marcatura laser e al posizionamento
su conveyor per il trasporto a fasi
successive.
“Anche in quest’ultima fase di assem-
blaggio descritta - continuaTona - l’u-
so del robot Comau ha rappresentato
un vantaggio concreto. La stazione di
lavorazione è stata semplificata nella
sua parte meccanica, come in realtà
avvenuto anche per la fase di assem-
blaggio precedente all’ultima, grazie
proprio alla flessibilità applicativa e
di movimento del robot. Abbiamo
così garantito versatilità - in quanto la
stessa linea può processare tantissimi
modelli diversi di teste - efficienza e
un gran risparmio di spazio. La cella
robotizzata in questione è un quadrato
di cinque metri di lato: altre tecnolo-
gie avrebbero richiesto non meno di
venti metri”.
Assemblaggio schede elettroniche
Le applicazioni di assemblaggio robo-
tizzato, come detto in apertura, sono
richieste inmoltissimi settori. Prova ne
sia un’altra esperienza di cui racconta
GianlucaTona, inerente un’applicazio-
progettare
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pallet. Il robot con maggior portata
preleva le teste e le trasferisce tra
diverse stazioni di lavoro, dove avven-
gono gli assemblaggi. Un secondo
robot, infatti, monta le molle spingi
valvola e altre componenti.Tutti i pezzi
sono alimentati da unità vibranti e il
robot agisce con una pinza multipla
che preleva i componenti ed effettua
il montaggio sulla testa motore pro-
cessata in quel momento.
“È proprio in questa fase - spiegaTona
- che il robot ci garantisce la massima
flessibilità, in quanto è in grado di
effettuare traiettorie e posizionamenti
molto complessi e, soprattutto, su
diversi modelli di testa. Questo signi-
fica che vengono abbattuti i tempi di
attrezzaggio e cambio articolo, ren-
dendo il processo, oltre che flessibile,
molto efficiente”.
A conclusione di questa parte di pro-
cesso il terzo robot preleva la testa
parzialmente montata e la posiziona
all’interno delle stazioni per le la-
vorazioni finali: piantaggio di spine,
inserimento di prigionieri e avvita-
tura. Operazioni che portano poi alla
molto. È proprio nell’assemblaggio,
e tendenzialmente in tutte le appli-
cazioni di handling che richiedono
traiettorie complesse, che la robotica
sta giocando la propria partita, dando
vita a prodotti sempre più in grado di
operare con l’uomo, e non solo in sua
sostituzione, in totale sicurezza.
Per Elettrosystem, che, come abbia-
mo visto, ha ampia esperienza in
merito, si tratta di una buona notizia,
come conferma Gianluca Tona, sales
manager dell’azienda e responsabile
delle strategie di sviluppo aziendali:
“L’assemblaggio robotizzato - dice - è
una delle sfide più ricorrenti nel corso
della nostra storia. Spesso quando si
è trattato di automazioni nel settore
automotive abbiamo scelto Comau,
riconoscendole un primato storico nel
settore. Ricordo in particolare un caso
che riguardava una cella per l’assem-
blaggio della testa cilindri in ambito
automotive”. Le richieste del cliente,
raccontaTona, erano davvero sfidanti:
dar vita a una linea ad alta flessibilità
in grado di gestire rapidamente cambi
articoli e aggiornamenti veloci sulle
configurazioni meccaniche.
Massima flessibilità
“La flessibilità che ci è stata richiesta -
continua il responsabile commerciale
Elettrosystem - non poteva essere
soddisfatta se non con l’uso di robot.
Abbiamo così abbandonato i classici
manipolatori e portali per installare
dei robot Comau. I robot presenti in
questa cella svolgono operazioni di
trasferimento teste tra aree di lavo-
ro e manipolazione di componenti
da applicare sulla testa cilindri oltre
che lavori di montaggio. Tutte que-
ste attività di handling e montaggio
sono svolte da tre robot Comau, nel
dettaglio si tratta di uno Smart NJ
110-3.0, uno Smart NJ 60-2.2 e uno
Smart NJ16-1.65”.
I robot, spiega il sales manager, o-
perano sull’intero ciclo di lavoro: le
teste arrivano su una linea di trasporto
Uno dei robot Comau in azione nella cella di assemblaggio testa cilindri.