Innovazione 4.0, adozione ancora bassa in Italia
Strategic Management Partners rileva come in Italia vi sia un divario tra benefici attesi dalla trasformazione digitale ed effettiva adozione di progetti di innovazione in termini di Industria 4.0. Le imprese hanno infatti diverse aspettative relative al digitale, dalla integrazione con fornitori nella supply chain alla produzione stessa, dalla logistica agli ambiti commerciale e post-vendita. L’adozione da parte delle imprese è però ancora molto bassa e l’Italia mostra un forte gap da recuperare, con bassa digitalizzazione del Paese e quote limitate di r&s.
Oltre agli incentivi a livello europeo messi a disposizione da Horizon 2020, 77 miliardi di euro per investimenti in innovazione e r&s nel periodo 2014-2020, in cui il nostro Paese figura al secondo posto dopo la Spagna per numero di aziende e progetti finanziati, in Italia le agevolazioni del Piano Nazionale Industria 4.0 si combinano in modo organico con altre misure, come credito di imposta r&s, Nuova Sabatini, Patent Box e agevolazioni per la costituzione di startup e pmi innovative. Le imprese si chiedono però come intraprendere la strada della trasformazione digitale, interrogandosi su quale sia il loro stato attuale, su dove intervenire e con quali strumenti a supporto. Diversi sono già i casi di successo nel mercato che mostrano la concretezza delle opportunità, e i temi di innovazione tecnologica sono numerosissimi – integrazione verticale e orizzontale, IoT, big data analytics, cloud computing, simulazione, robotica avanzata, realtà aumentata e additive manufacturing, cyber-security – e le priorità vanno attentamente definite in base alla strategia aziendale delle singole imprese.
Il percorso di sviluppo digitale che si intende intraprendere deve essere compreso a fondo, e Strategic MP sottolinea quanto sia importante evitare alcuni errori: ad esempio digitalizzare processi disegnati 20 anni fa, o adottare nuove tecnologie digitali senza ridisegnare i modelli di business aziendale. Ancora, raccogliere grandi quantità di dati senza poi sapere come utilizzarli, così come adottare nuove tecnologie senza di pari passo far crescere le proprie risorse per sfruttarle al meglio. L’azienda ha quindi sviluppato il modello Value, con l’obiettivo di aiutare le aziende a individuare le aree di interesse prioritario dove intervenire con un piano strategico di evoluzione digitale, e di individuare e ottimizzare le risorse necessarie per sostenere lo sviluppo digitale. Il modello procede quindi a realizzare un piano concreto di fattibilità con valutazione del ROI, beneficiando di tutte le agevolazioni fiscali e strumenti finanziari disponibili, fino alla gestione del percorso di trasformazione digitale con monitoring delle prestazioni.
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