con la nuova tendenza che va sotto il nome

di Industria 4.0. “Questo impianto si basa integral-

mente sui Sistemi Informativi: viene generato un

file, che è quello di destinazione del cliente e che

non viene mai modificato lungo il processo” spiega

Francesco Riva, “Non ci sono barriere legate a in-

terventi esterni per estrazioni magazzino, controlli,

eccetera. Un cuore informatico molto performante

ci permette di avere un solo file che gira sull’im-

pianto e che può essere utilizzato dall’ERP di LID

anche per estrapolare dati sulle produzioni. In fu-

turo pensiamo di introdurre RFID e altre tecnolo-

gie di automazione per coprire ulteriori funzioni. Il

tutto con l’obiettivo di migliorare sempre la com-

petitività dei nostri clienti. Questa è Industria 4.0”.

Rispetto a una soluzione tradizionale il nuovo impianto offre prestazioni più elevate e maggiore flessibilità.