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progettare

402

NOVEMBRE

/

DICEMBRE

2016

SOFTWARE

bile il know-how dell’azienda in tempi

rapidissimi a tutti i centri di ingegneria

presenti nei vari Paesi”. Per queste

ragioni nel 2012 è stata adottata la piat-

taforma 3DExperience nella versione 6

di Catia (CAD) ed Enovia (PLM) come

strumentoper lagestionedocumentale

e del ciclo vita del prodotto. Grazie

all’implementazione degli applicativi

Catia ed Enovia la direzione tecnica

di Maschio Gaspardo ha completato

nel 2016 il processo di migrazione per

omogenizzare i dati CAD e PLM in tutte

le realtà del Gruppo, incluse le varie

acquisizione compiute.

Gestione innovativa del processo

Nella meccanizzazione agricola lo

sviluppo tecnologico è molto rapi-

do: in pochi anni i sistemi governati

dalla meccanica hanno fatto spazio a

soluzioni più performanti governate

dall’elettronica e dall’oleoidraulica.

Questo settore richiede prodotti con

alti standard di efficienza, tecnologia

e impatto ambientale, per la stretta

correlazione tra la meccanizzazione

agricola e il settore alimentare; inoltre

gli ultimi trend di mercato puntano

alla capacità dei vari player di offrire

una gamma sempre più completa di

macchinari e caratterizzata da modu-

larità e configurabilità che rendono i

prodotti versatili e giustifichino in-

vestimenti importanti. Questa è una

premessa per riflettere su come l’in-

novazione di un prodotto non è legata

solo al prodotto stesso, ma passa

attraverso l’innovazione di tutto il

processo di progettazione. Grazie a

piattaforme come 3DExperience che

permettono di fruire contemporane-

amente di sistemi CAD progettazione

meccanica, elettrica, software per la

simulazione e sistemi PLM, si può

veramente innovare ed essere com-

petitivi sul mercato.

Quali vantaggi allora da un progetto

3D ben definito? “L’implementazio-

ne della piattafotrma 3DExperience

- interviene Motta - ha permesso di

gestire in virtuale tutte le fasi dello

sviluppo del nuovo prodotto, a partire

dal concept passando per le review

fino al rilascio del prototipo prima

della pre serie”. Questo ha avuto un

impatto molto importante su due leve

competitive: il costo del ciclo di svilup-

po e il time to market. Il primo legato

alla riduzione in maniera significativa

del numero di prototipi fisici realizzati

e ai test funzionali e strutturali condotti

su gli stessi prima di individuare le

soluzioni ottimali. Questo è stato pos-

sibile grazie al supporto di software

specifici per la simulazionemeccanica

e fluidodinamica come Simulia.

“La riduzione del time to market - dice

Motta - è stato un risultato ottenuto da

un lato mediante attività di co-engine-

ering, ovvero lo sviluppo in parallelo

di progettazione non solo meccanica

ma anche della parte elettrica e idrau-

lica, dall’altro la centralizzazione del

know-how ha permesso di avere una

curva molto veloce di apprendimento

per gli ingegneri, mettendo tutti nella

condizione da dare rapidamente valo-

re aggiunto al prodotto partendo da

una base consolidata e introducendo

soluzioni innovative”.

Cosa dire

“La visiondelmanagement - conclude

Motta - di investire in innovazione

tecnologica ad ampio spettro, rivolta

non solo ai prodotti finiti, ma a tutti i

processi che sono alla base del loro

sviluppo, porta un vantaggio compe-

titivo molto importante, poiché ha un

impatto sia sulla qualità percepita sia

sul livellodi serviziooffertoal cliente in

ogni parte del mondo”. Questo, in un

mercato in cui la tecnologia è sempre

più spinta e rende lemacchine sempre

più autonome, apre nuovi scenari per

offrire servizi altrettanto all’avanguar-

dia agli utilizzatori. Inoltre, vengono

consolidati aspetti come la riduzione

del costo del processo a fronte di

standard qualitativi sempre più alti e

riduzione del time to market.

Nella meccanizzazione agricola lo sviluppo tecnologico è molto rapido.

Gli ultimi trend di mercato puntano alla capacità di offrire macchine modulari, versatili e configurabili che

giustifichino gli investimenti.