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fluidotecnica
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GENNAIO
/
FEBBRAIO
2018
contatto con Metal Work per sup-
portare l’azienda nella scelta della
piattaforma di e-commerce b2b. “Il
progetto - spiega Sanguin - è stato
sviluppato tra la metà del 2016 e
il 2017 e ha visto due passaggi
fondamentali: la messa in funzione
di un sito b2b per Metal Work che
utilizzasse le logiche dei processi
già sviluppati nel loro gestionale e
li rendesse fruibili via web, e l’ot-
timizzazione della configurazione
del prodotto presente nella sezione
ERP ma con la necessità di essere
esposto e fruibile in concomitanza
con il canale b2b. L’idea ha avu-
to come scopo iniziale quello di
raggiungere tutte le aziende del
gruppo Metal Work in ambito SAP
e successivamente toccare le filiali
che non sono ancora operanti sul
sistema gestionale SAP”.
I rapporti commerciali con e tra le
filiali di Metal Work hanno anche
dato origine a una serie di informa-
zioni e di preziosi dati che hanno
posto le basi di un problema: come
fare a gestire e ottimizzare l’uso
di questi elementi ai fini di un
business migliore? Con SAP, sono
stati sviluppati processi intercom-
pany automatici che hanno incre-
mentato la qualità dei dati gestiti
dalle filiali della Metal Work. Si sta
parlando di dati di approvvigiona-
mento più efficaci, così come di
relazioni tra filiali e clienti, miglio-
rate grazie ai servizi che il sistema
ERP mette a disposizione. Ferrari
ha spiegato poi che sono “attive
relazioni con clienti più strutturati
e digitali per cui anche i flussi di
dati che scambiamo esternamente
sono EDI”.
Maggiore efficienza
Le evoluzioni tecnologiche porta-
no le aziende alla ricerca di una
maggiore efficienza. La tecnologia
è sempre più abilitante e permette
di avere processi sempre più sotto
controllo che permettano di stan-
dardizzare, prevenire e analizzare
soluzioni alternative migliori che
aumentino la qualità del ciclo pro-
duttivo. “La tecnologia deve essere
a supporto del miglioramento della
qualità generale della produzione,
deve portare a un abbattimento
dei costi e a una riduzione dei lotti
economici con cui le aziende si de-
vono confrontare per realizzare le
produzioni sempre più vicine alle
esigenze che il cliente manifesta
di momento in momento”, spiega
Ferrari.
“Oggi, un impulso alle imprese ar-
riva anche grazie ai piani Industria
4.0 che, tra gli scopi, hanno anche
quelli di liberare le risorse umane
di qualità per riversarle su attività
a maggiore valore aggiunto, dele-
gando a robot o a strumenti auto-
matici attività di routine nelle quali
la creatività non è fondamentale. In
Metal Work - sostiene Ferrari - ab-
biamo alcuni reparti produttivi che
sono supportati da robot antropo-
morfi che eseguono attività ripeti-
tive, lasciando alle risorse umane il
compito di ottimizzare, pianificare
e gestire le situazioni produttive di
conflitto”.
Quindi, se da un lato i robot saran-
no relegati a compiti di routine, le
figure umane che sono liberate da
questo tipo di lavorazione dovran-
no essere anche ‘equipaggiate’ con
un bagaglio formativo efficace.
“In Metal Work la formazione è una
delle attività tenute in serio conto
perché il lavoro non è solo un fatto
di quantità ma anche di qualità -
conclude Ferrari - e i processi ‘lean’,
che l’azienda implementa da sem-
pre, pretendono che le risorse u-
mane crescano all’interno di questa
logica. Sono sistematicamente in
corso cantieri Kaizen (gruppi di la-
voro cosi chiamati) per ottimizzare,
in concreto, i processi già ottimi sul-
la carta, ma che devono comunque
sempre essere migliorati e portati a
rendere al meglio anche attraverso
la gestione informatica”.
SCENARI
A sinistra, l’area magazzino di Metal Work; a destra, il reparto assemblaggio.