progettare
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MAGGIO
2016
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solo I/O digitali comportandosi come
delle morsettiere remote intelligenti
(in grado di eseguire operazioni di
elaborazione locale dei segnali sgra-
vando i PLC FP2 master di una parte
del codice software).
Nelle cassette, oltre ai PLC, si trovano
gli inverter Panasonic tipo VF0 pre-
senti in diverse taglie nella gamma da
0,4 kW a 4 kW sia monofasi sia trifasi
(che hanno il compito di comandare
i motori che posizionano i motori
utensili); i moduli partenze motori
utensili; i relè statici per il controllo
delle resistenze riscaldamento della
colla e di tutta la componentistica
accessoria (alimentatori ecc.) che di
fatto rendono ogni cassetta un nodo
di controllo/comando autonomo.
A ogni PLC FP2 è collegato un pan-
nello di Panasonic Electric Works
Italia touch screen a colori modello
GT32 da 5,7” che permette di inseri-
re, regolare e visualizzare tutti i dati
di lavorazione relativi alla macchina.
È stato comunque realizzato un arma-
dio elettrico centrale che contiene un
PLC FP2 denominatomaster e unmo-
nitor touch Panasonic da 12” V712SD
da cui è possibile l’introduzione di
tutti i dati di lavorazione dell’impian-
to mediante ricette e la sorveglianza
sullo stato di funzionamento delle
singole macchine. Sette inverter han-
no sostituito i convertitori statici di
frequenza originali e controllano tutti i
motori utensili dislocati sull’impianto.
Grazie a questa soluzione si è drasti-
camente ridotto il numero dei cavi
che connettono l’armadio centrale
alle singole cassette.
La serie FP2disponedi notevoli risorse
di sistema che in questa applicazione
vengono completamente utilizzate: la
rete che collega i PLC ha una veloci-
tà di trasmissione di 1,5 Mbit/s con
ampie aree di memoria dedicate alla
comunicazione completamente confi-
gurabili sia in scrittura che in lettura; il
risultato è una rete di tipomultimaster
con rapidi tempi di comunicazione
che mette in grado tutto il sistema di
controllo di reagire a eventi critici (in
questo caso di reagire rapidamente a
situazioni di allarme per arrestare la
lavorazione in tutta sicurezza sia per
gli operatori che per l’impianto). La
rete che collega ogni FP2 al suo slave
FP0 ha una velocità di comunicazione
di 0,5 Mbit/s, più che sufficiente visto
che i PLC FP0 elaborano solamente
I/O digitali comportandosi come delle
morsettiere remote intelligenti.
Con il PLC FP2 sono utilizzati diversi
moduli di espansione: input digitali
con schede ad alta densità da 64
punti; output digitali con schede a 16
punti a transistor dotate di morsettie-
ra estraibile (questo ci ha permesso
di evitare l’utilizzo di altre morsettiere
d’interfaccia esterne); input analogici
con schede a 8 punti con risoluzione
16 bit: gli ingressi analogici sono
collegati a termocoppie, a potenzio-
metri per l’impostazione di set point
e a moduli di lettura assorbimento
amperometrico.
La rete di comunicazione
Vi sono poi ingressi veloci con schede
a quattro canali conteggio/controllo
PWM: questo tipo di scheda permette,
per ogni canale e indipendentemente
uno dall’altro, di acquisire i segnali
encoder e di generare un segnale tipo
PWM. Queste schede hanno permes-
so di controllare i motori posizionato-
ri in modo innovativo avvicinandoci
sia della quadristica sia del bordo
macchina prima di procedere con le
fasi di messa in servizio e collaudo.
La struttura meccanica portante di
ogni macchina è quella tipica delle
macchine che lavorano i pannelli: due
spalle laterali, quella sinistra ancorata
rigidamente a uno o due basamenti a
pavimento che costituiscono la slittadi
movimento della spalla laterale destra
mobile. Con questo tipo di struttura
la componentistica di comando (mo-
tori, attuatori, sensori ecc.) si trova
localizzata su ogni singola spalla e la
soluzione d’automazionemigliore è di
localizzare su ogni spalla tutta la parte
di controllo necessaria. Le cassette
che contengono tutta gli elementi di
controllo Per ogni singola spalla (PLC,
inverter, moduli partenzemotori, ecc.)
che costituiscono i nodi dell’impianto.
Ognuna delle cassette localizzate bor-
domacchina sulle spallefisse contiene
un PLC di Panasonic Electric Works
Italia modello FP2 e questi PLC sono
collegati tradi loro in retemulti-master
Mewnet-W. Invece, le cassette localiz-
zate sulle spallemobili contengono un
PLC Panasonic modello FP0. Questi
sono collegati in rete Mewnet-F con i
PLC FP2 delle spalle fisse.
Più componenti meno cavi
I PLC FP2 dispongono di tutte le sche-
de tecnologiche per controllare gli I/O
tipo analogico e per la lettura degli en-
coder presenti sia sulle spalle fisse sia
mobili mentre i PLC FP0 controllano
PLC Panasonic serie FP2 e FP0.
MACCHINE
PER IL LEGNO
DOSSIER