EDITORIALE
LUCA ROSSI
La riforma fiscale USA
spinge la meccanica
La riforma fiscale appena varata negli USA ha lo scopo di riattivare gli investimenti statunitensi
in patria. Ma al contempo agevola anche l’export verso il Paese. Secondo Sace, nei primi dieci
mesi dello scorso anno, sui 33 miliardi di export italiano verso gli Stati Uniti la meccanica ha
registrato un +9%, attestandosi a 6 miliardi di euro. L’istituto di tutela del rischio di credito
prevede un effetto positivo a breve termine, dettato soprattutto dal taglio delle aliquote. E la
meccanica, secondo l’analisi, dovrebbe essere il comparto in grado di beneficiarne più di tutti.
Sono sostanzialmente quattro i punti che caratterizzano la riforma appena varata dal presidente
Trump. Dal 2018 l’aliquota sulle società di capitale scende dal 35% al 21%. Inoltre, con
l’introduzione della deducibilità integrale e immediata degli investimenti nello stesso anno
in cui sono stati effettuati, valida fino al 2020, scatta una sorta di super-ammortamento che
può essere un utile volano alla nostra industria meccanica e all’export di beni strumentali.
Considerando una politica fiscale fortemente espansiva e l’avvio del programma da mille
miliardi per il riassetto delle infrastrutture, il Centro Studi di Sace stima un aumento di 1,8
miliardi di euro di maggiore export italiano verso gli USA proprio quest’anno.
Un terzo punto della riforma voluta dal presidente Trump riguarda il Patent Box: viene
applicata un’aliquota del 12,5% sui redditi prodotti dalla vendita o dalle licenza di beni e servizi
all’estero: in questo caso c’è però il rischio che si configuri come un sussidio all’export e
quindi in contrasto con le regole del WTO. Infine, il rimpatrio agevolato degli utili, sul quale
il cash sarà al 15,5% e gli assets all’8%.
@lurossi_71
Lo scorso 6 gennaio è improvvisamente scomparso Giuseppe Nardella, fondatore e
presidente di Tecniche Nuove, Casa editrice di molteplici riviste specializzate, talora
concorrenti delle nostre pubblicazioni. Nardella, che ha lanciato la sua prima rivista
più di 50 anni fa, è stato uno dei precursori dell’editoria tecnico-specializzata nel
nostro Paese ed ha rappresentato per tutti noi il prototipo dell’editore concreto e
coraggioso, ma anche dell’imprenditore curioso e aperto ad ogni tipo di innovazione.
Ed è così che ci piace ricordarlo.
L’Editore
progettare
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GENNAIO
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FEBBRAIO
2018
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