fluidotecnica
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SETTEMBRE
2016
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Le caratteristiche del fluido hanno
effetti rilevanti sul funzionamento e
sulla manutenzione degli impianti o-
leoidraulici è quindi molto importante
che la sua scelta sia accurata. Oggi le
aziende produttrici offrono una vasta
gamma di oli idraulici specifici, quasi
per ogni singolaapplicazione. L’utilizzo
dell’oleoidraulica, intesocome sistema
di trasmissione dell’energia tramite un
fluido è in continuo aumento. Infatti, la
componentistica oleoidraulica contri-
buisce all’aumento dell’automazione
dei sistemi che operano in comparti
differenti: dalle macchine movimento
terra, alle macchine agricole, nautica
e aeronautica, freni idraulici e impianti
servosterzo.
Come scegliere il giusto fluido idrau-
lico in funzione dell’applicazione? Al-
cune aziende hanno contribuito alla
realizzazione di questa inchiesta sotto-
ponendo ai lettori le caratteristiche dei
loro prodotti. Viscosità, temperatura,
condizioni d’esercizio, stabilità all’os-
sidazione, stabilità termica, compati-
bilità con parti in gomma. Durante il
normale funzionamentodell’impianto,
il fluido idraulico deve conservare la
suaefficienza inmododamantenere la
sua consistenza in un ampio intervallo
di temperatura. Ciò evita eccessivo
scorrimento o perdite elevate. Inoltre,
deve sempre garantire una buona lu-
brificazione al fine di assicurare la
massima vita di esercizio dei compo-
nenti. In linea generale i fluidi idraulici
si possonosuddividere in trecategorie:
oli vegetali, minerali e sintetici. Qui
di seguito proponiamo una carrellata
di prodotti dedicati alla trasmissione
della potenza fluida.
Biodegradabili
Dalla tecnologia Hees è nato Biofluid
Hydraulic EP ISO 46, a marchio Wa-
meco, azienda sottoposta a direzione
e coordinamento di
Bellini
. Si tratta di
un olio idraulico estereo sintetico, che
secondo il produttore ha una migliore
performance rispetto alle tradizionali
tecnologie. È biodegradabile, sicuro
per l’utilizzatore (assenza IPA e alto
punto di infiammabilità) e proviene
da fonti rinnovabili. Il concetto di Mehf
aiuta a capire come Biofluid Hydraulic
EP ISO 46 sia migliore per stabilità di
viscosità rispetto a qualsiasi contro-
parte minerale, sempre a 46 cSt, an-
che se additivata contro ossidazione,
ruggine, usura e forti carichi. Infatti,
al variare della temperatura, l’olio e-
stereo varia la propria viscosità meno
dell’olio minerale, possedendo un più
alto indice di viscosità. I test effettuati
in laboratorio dimostrano poi come si
ossidi anche meno velocemente di un
olio di origine minerale/idrocarburica,
in stesse condizioni di temperatura
ed esposizione atmosferica. Inoltre,
secondo una nota dell’azienda, Bio-
fluid Hydraulic EP ISO 46 mostra una
migliore compatibilità con gomme e
guarnizioni rispetto a un olio mine-
rale di pari viscosità. Infatti, sebbene
entrambi i tipi di olio siano sconsigliati
per gomma naturale, l’olio estereo
sintetico presenta compatibilità con
gomme siliconiche e neoprene dove
l’olio minerale causerebbe problemi.
Pertanto, in condizioni di assenza di
contaminazione da acqua e nel caso
sia verificata una certa compatibilità
alle guarnizioni, il prodotto dimostra
sia in laboratoriosiasul campodi avere
migliori performance rispetto ai corri-
spondenti oli minerali di buon livello.
Premettendo infine che non esiste un
valore di ore di utilizzo massimo per
ogni famiglia di fluido idraulico, in
condizioni normali di utilizzo Biofluid
Hydraulic EP ISO 46 può avere una
durata oltre le 15.000 ore, migliorando
efficienza ed efficacia degli impianti.
Eni
ha recentemente introdotto una
linea di oli idraulici della serie Arnica
ESBconmarcaturaEuropeanEcolabel,
in grado di fornire alte prestazioni (alta
resistenza termossidativa, buona com-
Bellini propone un olio idraulico biodegradabile, sicuro per l’utilizzatore e proviene da fonti rinnovabili. Eni ha recentemente introdotto una linea di oli idraulici
della serie Arnica ESB.