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progettare
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APRILE
2018
intelligenza artificiale perché la vera
intelligenza artificiale è costituita da
programmi che girano in computer
‘racchiusi in grandi scatole di metallo’.
E ancora “allo stato attuale l’intelli-
genza artificiale è essenzialmente un
sistema di apprendimento automatico
basato sui dati statistici”, sostiene Ross
Anderson dell’Università di Cambrid-
ge. Questo tipo di intelligenza artificia-
le elabora le informazioni disponibili
cercando di individuare al loro interno
schemi regolari e ne valuta la rilevanza
pergli obiettivi stabiliti dal suocreatore.
È corretto parlare di apprendimento
automatico per indicare quello che fa
l’intelligenza artificiale? Sembrerebbe
sbagliato. Gli algoritmi apprendono
modificando la loro normale elabo-
razione dei dati in modo da ottenere
i risultati migliori per il loro obiettivo.
La realtà aumentata
Anche in ambito di realtà aumentata,
Caratti è categorico nel delineare i due
segmenti BtoC e BtoB. “Mentre è sotto
gli occhi di tutti l’esperienza consu-
mer che è ormai realtà, basti pensare
all’acquisto su Amazon o alle ricerche
su Facebook, chiunque di noi, dopo
aver effettuato questa connessione,
si troverà, in un secondo momento
e all’improvviso, sul proprio pc delle
informazioni relative alla ricerca effet-
tuata in precedenza ma senza che, di
fatto, abbia di nuovo navigato. Come
mai - si chiede Caratti -. In questo caso,
siamo di fronte a forme di intelligenza
artificiale primordiale che studiano e
valutanoogni singolo comportamento
o singola traccia che ognuno di noi la-
scia quandonaviga. Pensiamoquando
acquistiamo un oggetto su Amazon,
dopo poco arriverà una proposta di ac-
quisto sempre legata indirettamente ai
nostri comportamenti ‘consumer’ sulla
rete”. L’idea di immaginare l’intelligen-
za artificiale in ambito BtoB è molto
meno banale. Sia il senso dell’uso di
applicazioni di intelligenza artificiale
sia la disponibilità di strumenti, non
sono scontati. Alla base dell’intelligen-
za artificiale c’è la disponibilità dei dati
forniti dalla clientela. “Si pensi solo a
come sono cambiate le condizioni di
vendita di un prodotto: un tempo suc-
cedeva che il prodottovenisse venduto
e il produttore avesse concluso così la
sua operazione incassando l’importo
dalla vendita - analizza l’amministrato-
re delegato di Bosch Rexroth -. Oggi,
invece, sempre più frequente, può
succedere che l’operazione di vendita
inizi con la cessione del prodotto, at-
traverso cui il fornitore possa ricevere
dati e comportamenti dell’utilizzatore, i
cosiddetti big data. Il cliente ha fornito
i dati ai fini della conclusione dell’ac-
cordo, ma non è così scontato che
il cliente stesso sia motivato a dare
queste informazioni al fornitoreperché
ne è geloso e perché capisce che que-
sti sono monetizzabili oppure ancora
perché non è consapevole dell’uso
che il fornitore ne farà. Una volta che
il fornitore ha a disposizione i dati può
decidere come disporne. Gli strumenti
di analisi ci sono, il collo di bottiglia è
sapere cosa fare dei dati, quali corre-
lazioni e quali benefici avere nella pro-
pria organizzazione competenze che
trasformino i dati in esperienze. Siamo
ancora nella fase iniziale dell’appren-
dimento, abbiamo ancora un business
model classico, ma ci stiamo spin-
gendo all’innovazione anche grazie al
Piano Nazionale Industria 4.0”. Caratti
sottolinea come gli scenari romanzati
sull’intelligenza artificiale, che possa
prendere il controllo delle nostre vite,
non sono realistici ma il tema è di per
sé delicato. Il self driving, per esempio,
vede Bosch coinvolta in ambito auto-
motive. Il tema è cruciale in quanto le
automobili sono degli strumenti che di
per sé possono essere pericolosi e l’in-
telligenza artificiale deve tenere conto
anche di condizioni standard che non
escludano anche scelte di tipo morale.
@Stefano_Belviol
SCENARI
In un contesto di Condition Monitoring Bosch
Rexroth offre il sistema ODiN (Online Diagnostics
Network), che monitora in tempo reale lo stato di
funzionamento delle macchine, sulle quali sono
state installate una serie di sensori.
Con CytroPac, Bosch Rexroth è riuscita ad armonizzare i componenti idraulici in un’unità compatta senza
quadro elettrico, unendo un convertitore di frequenza al gruppo motore pompa ed al sensore di pressione.