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MACCHINE PER IL MOVIMENTO TERRA

DOSSIER

progettare

395

GENNAIO

/

FEBBRAIO

2016

49

attenzione alla economicità e alla

manutenzione.

Il mercato chiede di sviluppare com-

ponenti dalle geometrie ridotte,

possibilità di impiego di maggiori

potenze, controllo con elettronica

affidabile e gestione tramite software

e con sistemi di trasmissione dati

tramite protocolli unificati.

Qualche anno fa abbiamo assistito

alla nascita dei primi escavatori i-

bridi equipaggiati con componenti

al di fuori dell’ambito oleodinami-

co: motori elettrici per la rotazione

della struttura superiore (torretta),

inverter, condensatori e altri. Scopo

di questi sistemi è di recuperare l’e-

nergia generata quando la struttura

superiore decelera durante la fase

di rotazione. L’energia accumulata

grazie al condensatore con inverter è

poi riutilizzata per effettuare la rota-

zione attraverso un motore elettrico.

Altre applicazioni sono all’orizzonte,

e combinano oleoidraulica ed elet-

tronica. Da più di quindici anni Wal-

voil ha puntato sulle tecnologie load

sensing per assolvere alle richieste

dei suoi utilizzatori, prima con si-

stemi tradizionali pre-compensati,

poi verso i sistemi flow sharing (o

proportional flow) integrati con svi-

luppo di componenti elettronici di

controllo.

Nel 2010 Walvoil ha proposto uno

sviluppo del sistema load sensing

elettro-idraulico ottenuto integrando

componenti elettronici con un tradi-

zionale sistema LS idro-meccanico:

una pompa a pistoni a cilindrata

variabile, un distributore anti-sa-

turazione DPX, un joystick elettro-

idraulico SVM. In particolare è stato

sostituito il collegamento idraulico

LS tra la pompa e la valvola oleoi-

draulica con un equivalente segnale

elettrico. Tramite una centralina CED

Walvoil si è creato un segnale sinte-

tico di corrente per il controllo del

regolatore della pompa (controllo

elettro-proporzionale del regolatore

LS). Il sistema comprende sensori di

pressione e sensore angolare pompa

per controllo coppia.

Load sensing evoluto

Si tratta del primo sistema ‘advan-

ced’ per Walvoil, che non ha mai

abbandonato i tradizionali sistemi a

centro aperto, che oggi rappresenta-

no il 50% della produzione, conscia

del fatto che il load sensing ha dei

limiti rispetto ad un più collaudato

sistema a centro aperto. La tecno-

logia LS porta ad un contraddittorio

che ne evidenzia vantaggi e limiti,

ben chiari agli addetti ai lavori: con-

trollo portata del flow sharing in

caso di portata disponibile minore

della totale richiesta da attuatori,

complessità geometrica delle parti,

gestione proporzionale del ‘margin’

della pompa (gergalmente stand-by)

per modalità di scavo, sistemi che

lavorano alla massima pressione

richiesta da un attuatore ma alla

somma delle portate degli attuatori.

Come spesso accade quando si pen-

sa di arrivare al massimo per effi-

cienza ed efficacia, è meglio fare un

passo indietro per vedere se non ci

siamo persi qualcosa sulla strada.

Le domande che i tecnici della R&D

si sono fatte sono semplici: perché

devo avere un ‘margin’ della pompa

così alto per funzionare che può rap-

presentare anche il 15% della effetti-

va pressione richiesta dall’attuatore?

Se ho una funzione a bassa pressione

in utilizzo simultaneo, perché devo

ridurre la pressione principale per

lavorare? Perdo il controllo della

macchina se esco dalla saturazione

di portata? Come gestire ritardi ed

accelerazioni repentine dei sistemi

LS? E così via. Da qui lo sviluppo

dei ‘trucchi del mestiere’, che tendo-

no a risolvere i problemi accennati

sopra, ma che introducono comples-

sità geometriche e funzionali. Un

occhio attento ai sistemi negative

e positive, che di LS hanno solo la

pompa, ha portato Walvoil a nuove

consapevolezze. Per questo stiamo

rivalutando sistemi ibridi: mix tra

Test su mini-escavatore e veduta interna del Test department di Walvoil.