Misurare la sostenibilità nella meccanica con Andi-Mec e l’Università di Bologna

Pubblicato il 21 aprile 2022
Andi-Mec dati sostenibilità

Andi-Mec, società del Gruppo Dico che opera nel settore della meccanica di precisione producendo in outsourcing per la filiera del packaging, ha realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Bologna uno strumento per la misurazione efficace ed effettiva della sostenibilità nelle aziende.

Partendo dalla digitalizzazione di tutti i processi produttivi, Andi-Mec è infatti passata dalla fabbrica 4.0 alla misurazione del carbon footprint di ogni suo pezzo prodotto. “Siamo partiti nel 2017 – racconta Paolo Venturi, amministratore delegato di Andi-Mec – e con l’aiuto di un esperto abbiamo avviato un programma di digitalizzazione volto a ribattezzare l’azienda, da Andi-Mec a Andi-Mec 4.0. Abbiamo adottato il Mes (Manufactoring Execution System) perché l’interconnessione delle macchine col sistema informativo generasse informazioni utili per tutte le funzioni aziendali. Insieme all’Università di Bologna da tutti i dati raccolti (i big data) abbiamo quindi ricavato pochi indicatori sintetici (gli smart data) di utilizzo pratico: le KPI”.

Andi-Mec misura sostenibilità Colamonaco Venturi Melis Bianchini

Da sinistra, Matteo Colamonaco, assegnista di ricerca del Dipartimento di Ingegneria industriale, Paolo Venturi, ad Andi-Mec, Maurizio Melis, giornalista di Radio 24 che ha moderato l’evento di presentazione, e Augusto Bianchini del Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Bologna

Lo strumento impiegato focalizza così il valore dei dati nella Data driven factory, e può essere esteso a tutta la catena di valore e a livello di distretto, coinvolgendo fornitori e clienti arrivando fino al consumatore finale. La soluzione diviene così importante per tutta la collettività, adatta a favorire collaborazione e condivisione verso nuovi modelli di business. E tra gli obiettivi di sostenibilità, la quantificazione degli impatti ambientali consente scelte di miglioramento effettive proprio grazie dall’utilizzo dei dati.

I dati di Andi-Mec per la definizione delle KPI sintetiche di analisi della sostenibilità sono stati elaborati da Turtle, spin off dell’Università di Bologna, che grazie allo sviluppo del software ViVace (Visualisation of Value to Asses Circular Economy) è in grado di fornire alle imprese una valutazione quantitativa della loro sostenibilità. “La sostenibilità ambientale del prodotto, espressa in Co2 equivalente – spiega Matteo Colamonaco, assegnista di ricerca del Dipartimento di Ingegneria industriale – è frutto di due contributi: consumi specifici della lavorazione, come il consumo della materia prima, e i consumi generali di stabilimento riferiti a: consumo di energia, di acqua, produzione di rifiuti e utilizzo di trasporti”.

Proprio questo è quindi il criterio utilizzato per misurare la Co2 emessa per ogni singolo prodotto di Andi-Mec. Il programma si presenta pertanto come un gestionale della sostenibilità, in grado di produrre indicatori e dashboard di performance chiari e applicabili da subito al management aziendale consentendo di confrontare le scelte per migliorare la sostenibilità delle attività produttive declinata nei suoi vari ambiti, ambientale, economico e sociale.

L’Università di Bologna e Andi-Mec hanno dunque realizzato un modello che permette di misurare l’impatto ambientale e sociale dei processi di lavorazione meccanica, contribuendo a 6 degli obiettivi SDG’s dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Dalla sintesi tra il Data driven factory sviluppato da Andi-Mec e il modello ViVACE di Turtle è nata la soluzione ideale per supportare le aziende della Packaging valley che vogliono intraprendere la transizione verso la sostenibilità sulla base di dati reali.

Andi-Mec dashboard Kpi sostenibilità



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