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fluidotecnica

411

GENNAIO

/

FEBBRAIO

2018

contatto con Metal Work per sup-

portare l’azienda nella scelta della

piattaforma di e-commerce b2b. “Il

progetto - spiega Sanguin - è stato

sviluppato tra la metà del 2016 e

il 2017 e ha visto due passaggi

fondamentali: la messa in funzione

di un sito b2b per Metal Work che

utilizzasse le logiche dei processi

già sviluppati nel loro gestionale e

li rendesse fruibili via web, e l’ot-

timizzazione della configurazione

del prodotto presente nella sezione

ERP ma con la necessità di essere

esposto e fruibile in concomitanza

con il canale b2b. L’idea ha avu-

to come scopo iniziale quello di

raggiungere tutte le aziende del

gruppo Metal Work in ambito SAP

e successivamente toccare le filiali

che non sono ancora operanti sul

sistema gestionale SAP”.

I rapporti commerciali con e tra le

filiali di Metal Work hanno anche

dato origine a una serie di informa-

zioni e di preziosi dati che hanno

posto le basi di un problema: come

fare a gestire e ottimizzare l’uso

di questi elementi ai fini di un

business migliore? Con SAP, sono

stati sviluppati processi intercom-

pany automatici che hanno incre-

mentato la qualità dei dati gestiti

dalle filiali della Metal Work. Si sta

parlando di dati di approvvigiona-

mento più efficaci, così come di

relazioni tra filiali e clienti, miglio-

rate grazie ai servizi che il sistema

ERP mette a disposizione. Ferrari

ha spiegato poi che sono “attive

relazioni con clienti più strutturati

e digitali per cui anche i flussi di

dati che scambiamo esternamente

sono EDI”.

Maggiore efficienza

Le evoluzioni tecnologiche porta-

no le aziende alla ricerca di una

maggiore efficienza. La tecnologia

è sempre più abilitante e permette

di avere processi sempre più sotto

controllo che permettano di stan-

dardizzare, prevenire e analizzare

soluzioni alternative migliori che

aumentino la qualità del ciclo pro-

duttivo. “La tecnologia deve essere

a supporto del miglioramento della

qualità generale della produzione,

deve portare a un abbattimento

dei costi e a una riduzione dei lotti

economici con cui le aziende si de-

vono confrontare per realizzare le

produzioni sempre più vicine alle

esigenze che il cliente manifesta

di momento in momento”, spiega

Ferrari.

“Oggi, un impulso alle imprese ar-

riva anche grazie ai piani Industria

4.0 che, tra gli scopi, hanno anche

quelli di liberare le risorse umane

di qualità per riversarle su attività

a maggiore valore aggiunto, dele-

gando a robot o a strumenti auto-

matici attività di routine nelle quali

la creatività non è fondamentale. In

Metal Work - sostiene Ferrari - ab-

biamo alcuni reparti produttivi che

sono supportati da robot antropo-

morfi che eseguono attività ripeti-

tive, lasciando alle risorse umane il

compito di ottimizzare, pianificare

e gestire le situazioni produttive di

conflitto”.

Quindi, se da un lato i robot saran-

no relegati a compiti di routine, le

figure umane che sono liberate da

questo tipo di lavorazione dovran-

no essere anche ‘equipaggiate’ con

un bagaglio formativo efficace.

“In Metal Work la formazione è una

delle attività tenute in serio conto

perché il lavoro non è solo un fatto

di quantità ma anche di qualità -

conclude Ferrari - e i processi ‘lean’,

che l’azienda implementa da sem-

pre, pretendono che le risorse u-

mane crescano all’interno di questa

logica. Sono sistematicamente in

corso cantieri Kaizen (gruppi di la-

voro cosi chiamati) per ottimizzare,

in concreto, i processi già ottimi sul-

la carta, ma che devono comunque

sempre essere migliorati e portati a

rendere al meglio anche attraverso

la gestione informatica”.

SCENARI

A sinistra, l’area magazzino di Metal Work; a destra, il reparto assemblaggio.