Premio Meccatronica di Unindustria Reggio Emilia ad Andrea Pupa

Pubblicato il 15 dicembre 2022
Unindustria Reggio Emilia Premio Meccatronica Andrea Pupa

Andrea Pupa, dottorando al dipartimento di Scienze e metodi dell’ingegneria all’Università di Modena e Reggio Emilia, si è aggiudicato il primo premio da cinquemila euro in palio alla 16ima edizione del Premio Italiano Meccatronica, con il progetto ‘Architettura di controllo sicura ed efficiente per manipolatori mobili collaborativi in ambienti industriali complessi’. In foto, Roberta Anceschi, presidente Unindustria Reggio Emilia, consegna il premio ad Andrea Pupa, primo da destra. A sinistra, Alberto Rocchi, presidente Gruppo Meccatronico Unindustria Reggio Emilia.

Il progetto consta in un sistema automatico che impiega robot mobili e collaborativi per il trasporto e l’inserimento di bobine di carta su macchine etichettatrici. Realizzato durante il dottorato di ricerca nell’ateneo, ha visto la collaborazione di Datalogic, azienda specializzata in acquisizione automatica dei dati e automazione industriale, e IMA, realtà attiva in progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e confezionamento di prodotti. Il concorso è un’iniziativa del Gruppo Meccatronico di Unindustria Reggio Emilia, in collaborazione con Nòva – Il Sole 24 Ore e co-organizzato da Community, nata per promuovere la cultura della tecnologia meccatronica nei diversi settori dell’industria meccanica italiana.

Il Comitato Scientifico del Premio ha indicato Andrea Pupa quale vincitore con la seguente motivazione: “La ricerca, sviluppata nell’ambito del progetto europeo Rossini sulla Human Robot Collaboration, ha un elevato valore di innovazione scientifica ed è allo stesso tempo molto rilevante per le aziende del settore meccatronico. Consente infatti di migliorare le prestazioni della robotica collaborativa senza compromettere la sicurezza delle persone sul posto di lavoro. Il progetto è stato validato sperimentalmente e in collaborazione con le aziende IMA e Datalogic”.

La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a Daniele Bertoloni per il progetto realizzato in collaborazione con Metal Work, specialista in componenti pneumatici per automazione, per lo sviluppo di un esoscheletro, ovvero una struttura indossabile, pensato per la riabilitazione della mano in pazienti con difficoltà di manipolazione in seguito a lesioni cerebrali. Il progetto, intitolato ‘Progettazione e sviluppo di un esoscheletro per la riabilitazione attiva della mano’, è stato sviluppato nel corso di laurea magistrale conseguita all’Università di Brescia. Questa la motivazione: “La ricerca illustra come le tecnologie meccatroniche possano essere applicate non solo all’industria ma anche ad altri campi come la medicina. È stata riconosciuta non solo la validità scientifica e la multidisciplinarietà del progetto, ma anche l’alto valore sociale rappresentato dal campo di applicazione quale la robotica per la riabilitazione di pazienti affetti da lesioni cerebrali. La tecnologia pneumatica è stata sviluppata in collaborazione con l’azienda Metal Work”.

Giunto alla sua sedicesima edizione, il concorso è stato aperto dallo scorso anno a progetti (tesi di laurea, dottorato di ricerca, pubblicazione scientifica o studio ad hoc) realizzati da laureandi e laureati di Dipartimenti Meccatronici degli Atenei nazionali in collaborazione con un’azienda. Si tratta di un nuovo tipo di format, nato per valorizzare i giovani, dare forte risalto alle sinergie fra imprese e mondo della ricerca, e fungere da ulteriore stimolo a rafforzare i rapporti fra il sistema Confindustria e il mondo accademico, e a tutto quell’ecosistema che promuove attività di ricerca nel campo della meccatronica.



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