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giugno 2015
notano importanti segnali di investimenti significativi. In
questo rinnovato quadro industriale Siemens si presenta
con alcune soluzioni vicine alle nuove esigenze manifat-
turiere sia per quanto riguarda l’automazione di fabbrica,
sia l’attenzione al risparmio energetico che ricopre una
quota importante nei costi dell’industria. In una recente
manifestazione fieristica il colosso tedesco ha presentato
l’integrazione dei propri CNC Sinumerik e la programma-
zione dei robot industriali. Oggi la soluzione Sinumerik In-
tegrate RunMyRobot consente di programmare un robot
antropomorfo Kuka direttamente dal controllo numerico
di Siemens. “Con questa soluzione - interviene Trezzi - in-
tendiamo offrire a un unico operatore di macchina uten-
sile, senza formazione specifica, anche laprogrammazione
dei robot”. L’integrazione tra sistemi così diversi, macchina
utensilee robot, sembradavveroessereallaportatadi tutti
e per tutte le tasche. Alcune applicazioni possono essere
nella palettizzazione, movimentazione o carico/scarico. Se
l’automazione permette un risparmio nella gestione della
programmazione, anche l’aspetto energetico ha la sua im-
portanza. Ecco come.
Risparmiare energia.
Le risorse del nostro pianeta
non sono illimitate. È quindi necessario intraprendere un
percorso virtuoso nella giusta direzione, sia come singoli
cittadini, sia come espressione collettiva, per esempio le
imprese. L’industria ha l’esigenza di una corretta gestione
dell’energia. È un aspetto pressante per la competitività
del manifatturiero. I processi produttivi utilizzano grandi
quantità di risorse energetiche e per questo motivo è ne-
cessario fareunaprofonda riflessione sul risparmiodei costi
il rischio, è di cogliere le parti dove il valore aggiunto è più
basso e meno redditizio se in competizione con le econo-
mie emergenti.
CNC, Robot e industry 4.0.
Le potenzialità sono
enormi, ma gli investimenti necessari non sono indiffe-
renti. Per l’Europa, secondo uno studio di Roland Berger,
l’obiettivo è di tornare al 20% di valore aggiunto del ma-
nifatturiero rispetto al 15% attuale. Per raggiungerlo è
necessario investire nel vecchio continente 1.300 miliardi
di euro nei prossimi 15 anni. “Il clima sembra essere cam-
biato - aggiungeTrezzi - le imprese industriali italiane sono
disposte a investire in macchine e automazione in modo
intelligente. Dalle macchine alla robotica fino ai software
industriali, sono ormai indispensabili per dare risposte ve-
loci e flessibili ai clienti. Le imprese devono e dovranno ge-
stire sempre di più clienti in tutto il mondo e confrontarsi
con concorrenti internazionali. Per questomotivo è neces-
sario attrezzarsi sia conmacchine utensili di ultima genera-
zione, sia con sistemi che adottano tecnologie a risparmio
energetico. Ma non è tutto. La salvaguardia della propria
specificità produttiva è un valore aggiunto importante per
tutta l’impresa italiana, che si declina sotto la vocedi ‘Made
in Italy’”.
Da alcuni mesi, in alcuni comparti industriali strategici, si è
notata un’inversione di tendenza. Per esempio nel settore
dell’energia la macchina degli investimenti si è già messa
inmoto. La decisione di acquistare nuove emodernemac-
chine utensili è stata pianificata. Nell’arco temporale di sei/
otto mesi, ci sarà un vero e proprio cambio generazionale
nel modo di produrre. Anche nell’industria automotive si
Paolo Trezzi, Head of
business development and
marketing del business
segment machine tool
systems di Siemens Italia