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progettare

398

MAGGIO

2016

65

solo I/O digitali comportandosi come

delle morsettiere remote intelligenti

(in grado di eseguire operazioni di

elaborazione locale dei segnali sgra-

vando i PLC FP2 master di una parte

del codice software).

Nelle cassette, oltre ai PLC, si trovano

gli inverter Panasonic tipo VF0 pre-

senti in diverse taglie nella gamma da

0,4 kW a 4 kW sia monofasi sia trifasi

(che hanno il compito di comandare

i motori che posizionano i motori

utensili); i moduli partenze motori

utensili; i relè statici per il controllo

delle resistenze riscaldamento della

colla e di tutta la componentistica

accessoria (alimentatori ecc.) che di

fatto rendono ogni cassetta un nodo

di controllo/comando autonomo.

A ogni PLC FP2 è collegato un pan-

nello di Panasonic Electric Works

Italia touch screen a colori modello

GT32 da 5,7” che permette di inseri-

re, regolare e visualizzare tutti i dati

di lavorazione relativi alla macchina.

È stato comunque realizzato un arma-

dio elettrico centrale che contiene un

PLC FP2 denominatomaster e unmo-

nitor touch Panasonic da 12” V712SD

da cui è possibile l’introduzione di

tutti i dati di lavorazione dell’impian-

to mediante ricette e la sorveglianza

sullo stato di funzionamento delle

singole macchine. Sette inverter han-

no sostituito i convertitori statici di

frequenza originali e controllano tutti i

motori utensili dislocati sull’impianto.

Grazie a questa soluzione si è drasti-

camente ridotto il numero dei cavi

che connettono l’armadio centrale

alle singole cassette.

La serie FP2disponedi notevoli risorse

di sistema che in questa applicazione

vengono completamente utilizzate: la

rete che collega i PLC ha una veloci-

tà di trasmissione di 1,5 Mbit/s con

ampie aree di memoria dedicate alla

comunicazione completamente confi-

gurabili sia in scrittura che in lettura; il

risultato è una rete di tipomultimaster

con rapidi tempi di comunicazione

che mette in grado tutto il sistema di

controllo di reagire a eventi critici (in

questo caso di reagire rapidamente a

situazioni di allarme per arrestare la

lavorazione in tutta sicurezza sia per

gli operatori che per l’impianto). La

rete che collega ogni FP2 al suo slave

FP0 ha una velocità di comunicazione

di 0,5 Mbit/s, più che sufficiente visto

che i PLC FP0 elaborano solamente

I/O digitali comportandosi come delle

morsettiere remote intelligenti.

Con il PLC FP2 sono utilizzati diversi

moduli di espansione: input digitali

con schede ad alta densità da 64

punti; output digitali con schede a 16

punti a transistor dotate di morsettie-

ra estraibile (questo ci ha permesso

di evitare l’utilizzo di altre morsettiere

d’interfaccia esterne); input analogici

con schede a 8 punti con risoluzione

16 bit: gli ingressi analogici sono

collegati a termocoppie, a potenzio-

metri per l’impostazione di set point

e a moduli di lettura assorbimento

amperometrico.

La rete di comunicazione

Vi sono poi ingressi veloci con schede

a quattro canali conteggio/controllo

PWM: questo tipo di scheda permette,

per ogni canale e indipendentemente

uno dall’altro, di acquisire i segnali

encoder e di generare un segnale tipo

PWM. Queste schede hanno permes-

so di controllare i motori posizionato-

ri in modo innovativo avvicinandoci

sia della quadristica sia del bordo

macchina prima di procedere con le

fasi di messa in servizio e collaudo.

La struttura meccanica portante di

ogni macchina è quella tipica delle

macchine che lavorano i pannelli: due

spalle laterali, quella sinistra ancorata

rigidamente a uno o due basamenti a

pavimento che costituiscono la slittadi

movimento della spalla laterale destra

mobile. Con questo tipo di struttura

la componentistica di comando (mo-

tori, attuatori, sensori ecc.) si trova

localizzata su ogni singola spalla e la

soluzione d’automazionemigliore è di

localizzare su ogni spalla tutta la parte

di controllo necessaria. Le cassette

che contengono tutta gli elementi di

controllo Per ogni singola spalla (PLC,

inverter, moduli partenzemotori, ecc.)

che costituiscono i nodi dell’impianto.

Ognuna delle cassette localizzate bor-

domacchina sulle spallefisse contiene

un PLC di Panasonic Electric Works

Italia modello FP2 e questi PLC sono

collegati tradi loro in retemulti-master

Mewnet-W. Invece, le cassette localiz-

zate sulle spallemobili contengono un

PLC Panasonic modello FP0. Questi

sono collegati in rete Mewnet-F con i

PLC FP2 delle spalle fisse.

Più componenti meno cavi

I PLC FP2 dispongono di tutte le sche-

de tecnologiche per controllare gli I/O

tipo analogico e per la lettura degli en-

coder presenti sia sulle spalle fisse sia

mobili mentre i PLC FP0 controllano

PLC Panasonic serie FP2 e FP0.

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