CAE: tecnologia per la sperimentazione virtuale

All’international CAE conference 2012 si sono dati appuntamento oltre 700 progettisti e ricercatori da tutto il mondo. Un evento che ha riunito imprese, ricercatori e università per dare risposte alla sfida della competitività

Pubblicato il 25 ottobre 2012

Si è svolta la 28esima edizione dell’International CAE Conference, evento di riferimento per il mondo della sperimentazione virtuale e del CAE (Computer-aided engineering) e che vede l’Italia protagonista sul piano europeo.

Il simposio si è svolto a Lazise, sul lago di Garda. Decine le aziende e multinazionali che hanno partecipato all’evento partendo da HP, Ibm, l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, Engin Soft, Ansys, Nvidia, Esteco, Mentor Graphics, Lms, Avl, Scsk e molte altre. Ospite d’eccezione dell’evento è stato il professor Parviz Moin, direttore e fondatore del Center for Turbulence Research alla Stanford University. Il Centro è stato creato nel 1987 come consorzio di ricerca tra la Nasa e l’Università di Stanford ed è dedicato agli studi sui moti turbolenti che trovano applicazione in moltissimi frangenti della nostra vita quotidiana: dall’aviazione all’energia eolica, dalla medicina alla biologia. Il pProfessor Moin ha aperto la strada all’utilizzo del Large Eddy Simulation, ovvero di una particolare metodologia per la simulazione delle turbolenze che è oggi punto di riferimento del settore. Nel corso dei due giorni sono intervenuti altri personaggi di rilevanza internazionale, provenienti dal mondo accademico, della ricerca, imprenditoriale e della tecnologia.
 



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