AGV in impianto CPM per produzione flessibile nella Motor Valley emiliana
Vedranno la luce entro il 2025 i nuovi impianti CPM nel cuore della Motor Valley emiliana, un progetto ancora coperto da massima riservatezza ma che si configura come particolarmente innovativo. L’azienda torinese, filiale italiana della multinazionale dell’impiantistica industriale Dürr, fornirà in particolare sistemi flessibili per il trasporto e l’assemblaggio di differenti tipologie di vetture, non solo con motore endotermico ma, in prospettiva, anche full electric.
Cuore del final assembly fornito dall’azienda saranno 7 differenti versioni di AGV ProFleet, tutti personalizzati per le esigenze dello stabilimento e forniti con diverse tipologie di movimento omnidirezionale e differenziale e sistema di navigazione mista, naturale e ottica. I veicoli a guida autonoma (Automated Guided Vehicle), sviluppati appositamente per il settore automotive, si occuperanno di trasportare scocca e parti meccaniche lungo le stazioni di lavoro per consentire agli operatori di assemblare le vetture in modo flessibile ed ergonomico. Il sistema prevede la piena integrazione al MES – Manufacturing Execution Systems di stabilimento che presiede alla gestione di tutte le attività produttive.
“Il progetto a cui stiamo lavorando sfrutta le caratteristiche dei nostri AGV per un modello di fabbrica che definirei ‘sartoriale’, dove tutto è stato progettato per le esigenze specifiche del cliente – sottolinea Denny Monti, business development director CPM -. Uno degli aspetti più importanti del layout è la flessibilità, con soluzioni modulari in grado di adattarsi a vetture elettriche e tradizionali, accompagnando quindi l’evoluzione strategica dell’azienda”.
Gli AGV ProFleet configurano di fatto un nuovo paradigma produttivo smart che abbandona la tradizionale linea di montaggio in favore di isole di lavoro autonome, progettate per favorire l’ergonomia di ogni operazione.
I ProFleet, equipaggiati con tavola di sollevamento elettroidraulica, sono in grado di trasportare la scocca della vettura lungo tutto il processo di assemblaggio in modalità stop&go, fino ai test di fondo linea. In caso di malfunzionamento, inoltre, un singolo AGV può essere escluso dalla produzione, mentre un altro prende il suo posto durante la sua riparazione. Se il problema dovesse riguardare invece una stazione di lavoro, ProFleet può saltarla e proseguire a una stazione successiva. Si tratta di una vera rivoluzione operativa che determina una significativa riduzione dei fermi produttivi, migliorando così il rendimento complessivo degli impianti.
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