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Positivo 2017 nella ceramica
I dati pre-consuntivi del Centro studi Acimac chiudono un ottimo 2017
per il settore delle macchine per ceramica, con fatturato in crescita del
+8,8%, pari a 2,205 miliardi di euro. Nell’anno appena concluso, l’ex-
port di settore ha generato la maggiore quota dei ricavi, pari al 73,5%
del totale. Le vendite oltre confine di macchine sono state pari a 1,620
miliardi, in crescita del +4,8% sul 2016. La performance migliore è stata
però registrata in Italia, con crescita del +21,5%, raggiungendo il valore
record di 585 milioni di euro. Risultato ottenuto anche grazie alla spinta
agli investimenti data dagli incentivi del Piano Industria 4.0. Non facili
le previsioni per il prossimo anno: “Se i mercati internazionali stanno
mostrando un interessante dinamismo - commenta Paolo Sassi, presi-
dente Acimac -, specialmente in nuovi investimenti per produzione di
grandi lastre ceramiche, il mercato italiano dovrebbe normalizzarsi. Il
2018 sarà però all’insegna dell’innovazione. A Tecnargilla (Rimini 24-28
settembre 2018 ndr), le nostre aziende presenteranno certamente nuove
tecnologie di processo e di prodotto, mostrandosi ancora una volta
capaci di individuare il futuro della ceramica”.
Crescita 2018 per Anima
L’industria meccanica rappresentata da Ani-
ma ha segnato un aumento del 3,8% nella
produzione 2017, per un valore di 46,7 miliar-
di di euro. Del totale produzione, 27 miliardi
sono andati in export, cresciuto del 2,9%
rispetto al 2016. Il trend positivo nella produ-
zione è quindi confermato anche per il 2018,
prevista in aumento del 2,3%, con export
in crescita del 2,7%. Al risultato 2017 han-
no molto contribuito gli investimenti 4.0 a
doppia cifra avvenuti nel comparto, +10,1%
nel 2017 e con previsione di un +5,4% per
il 2018. Tra i settori che più hanno investito,
la caldareria, +7,1%, valvole e rubinetteria,
+5,6%, e le tecnologie alimentari, +4,4%.
“Le imprese stanno investendo bene nella
digitalizzazione, ossia robotica, sensoristica
applicata ed interconnessione sistemica -
commenta Alberto Caprari, presidente Ani-
ma Confindustria meccanica Varia -. Ora per
il vero salto alla smart industry la formazio-
ne 4.0 è la necessità primaria per i prossimi
cinque anni. È anche una grande opportunità
per inserire nel mondo del lavoro i giovani
4.0, linfa vitale per l’industria manifatturiera
in termini di innovazione e familiarità con le
nuove tecnologie e logiche”.