Table of Contents Table of Contents
Previous Page  28 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 28 / 100 Next Page
Page Background

28

progettare

413

APRILE

2018

intelligenza artificiale perché la vera

intelligenza artificiale è costituita da

programmi che girano in computer

‘racchiusi in grandi scatole di metallo’.

E ancora “allo stato attuale l’intelli-

genza artificiale è essenzialmente un

sistema di apprendimento automatico

basato sui dati statistici”, sostiene Ross

Anderson dell’Università di Cambrid-

ge. Questo tipo di intelligenza artificia-

le elabora le informazioni disponibili

cercando di individuare al loro interno

schemi regolari e ne valuta la rilevanza

pergli obiettivi stabiliti dal suocreatore.

È corretto parlare di apprendimento

automatico per indicare quello che fa

l’intelligenza artificiale? Sembrerebbe

sbagliato. Gli algoritmi apprendono

modificando la loro normale elabo-

razione dei dati in modo da ottenere

i risultati migliori per il loro obiettivo.

La realtà aumentata

Anche in ambito di realtà aumentata,

Caratti è categorico nel delineare i due

segmenti BtoC e BtoB. “Mentre è sotto

gli occhi di tutti l’esperienza consu-

mer che è ormai realtà, basti pensare

all’acquisto su Amazon o alle ricerche

su Facebook, chiunque di noi, dopo

aver effettuato questa connessione,

si troverà, in un secondo momento

e all’improvviso, sul proprio pc delle

informazioni relative alla ricerca effet-

tuata in precedenza ma senza che, di

fatto, abbia di nuovo navigato. Come

mai - si chiede Caratti -. In questo caso,

siamo di fronte a forme di intelligenza

artificiale primordiale che studiano e

valutanoogni singolo comportamento

o singola traccia che ognuno di noi la-

scia quandonaviga. Pensiamoquando

acquistiamo un oggetto su Amazon,

dopo poco arriverà una proposta di ac-

quisto sempre legata indirettamente ai

nostri comportamenti ‘consumer’ sulla

rete”. L’idea di immaginare l’intelligen-

za artificiale in ambito BtoB è molto

meno banale. Sia il senso dell’uso di

applicazioni di intelligenza artificiale

sia la disponibilità di strumenti, non

sono scontati. Alla base dell’intelligen-

za artificiale c’è la disponibilità dei dati

forniti dalla clientela. “Si pensi solo a

come sono cambiate le condizioni di

vendita di un prodotto: un tempo suc-

cedeva che il prodottovenisse venduto

e il produttore avesse concluso così la

sua operazione incassando l’importo

dalla vendita - analizza l’amministrato-

re delegato di Bosch Rexroth -. Oggi,

invece, sempre più frequente, può

succedere che l’operazione di vendita

inizi con la cessione del prodotto, at-

traverso cui il fornitore possa ricevere

dati e comportamenti dell’utilizzatore, i

cosiddetti big data. Il cliente ha fornito

i dati ai fini della conclusione dell’ac-

cordo, ma non è così scontato che

il cliente stesso sia motivato a dare

queste informazioni al fornitoreperché

ne è geloso e perché capisce che que-

sti sono monetizzabili oppure ancora

perché non è consapevole dell’uso

che il fornitore ne farà. Una volta che

il fornitore ha a disposizione i dati può

decidere come disporne. Gli strumenti

di analisi ci sono, il collo di bottiglia è

sapere cosa fare dei dati, quali corre-

lazioni e quali benefici avere nella pro-

pria organizzazione competenze che

trasformino i dati in esperienze. Siamo

ancora nella fase iniziale dell’appren-

dimento, abbiamo ancora un business

model classico, ma ci stiamo spin-

gendo all’innovazione anche grazie al

Piano Nazionale Industria 4.0”. Caratti

sottolinea come gli scenari romanzati

sull’intelligenza artificiale, che possa

prendere il controllo delle nostre vite,

non sono realistici ma il tema è di per

sé delicato. Il self driving, per esempio,

vede Bosch coinvolta in ambito auto-

motive. Il tema è cruciale in quanto le

automobili sono degli strumenti che di

per sé possono essere pericolosi e l’in-

telligenza artificiale deve tenere conto

anche di condizioni standard che non

escludano anche scelte di tipo morale.

@Stefano_Belviol

SCENARI

In un contesto di Condition Monitoring Bosch

Rexroth offre il sistema ODiN (Online Diagnostics

Network), che monitora in tempo reale lo stato di

funzionamento delle macchine, sulle quali sono

state installate una serie di sensori.

Con CytroPac, Bosch Rexroth è riuscita ad armonizzare i componenti idraulici in un’unità compatta senza

quadro elettrico, unendo un convertitore di frequenza al gruppo motore pompa ed al sensore di pressione.